Un 13 ottobre di lotta - La "generazione ribelle" scende in piazza

Cortei in circa 70 città italiane per protestare contro la buona scuola, l'alternanza scuola lavoro ma anche contro il degrado degli edifici scolastici e le scarse risorse per la ricerca. Due fermati a Palermo.

13 / 10 / 2017

In diverse di città - sin dalle prime ore del mattino - la "generazione ribelle" è tornata in piazza per la prima mobilitazione nazionale studentesca.

Da Nord a Sud, da Trento a Napoli - passando per Milano, Vicenza, Treviso, Padova, Venezia, Roma e Benevento - studentesse e studenti delle superiori rivendicano nelle piazze una scuola degna ed un futuro fatto di certezze e non di precarietà.

La buona scuola è ormai arrivata al suo terzo anno di vita, ha raggiunto la completa approvazione da parte di tutti i governi che si sono susseguiti e, proprio quest'anno, sono palesi i suoi effetti. L'Alternanza Scuola Lavoro e le prove Invalsi sono diventate requisiti fondamentali per l'ammissione all'esame di maturità e i presidi, diventati ormai veri sceriffi, tentano di contrastare le mobilitazioni degli studenti anche attraverso provvedimenti disciplinari. In questo panorama la giornata di oggi assume una grande importanza perché porta per la prima volta in piazza la voce di coloro che effettivamente stanno provando sulla propria pelle gli effetti dell'alternanza. È della settimana scorsa la notizia di un infortunio grave accaduto ad uno studente di La Spezia, un diciassettenne che nel periodo di formazione didattica si è fratturato una tibia quando il muletto su cui lavorava si è ribaltato.

Inoltre sempre di più l'ASL sta diventando occasione per aziende e multinazionali di guadagnare sulla pelle degli studenti, che altro non sono che forza lavoro gratuita: emblematico il caso di Fico, di proprietà di un caro amico di Renzi, che ha "acquistato" 300.000 ore di alternanza da ben 20.000 studenti in tutta Italia. 

A tre anni dell'entrata in vigore della Buona Scuola, emerge un quadro di bisogni e rivendicazioni che si fa sempre più articolato, passando dalla riappropriazione della decisionalità individuale rispetto alle ore da dedicare all’Alternanza scuola-lavoro, alla costruzione di forme di democrazia radicale da opporre al verticismo scolastico, dalle agevolazioni contro il caro-libri e contro il caro-trasporti all’accesso libero agli spazi culturali cittadini.

"Noi studenti produciamo una grandissima quantità di ricchezza sia dal nostro studio sia - ora - dall'alternanza. Ricchezza che finisce nelle mani dei soliti noti mentre a noi spettano spese sempre più alte per libri e trasporti, con l'accessibilità alla cultura sempre più limitata perché costosa e elitaria. La giornata di oggi sarà un primo passo per colpire chi specula su di noi e per reclamare insieme che ci venga restituito tutto quello che produciamo". Queste le parole d'ordine dalle diverse piazze italiane.

Ad aprire le danze, questa mattina presto è stata Treviso, dove circa 250 gli studenti e studentesse sono scesi in piazza. La generazione ribelle in corteo si è schierata più volte contro la buona scuola e l’alternanza scuola lavoro che obbliga gli studenti a diventare lavoratori precari senza retribuzione fin da subito e trasforma le scuole in fabbriche. Gli studenti hanno poi chiuso simbolicamente la stazione delle corriere per ribadire che in città ci sono i soldi per pagare dei vigilantes armati sugli autobus ma il servizio dei trasporti continua ad essere carente e non adeguato. Diversi sono stati gli interventi per una città accogliente, antirazzista e antifascista, richiesta inoltre la cittadinanza per tutti gli studenti di origine straniera che da anni frequentano le scuole nel nostro paese. Infine striscionata al Duomo di Treviso per ricordare che la generazione ribelle è antisessista, contro ogni discriminazione di genere. Il corteo è terminato al Cs Django per un’assemblea pubblica conclusiva.

treviso

A Napoli oltre 5.000 studenti e studentesse sono in piazza del Gesù Nuovo per dire che nonostante l'approvazione della riforma della Buona Scuola non si sono arresi e sono pronti a dare battaglia dentro e fuori le scuole. Moltissime le scuole provenienti da tutto il territorio cittadino e provinciale. Interviene Davide del Coordinamento Kaos: "Siamo qui per dimostrarvi che la Generazione Ribelle non si è arresa, siamo pronti a dare battaglia per riprenderci ciò che ci è stato sottratto!". Durante il corteo sono state sanzionate diverse aziende, tra cui Mc Donald's e Banca Intesa San Paolo. Azioni anche al Consorzio Unico Campania sulle carenze del trasporto pubblico e alla Questura di Napoli verso le mobilitazioni del 19-20-21 settembre, quando a Ischia si terrà i G7 dei ministri degli interni. "Non vengono accettate le misure securitarie del decreto Minniti e nemmeno le provocazioni di chi vorrebbe toglierci il diritto di manifestare. Napoli oggi è questa, questi sono le studentesse e gli studenti che non si sono arresi. Non ci hanno fermato in questi anni la repressione dei presidi, delle forze dell'ordine, di tutte quelle potenze che ci vorrebbero ignoranti e sfruttati" hanno ribadito gli studenti nei vari interventi. Il corteo è terminato davanti alla Regione Campania, per denunciare l'atteggiamento omissivo del governo regionale e nazionale rispetto alle questioni studentesche e giovanili.

napoli

La generazione ribelle attraversa il centro storico di Vicenza, per ribadire ancora una volta la loro opposizione alla riforma della "buona scuola" e in particolare dell'alternanza "Scuola-Lavoro", a seguire un'assemblea pubblica di informazione sul come attuare forme di resistenza alle riforme scolastiche che stanno sgretolando i diritti di studenti e studentesse.

vicenza

A Schio una discussione su Alternanza scuola-lavoro e malfunzionamento del trasporto pubblico per poi passare a proposte di aggregazione e partecipazione studentesca nell'Alto Vicentino. Tante sono le idee e le proposte.

schio

A Benevento il corteo ha sfilato per le vie centrali della città per poi dirigersi verso i giardinetti della Rocca dei Rettori, sede del consiglio provinciale. Gli studenti e le studentesse chiedono ancora una volta a gran voce prevenzione per gli edifici scolastici, prevenzione totalmente assente nella maggioranza di essi. Sono due anni che viene chiesto un tavolo al presidente della Provincia Ricci, ma questo tavolo non è mai nato. La risposta a tutto ciò è sempre e solo la repressione che si fa sempre più dura, ma noi non facciamo un passo indietro!  Occupazione simbolica dei giardinetti del consiglio provinciale in attesa di un riscontro dall'amministrazione comunale.

Padova centinaia di studenti e studentesse sono scesi in piazza oggi per denunciare lo sfruttamento dovuto all'alternanza scuola lavoro e alla mancanza di un welfare studentesco. Il corteo - dopo aver attraversato la città - ha deciso di deviare e dirigersi sotto il Comune, per portare alla giunta le problematiche vissute quotidianamente dai, e dalle, giovani. Tra queste anche la questione dell'inquinamento del bacino idrico della città, avvelenato dai PFAS. Inoltre è stata ribadita la necessità della gratuità del trasporto pubblico, per permettere a tutte e tutti di raggiungere i luoghi di studio. La giunta ha risposto positivamente, promettendo di coinvolgere gli studenti in un tavolo pubblico di discussione. In questo momento si sta svolgendo un'assemblea pubblica di fronte alla sede del Comune per rilanciare la costruzione delle prossime iniziative studentesche previste per questo autunno.

Trento il Coordinamento degli Studenti Medi si è ritrovato di fronte al palazzo della Provincia di Trento in piazza Dante in occasione della mobilitazione nazionale contro l'alternanza scuola-lavoro. Il presidio è iniziato con due interventi su welfare studentesco e sul diritto di cittadinanza degli studenti stranieri in Italia. Altri interventi sono stati fatti per denunciare il meccanismo di sfruttamento che la scuola sta impunemente mettendo in atto. La mattinata si è conclusa con un'assemblea pubblica di studenti che hanno apertamente discusso tra loro, non solo sulle problematiche in generale ma anche delle singole realtà scolastiche, confrontandosi sulle soluzioni da mettere in atto.

trento

Roma più di 2 mila studenti e studentesse sono scesi in piazza per opporsi ad una scuola che punta ad inserire gli studenti in un sistema di sfruttamento e precarietà. Oggi a Roma è arrivato l'autunno. Dalle periferie al centro della città, tremila studenti hanno affrontato le strade arrivando fin sotto al Ministero dell'Istruzione per rivendicare una scuola pubblica e più giusta e per chiedere fondi per l'edilizia scolastica. La generazione romana che è scesa in piazza ha evidenziato ancora oggi che non smetterà di opporsi allo sfruttamento sistematico delle studentesse e degli studenti. Dalle scuole ai quartieri, è emerso ancora una volta a gran voce che l'istruzione pubblica debba combaciare con istruzione laica e antifascista. Numerosi interventi hanno ribadito che gli istituti non saranno terreno fertile per politiche di odio e razzismo e che oggi come ieri continueremo a rivendicare la solidarietà attiva e a chiedere a gran voce lo Ius Soli.

roma

A Milano in migliaia gli studenti le e studentesse in corteo. Stanno percorrendo le vie del centro del capoluogo lombardo attuando diverse azioni di sanzionamento nei confronti delle aziende e delle banche che lucrano sulla pelle degli studenti con il programma Alternanza scuola lavoro. (Foto da Milano InMovimento) 

milano

Venezia più di 500 studenti e studentesse oggi hanno attraversato le strade di Venezia attuando diverse iniziative: dalla segnalazione alla sede dell'actv, trasporto pubblico locale, per chiedere un trasporto accessibile e sostenibile per tutti; al sanzionamento con la pittura a MC Donald's contro il modello di sfruttamento legalizzato dell'alternanza che ci manda a lavorare a migliaia in multinazionali, producendo un enorme ricchezza su cui altri guadagnano mentre a noi non torna niente. Dal ponte di Rialto luogo simbolo di Venezia, è stato calato un enorme striscione per tutti gli immigrati e le seconde generazioni: welcome ciao bienvenido salut. Lo ius soli è solo il primo passo più cittadinanza per tutti. Il corteo si è poi concluso con il microfono aperto al quale si sono alternati interventi e freestyle. È stata una prima improntate mobilitazione che continuerà in tutte le scuole con i collettivi e le iniziative delle prossime settimane. La generazione ribelle si è mossa e non ha intenzione di fermarsi.

venezia

Studenti medi e universitari sono scesi in piazza anche a Palermo uno striscione di apertura "Alternanza, stage, tirocini non pagati. Per voi formazione per noi sfruttamento" ha rilanciato immediatamente lo spirito della giornata. Gli studenti hanno protestato davanti Mc Donald's in piazza Castelnuovo, dove la celere è intervenuta e due studenti sono stati fermati.

Immagini dai vari cortei - 13 ottobre