Gli schiavi, i tetti e …gli stronzi

..sulla nuova proposta della Gelmini...

9 / 1 / 2010

Sarà un caso, ma la circostanza ci fa ancora più impressione e sgomento: proprio nel giorno della rivolta di Rosarno, a ridosso cioè della protesta di migliaia di cittadini extracomunitari che non sono più in grado di contenere la loro disperazione e di esprimere in modo composto e compunto la loro rabbia per essere trattati come bestie ridotte in schiavitù, la Maestra Unica dell’Istruzione ha comunicato i provvedimenti di “tetto-massimo” per gli alunni stranieri.
“Massimo 30% di stranieri per classe: è una misura contro le classi ghetto, per favorire l’integrazione e la crescita e una migliore didattica nelle classi”, ha annunciato fieramente la Ministra.Non basta : “Oltre al tetto, inoltre, è fondamentale prevedere classi di inserimento di durata limitata per poter insegnare la nostra lingua a chi è appena arrivato in Italia ad un livello sufficiente per non sentirsi in difficoltà con i coetanei”, dichiara la Gelmini. E giù sproloqui (i soliti, ormai li conosciamo a memoria) sulla necessità di “dare ordine alle procedure di integrazione e salvaguardare, nel contempo i simboli e l’identità della scuola italiana”.

Oggi, di fronte alla vicenda di Rosarno, non riusciamo ad esprimere un ragionamento compiuto e argomentato sulla nuova assurda, stupida, demagogica proposta del Ministro dell’Istruzione. Perché ci è impossibile – perdonateci – non legare i fatti di Rosarno e la contemporanea uscita della Gelmini. Oggi siamo amareggiati per quello che sta accadendo e che da anni accade in una parte (per ora ) del nostro Paese.

Siamo colpiti dal fatto che mentre il nostro Ministro delira di “soglie massime” per gli alunni stranieri, di classi ponte e magari (sic!) di “istruzione alla cittadinanza” per integrare gli alunni stranieri alla nostra comunità civile, da più parti venga accettato senza problemi che nel nostro paese vi siano fenomeni di schiavismo, che a questi fenomeni si risponda accusando gli schiavi di essere tali e invocando la loro cacciata (immaginiamo solo per far posto a nuovi schiavi, visto che questo è ciò che richiedono le aziende, l’economia, la malavita organizzata. Nell’indifferenza delle Istituzioni e della Politica).

Da domani proveremo a rimettere insieme le idee e ricominceremo a discutere. Cercheremo di dimostrare come la nuova boutade della Gelmini sia solo l’ennesima stupida e infame presa in giro: non ha senso infatti parlare in maniera generica di alunni stranieri quando quasi il 40% di essi è nato in Italia (e quindi conosce la lingua e la cultura italiana tanto quanto i figli degli italiani), non ha senso proporre le classi ponte quando ogni maestra sa bene quanto più semplice e veloce sia l’acquisizione della lingua affianco a bambini che quella lingua la parlano già, non ha senso profondere nuovo danaro per costruire classi separate e al contempo togliere le risorse economiche che sino a ieri garantivano programmi seri ed efficaci per l’integrazione e il recupero.

Da domani ricominceremo a parlare di tutto questo, e lo faremo – come al solito – con chi a scuola vive la multiculturalità giorno per giorno, nei problemi che impone di affrontare e nelle occasioni di crescita che offre in un processo quotidiano e molto concreto, a volte faticoso, che coinvolge i bambini, le loro famiglie, gli insegnanti e tutti gli operatori scolastici.
Ci sforzeremo di ragionare con tutti, senza astio e pacificamente: anche e soprattutto con chi – magari spinto dal clima di paura creato ad arte – nutre timori e diffidenze. Sì, anche e soprattutto con loro. Per cercare di capire i reciproci problemi e punti di vista, con l’obiettivo di costruire insieme una scuola (e una società) che non sia schiava della paura e della diffidenza.

Non c’è invece possibilità di confronto alcuno con la ministra Gelmini, col ministro dell’Interno Maroni, con le forze politiche e di governo che in questi anni stanno disseminando odio per racimolare voti. Per loro c’è una sola espressione e un solo giudizio, che volentieri mutuiamo da un importante esponente del centro destra : “sono soltanto degli stronzi”.

Comitato Genitori ed Insegnanti per la Scuola Pubblica di Padova