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Dopo i fatti di via padova....

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15 / 2 / 2010

Dopo via Padova...

Le rivolte, i riot, le esplosioni di rabbia incontrollata nascono spesso
in seguito a fatti ed eventi drammatici, imprevedibili, inconcepibili.
La morte di un giovane ragazzo è sicuramente un evento di questo tipo.
Le rivolte e le esplosioni di rabbia, proprio in quanto tali, non sempre
si indirizzano in modo comprensibile, verso obbiettivi condivisibili, in
modo pacato, ragionato e coerente. Altrimenti dovremmo parlare di
protesta, rimostranza, denuncia e non di “esplosione di rabbia” o di
“rivolta”.Quanto successo in via Padova lo rende evidente.

Prendersela con chi, dopo la morte di un proprio amico, parente,
fratello, esplode rabbiosamente in modo indiscriminato e irrazionale è
stupido e deleterio quanto prendersela con un ragazzo per uno sguardo
male interpretato o un piede involontariamente pestato.
Di fronte a eventi drammatici la ricerca del capro espiatorio è comoda
quanto inutile e serve semplicemente a garantire il ripetersi degli
stessi eventi che si dice di voler affrontare.

A chi ci chiede da che parte stiamo diciamo chiaramente che ci schieriamo
senz'ombra di dubbio dalla parte di chi crede che questa città vada
cambiata, che i suoi quartieri degradati, privi di risorse e
opportunità, debbano essere riqualificati all'insegna della
partecipazione e della solidarietà.
E se questa parte è oggi apparentemente invisibile, confusa,
disorganizzata, a volte addirittura incoerentemente collocata e
inconsapevole vuol semplicemente dire che c'è ancora molto da fare e
che a maggior ragione le scorciatoie e le semplificazioni sono inutili e
inapplicabili.
É una parte che, siamo certi, già oggi parla (e in futuro sempre più
parlerà) milanese come arabo, rumeno o cingalese e avrà volti di colori
assai diversi...
A chi ci chiede di unirci al coro della richiesta di controllo e
sicurezza rispondiamo che le politiche attuate in questa città in nome
di queste parole sono tra le principali cause di quanto successo.
A quanti infine ci vorrebbero iscritti d'ufficio al partito del
moralismo, del buonismo salottiero, del quieto vivere, dei difensori
della proprietà privata e dei difensori a priori della legge e
dell'ordine rispondiamo che sapremo sempre distinguere un atto
eventualmente sbagliato, inconcludente o addirittura controproducente
dalle cause che lo possono aver generato; sapremo cioè sempre
distinguere tra cosa va combattuto in quanto a noi nemico ed avverso da
ciò che va modificato in quanto inutile o deleterio.

Noi ci adoperiamo ogni giorno affinché questa città cambi, lavoriamo ogni
giorno per far sì che la rabbia e la ribellione diventino lotta,
protesta, conflitto sociale, producano cambiamento e trasformazione.
Questo è il nostro lato della barricata.

Corsari MilanoDa Milano Movida sui fatti di via Padova: http://www.milanomovida.tk/