Il Centro sociale Bruno vi invita ancora una volta a passare insieme un giorno che sancisce i suoi 6 anni (e tre giorni) d'occupazione. Un cammino tortuoso, ruvido, di tanti e diversi, che non si è mai fermato nonostante i divieti, le provocazioni, le bugie e mistificazioni. Un cammino fatto d'amore e rabbia, di ricerca e discussione, di conflitto sociale.
Mai come in questo momento i nostri territori
necessitano di situazioni aggregative non formali, libere e dirette,
fatte proprio di quella democrazia vera non più ricercabile nei palazzi.
Siamo ancora più convinti che in questa fase i movimenti, per
definizione soggetti collettivi che si muovono per trasformare il
presente verso un futuro degno, siano la nostra chiave di lettura, la
chiave di volta per un cambiamento reale, nonché l'unico antidoto alla
chiusura e apatia che in Trentino, come reazione alla crisi, sta
rischiando di farsi spirale pericolosa.
In direzione opposta alle politiche “dell’anti-socialità” vogliamo
riprendere in mano la parola SOCIALE per riempirla di contenuti che
tendano alla creazione di una vera comunità solidale.
Il nostro cooperare quotidianamente fa vivere attraverso progetti
culturali e politici uno spazio sociale che altrimenti sarebbe
semplicemente un edificio grigio e in disuso, e non uno spazio libero per la città. Lo
facciamo con grinta e passione, alcune volte sbagliando, o magari ogni
tanto con alcune contraddizioni, ma che poi sono le contraddizioni della
società odierna, alle quali gli spazi sociali non sono immuni, proprio
per la propensione all'apertura che hanno.
Partendo da questa piccola premessa, a cui andrebbe aggiunto molto altro - una narrazione ininterrotta che ci parla di lotte, sudore, gioia, etica, emozione - viene scontato quest’anno festeggiare il compleanno del “Centro Sociale Occupato Bruno” senza organizzare alcun evento culturale o musicale. Perché, magari un po’ spavaldamente, pensiamo che l’anniversario di liberazione di uno spazio altrimenti “vuoto e maltrattato” sia di per sé un evento per la città, bello da vivere per ciò che è; per visitare, approfondire, discutere, socializzare, generare idee e soprattutto vivere in tanti e assieme un momento simbolico che sancisce il fatto che da oltre sei anni qualcosa di Altro si muove in città.
Lo faremo dunque semplicemente “APRENDO IL BRUNO”: dal
piano terra della sala concerti, della caffetteria di Ya basta,
dell'Enolibreria da Jurka, del Bar(ricata), della bio osteria, al primo
piano del Cinemafutura, degli studi di The Union Radio, della neo
Ciclofficina e palestra polare fino ad arrivare alla mansarda
autogestita dagli studenti medi.
Lo faremo dunque “r-esistendo al Bruno”, senza corrente e riscaldamento, ma con la prospettiva di essere indipendenti energeticamente, proprio come altri fratelli e sorelle stanno sperimentando da poco tempo a Marghera con l'installazione di pannelli solari.
Lo faremo ribadendo che le porte del Bruno sono sempre aperte, perché
solo la condivisione dei saperi e delle vite potrà potenziare tutti e
tutte.
Tutto ciò per noi è una sfida ardua, dispendiosa. Ma, se non fosse chiaro, da questa città e da questo posto non ce ne andremo tanto facilmente...
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SABATO 13 OTTOBRE @ CENTRO SOCIALE OCCUPATO BRUNO
BRUNO APERTO DALLA “A” ALLA “ZETA”, DAL PRIMO PIANO ALLA MANSARDA. FESTEGGIA CON NOI, PORTA UNA TORTA!
DALLE ORE 19:00 APERITIVO SOCIALE - CENA A CURA DELLA BIOSTERIA
SERATA CON PROIEZIONI E DJ SET IMPROVVISATI. PERCHE’ STARE ASSIEME IN TANTI E’ SEMPRE PIACEVOLE!
“i fratelli veri vedi quali sono poco a poco perché sono quelli che per te si buttano nel fuoco”. Assalti Frontali