Più di 1500 studenti nella giornata di mobilitazione nazionale

#10O Padova - Studenti in piazza contro Renzi e Bitonci

Utente: chiafurla
10 / 10 / 2014

Oggi a Padova gli studenti sono scesi in piazza, ancora una volta per difendere la scuola dagli attacchi del governo. Lo striscione di apertura del corteo riportava infatti la frase: “Se questa è la buona scuola, noi saremo cattivi studenti!”, in riferimento alle Linee guida Renzi-Giannini.

La manifestazione, che ha visto coinvolti più di 1500 studenti, è partita da Piazza delle Erbe alle ore 9.00. Gli studenti urlavano a gran voce la loro rabbia contro una scuola che pensa poco alla formazione critica e culturale dei giovani e che è sempre più improntata su un modello aziendalistico.

Arrivati in Piazza dei Signori il corteo ha voluto porre l'attenzione sul diritto alla città, tema profondamente intrecciato a quello della scuola, in quanto una formazione critica e consapevole parte anche dall'ambiente che si vive tutti i giorni.

E un ambiente repressivo che tenta di marginalizzare quelle fasce sociali già escluse da una degna vita cittadina non è quello che vogliono i giovani studenti di Padova.

Attraverso una lotteria gli studenti hanno letto davanti a tutti una frase che riportava chiaramente i motivi per cui gli studenti erano in piazza, sia contro Renzi che contro Bitonci. Quest'ultimo, raffigurato in una gigantografia appesa a lato del camion, era denominato “Il re fasullo della città”. Risposta ironica alle politiche di divieti portate avanti dalla giunta.

Dopo aver quindi ribadito che la città non può essere governata da razzismo e oppressione, una fortunata studentessa ha vinto una maglietta con scritto: “Odio la lega, Io non sono degrado!”, riprendendo quindi la campagna cittadina “Padova città aperta”.

Anche gli universitari erano in piazza accanto agli studenti medi, per ribadire con forza il loro NO al Jobs Act e alle politiche renziane che strutturalizzano la precarietà e danno la possibilità ai datori di lavoro di avere sempre a disposizione un bacino di stagisti a titolo gratuito.

E ancora contro la Giunta comunale che, con le sue politiche securitarie, vuole colpire proprio chi fa vivere questa città. Universitari, studenti, migranti e cittadini che vogliono una città aperta e solidale.

Giunti in Prato della Valle, lo spezzone del coordinamento all'urlo "Il Job's Act ci blocca il futuro, noi blocchiamo la città!" non si è accontentato di terminare il corteo e ha proseguito lungo le strade della città. Gli studenti volevano dimostrare a Renzi e alla Giannini che la vera consultazione studentesca si dà nelle piazze e nelle strade, non su una finta piattaforma web.

Arrivati in Piazza Antenore dove il Coordinamento ha attaccato degli striscioni davanti alla prefettura, contenenti delle domande per Renzi, riportando in un contesto reale la consultazione virtuale.

In Piazza Antenore sono stati rilanciati alcuni appuntamenti cittadini:

#10O complici e solidali con Kobane e i ribelli curdi, ore 19.30 presso Piazza Antenore.

#14O Assemblea Coordinamento Studenti Medi, ore 14.30 Marchesi centrale, per continuare le mobilitazioni studentesche.

#16O ore 11, accanto ai lavoratori della logistica in Piazza Antenore per un futuro di diritti.

#22O dalle ore 16, assemblea e aperitivo del collettivo universitario S.P.A.M. Contro il Jobs Act e per un'università libera e critica. In via Marzolo 15/bis.

Verso lo Sciopero Sociale del #14N

Coordinamento Studenti Medi Padova

Collettivo Universitario S.P.A.M.