Appuntamenti:
- ore 8.30 piazza Dante
Piazza precaria di movimento e conflitto. Azioni e blocchi.
- ore 19.00 davanti alla Regione:
Noi non dimentichiamo Piazza Fontana. Impediamo alla destra di cancellare la memoria della strage fascista e di Stato.
Venerdì 12 dicembre Cgil e Uil hanno proclamato una giornata di
sciopero generale in tutto il Paese. Si tratta di una convocazione
tardiva, di certo non risolutoria rispetto alle contraddizioni che hanno
caratterizzato i sindacati confederali in questi ultimi anni, ma che
prova a rompere l’egemonia politica del cosiddetto Partito della
Nazione, criticando apertamente l’operato del governo Renzi.
L’approvazione del Jobs act e del decreto Sblocca-Italia è solamente
l’ultima dimostrazione di un esecutivo che prosegue in maniera serrata
verso l’erosione su larga scala di diritti e welfare, favorendo i grandi
interessi e le corporation che stanno devastando l’Italia da Nord a
Sud. Le ultime settimane hanno dimostrato che si sta sedimentando
un’opposizione sociale diffusa alle ricette neo-liberiste di Renzi ed in
generale alle politiche di austerity portate avanti dall’Unione
Europea.
Lo sciopero sociale del 14 novembre, le lotte degli
operai Ast di Terni, le tante contestazioni ricevute dal premier in
tutta Italia, le mobilitazioni in difesa delle case occupate e contro
gli sgomberi, le manifestazioni in tutta la penisola contro le inutili e
grandi opere sono l’emblema di un’Italia che resiste. In particolare la
giornata del 14 novembre ha visto un nuovo protagonismo da parte di
precari, disoccupati, studenti e di tutte quelle realtà sociali che non
possono trovare rappresentanza in un’idea tradizionale di sindacato.
Per queste ragioni la giornata del 12 dicembre può rappresentare
un’occasione per prendere parola, per riempire le piazze e per costruire
nuove mobilitazioni contro la precarietà, lo sfruttamento ed il lavoro
gratuito, che sta diventando sempre più il topos di una generazione a
cui stanno negando presente e futuro. Ma anche una giornata dove
intrecciare le rivendicazioni per un miglior welfare con le lotte che si
oppongono alle devastazioni ambientali, l'indignazione contro i
privilegi e i vitalizi dei politici locali con il reclamare casa e
reddito per tutti e tutte.
A Trento si è costituito un
laboratorio cittadino contro la precarietà, che il 12 dicembre scenderà
in piazza con tutti quei soggetti che vedono nello sciopero non
solamente l’astensione dal lavoro, ma la possibilità reale di bloccare i
flussi della produzione contemporanea, le centrali dello sfruttamento,
la circolazione di merci e capitali.
Facciamo appello a
studenti e studentesse, precarie di ogni età e grado, disoccupati,
lavoratrici dipendenti ed autonome e partite Iva a essere protagonist*
in quella giornata, e la sera bloccare il provocatorio convegno della
destra regionale nell'anniversario della strage, fascista e di Stato, di
Piazza Fontana.
>> Unisciti, organizzati, insorgi
Contro la precarietà e il lavoro gratis,
Contro le grandi e inutili opere
>> Sincronizzati, reclama, lotta
Casa, reddito e welfare per tutt*
Laboratorio cittadino contro la precarietà
12 dicembre a Trento: Una piazza precaria di movimento e conflitto
Gli appuntamenti autonomi nella giornata di sciopero generale promossi dal Laboratorio cittadino contro la precarietà
7 / 12 / 2014