25 Aprile - A Trento ed in altre città cortei contro vecchi e nuovi fascismi

In migliaia in piazza in tutta Italia. Cortei, spezzoni di movimento ed iniziative solidali a Trento, Napoli, Fano, Milano, Parma e Vicenza.

25 / 4 / 2016

Oggi in tante città italiane i movimenti hanno connotato la ricorrenza del 25 aprile con diverse iniziative politiche, allo scopo di riattualizzare i valori, lo spirito e le pratiche che hanno connotato la Resistenza italiana contro il nazi-fascismo. In una fase in cui la retorica nazionalista e populista si sta facendo sempre più largo nello scenario politico europeo, spalleggiata di fatto dalle scelte politiche di chiusura e respingimento attuate dall’Unione Europea, centri sociali e realtà di base antifasciste ed antirazziste hanno risignificato una giornata che l’entourage istituzionale sta cercando, anno dopo anno, di depoliticizzare sempre di più. Il contrasto diretto allo squadrismo fascista, che in molte città italiane ricomincia a costituire un problema reale per l’incolumità delle persone, la lotta contro la chiusura delle frontiere, la critica all’accordo tra Unione Europea e Turchia sulla gestione dei flussi migratori ed il rimpatrio di milioni di persone e le pratiche di opposizione politica e sociale ad ogni forma di razzismo, sessismo ed omofobia sono stati i messaggi lanciati dalle diverse piazze.

A Trento oltre 500 persone hanno risposto all’appello lanciato dal centro sociale Bruno, in seguito al tentato omicidio compiuto ai danni di un attivista da parte del leader della sezione locale di CasaPound, avvenuto nella notte tra l’1 e 2 aprile. Nel capoluogo trentino, da quando CasaPound ha aperto la sua sede in Via Marighetto, le aggressioni in città si sono susseguite con inquietante regolarità e violenza, andando a colpire indistintamente chiunque non sia in linea con gli ideali razzisti, xenofobi ed omofobi che questa “associazione” vuole portare avanti. 

La manifestazione ha visto l’adesione della Rete trentina contro i fascismi e delle tante realtà territoriali che riconoscono nell’antifascismo un elemento costituente della propria attività. Nutrite delegazioni d Bolzano e da altre città del nord-est. Notevole la presenza di studenti medi ed universitari.

Il corteo è partito da piazza Dante ed ha riempito le strade del centro storico con uno striscione d’apertura che racchiudeva un messaggio chiaro e lampante “Trento non ha paura. Chiudiamo CasaPound ora”. Tanti interventi si sono susseguiti nel corso del corteo, per denunciare le forme, vecchie e nuove, di fascismo che permeano la nostra società, la politica e le istituzioni. Un messaggio contro la chiusura delle frontiere da parte dell'Europa Fortezza e contro l'accordo tra UE e Turchia si è alzato forte dalla piazza trentina, dove si è stata rilanciata la manifestazione del 1 maggio a Roma sotto la sede dell'ambasciata turca. Il corteo si è diretto verso il parco delle Albere, dove si stava svolgendo il tradizionale concertone del 25 Aprile, organizzato dall’Arci. Qui la manifestazione si è conclusa ed alcuni attivisti sono saliti sul palco per fare un intervento che ha rilanciato su diverse questioni politiche legate all’antifascismo contemporaneo.

A Napoli oltre 1.500 persone hanno partecipato alla manifestazione indetta da diverse realtà di movimento. “Liberiamoci da fascismo, razzismo, guerra e governo Renzi” recitava lo striscione di apertura di un corteo al quale hanno partecipato principalmente studenti, precari, e comunità migranti. Mentre un impressionante spiegamento di forze proteggeva la sede di CasaPound in via Foria, è stato ricordato Ciro Esposito, ultras napoletano ucciso a Roma in un agguato fascista. Si segnala inoltre la provocatoria presenza al corteo di Valeria Valente, candidato sindaco a Napoli nelle liste del Pd e deputata di un partito che ha votato i provvedimenti per colpa dei quali centinaia di migranti muoiono a largo delle nostre coste, che è stata allontanata da una folla altamente infastidita dalla sua presenza.

In tanti hanno partecipato anche al corteo indetto a Fano dallo Spazio Autogestito Grizzly “Liberiamoci dalla guerra e dalla povertà. Resistiamo al terrore e alla barbarie”. Durante la manifestazione è stata fatta un’azione simbolica, nei pressi del Comune, che richiamava alle condizioni indegne nelle quali versano i migranti a Idomeni ed in altri campi di confine, bloccati da un’Europa sempre più disumana.

Sempre nelle Marche, a Falconara, è giunto alla nona edizione Falkatraz. Il festival, che si svolge al Parco Kennedy, ha strappato il 25 aprile dai cerimoniali e dalla retorica per restituirne l’originario significato di festa popolare. Quest’anno dedicato è stato al tema quello dei referendum sociali.

A Milano un migliaio di persone ha dato vita allo spezzone delle nuove resistenze all’interno del corteo unitario, portando un messaggio contro i muri eretti dalla fortezza Europa e di solidarietà nei confronti dei curdi, dei palestinesi e dei popoli che lottano per la propria liberazione. Anche a Parma uno spezzone di movimento parmigiano, costituito da centri sociali, associazioni, migranti e cooperative, ha partecipato al corteo unitario. Lo spezzone è stato aperto da quattro tende, simbolo dell'accoglienza indegna che le politiche fasciste europee stanno riservando a chi scappa da guerre, povertà e violenze.

A Vicenza una grande giornata di festa oggi in Campo Marzo in occasione dell'iniziativa "Accogliamo (R)esistenze - Open the Borders", organizzata dal gruppo Welcome Refugees. Vicenza si è dimostrata essere una città aperta e solidale, pronta a rispondere con gioia e partecipazione alle vili provocazioni dei gruppi di estrema destra. La giornata, nata per rispondere all'incendio doloso avvenuto qualche settimana fa in una casa di accoglienza per profughi a Bolzano Vicentino, ha visto scendere in piazza diverse centinaia di persone.