Decine di cittadini tunisini hanno manifestato al corteo cittadino

Bergamo, migranti tunisini al Primo Maggio: accoglienza e diritti!

Da giorni chiedono accoglienza nell'indifferenza di tutte le istituzioni

1 / 5 / 2011

Bergamo, 1 maggio 2011 - Oggi, per le strade di Bergamo, si è visto un Primo Maggio diverso: in piazza a manifestare c’erano anche diverse decine di cittadini tunisini, quei migranti arrivati da Lampedusa che nelle ultime settimane hanno cercato rifugio nella nostra città.

Rifiutati da tutti, accolti ed aiutati soltanto da una rete informale di realtà tra cui le Brigate di Solidarietà Attiva e il c.s.a. Pacì Paciana, da settimane dormono in campi e boschi, completamente ignorati da tutte le istituzioni nonostante abbiano in mano un permesso di soggiorno dato loro dal Ministro Maroni, e abbiano perciò diritto all’accoglienza.

Oggi, Festa dei Lavoratori, i migranti tunisini non hanno manifestato soltanto per chiedere ancora una volta, come fanno ormai da giorni, che chi di dovere si occupi della loro accoglienza: sono scesi in piazza perché sono tutti precari, perché vivono una condizione di enorme precarietà che non è soltanto lavorativa ma di vita.

Per loro oggi il problema è che Comune, Prefettura o Protezione Civile si decidano a fornire loro un tetto e una doccia, ma domani il loro problema sarà il fatto che per sopravvivere dovranno lavorare in condizioni inaccettabili: probabilmente in nero, agli ordini di qualche caporale che andrà a sceglierli al mattino per portarli a sgobbare in qualche cantiere della provincia, per un salario da fame, senza nessun diritto. Questi uomini, che nel loro paese hanno fatto la rivoluzione abbattendo il dittatore Ben Ali, in Italia sono i più precari tra i precari.

Per questo oggi il Primo Maggio ha reso ancora di più i migranti tunisini approdati a Bergamo nuovi cittadini di questa città: perché in un momento di cris globale, la precarietà colpisce tutti, cancellando diritti e opportunità di vita.

La manifestazione di oggi si è conclusa con un presidio in piazza Matteotti: i migranti tunisini e gli attivisti della rete “Welcome Refugees” hanno piantato delle tende davanti al Comune, per ribadire ancora una volta che proprio le tende sono l’unica alternativa alla strada che i rifugiati dalla Tunisia hanno in questo momento, e che è necessario che le istituzioni si attivino immediatamente per dare loro accoglienza.

Questi cittadini tunisini, fuggiti da violenza e miseria, chiedono, attendono e meritano risposte concrete: la mobilitazione cittadina continuerà fino a quel giorno, che ci auguriamo davvero possa essere domani.

 

Rete Welcome Refugees

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