Parma, Presidio in Prefettura per chiedere il blocco immediato degli sfratti

Contro gli sfratti, per una nuova politica dell'abitare!

Volantino distribuito dalla Rete diritti in casa durante il presidio in Prefettura di sabato 5 dicembre 2009.

5 / 12 / 2009

Il 4 dicembre è la Giornata Nazionale Contro gli Sfratti indetta dai movimenti, i collettivi, le associazioni che si battono per il diritto alla casa. Vogliamo generalizzare la richiesta di blocco degli sfratti chiamando in causa Prefetture e Amministrazioni Regionali. La crisi economica è un dato di fatto anche in Emilia-Romagna. Ogni giorno la cronaca locale di ogni provincia è dominata da notizie di aziende che mettono in cassa integrazione o licenziano direttamente i lavoratori. Prima conseguenza è il crescente aumento degli sfratti per morosità, che sta già colpendo migliaia di famiglie e singoli. Questa crisi, inoltre, si inserisce in un panorama legislativo che nega di fatto che la casa sia un diritto, avendo liberalizzato i contratti e ridotto al minimo le risorse per l’edilizia residenziale pubblica. La casa non è un diritto ma diventa uno strumento di speculazione a vantaggio della rendita. Lo stesso sistema di stato sociale attuato dalle istituzioni in Emilia-Romagna, basato su una idea di società sorretta dalla piena occupazione, si trova assolutamente impreparato nella gestione della precarietà sociale diffusa: manca la volontà politica nella ricerca di nuove ed efficaci soluzioni al problema abitativo.

A livello nazionale, così come a livello regionale, non sono previste né politiche a lungo termine che riguardino il diritto all’abitare, né misure emergenziali che impediscano che migliaia di persone rimangano senza casa. Si continuano al contrario a privilegiare politiche tese alla svendita del patrimonio pubblico e alla difesa degli speculatori immobiliari.

Le misure regionali in atto per tamponare la crescita degli sfratti, vedi il fondo locazioni, si sono dimostrate inadeguate di fronte all’ampiezza del fenomeno. Negli ultimi nove mesi, a livello regionale, c’è stato un aumento del 21% degli sfratti, che raggiunge in termini assoluti quasi 6000 sfratti. A Parma in particolare nei primi 6 mesi del 2009 l’aumento degli sfratti esecutivi è stato del 30% rispetto allo stesso periodo del 2008. Nella provincia di Parma in 6 mesi sono stati ben 259 gli sfratti esecutivi PER MOROSITÀ da abitazioni private, mentre nello stesso periodo dello scorso anno, durante il quale si era già registrata un’impennata dei valori, erano stati 197.

L’emergenza abitativa non è rappresentata solo dagli sfratti: sono migliaia gli inquilini che a fatica riescono a pagare un affitto o le rate del mutuo. A questo riguardo ricordiamo che i pignoramenti immobiliari, già prima dell’esplodere della crisi, erano aumentati del 15% tra il 2006 e il 2008. Oggi vogliamo rimettere al centro il diritto all’abitare, rilanciando un piano casa regionale, che preveda i seguenti punti:

-    BLOCCO DEGLI SFRATTI

-    ESTENSIONE RETROATTIVA DELLA SOSPENSIONE DEL PAGAMENTO DELLE RATE DI RIMBORSO DEI MUTUO PER LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ (Provvedimento già adottato dall’ABI dal 2010 ma che necessita di estensione a chi è già insolvente)

-    FINANZIAMENTI PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA

-    REQUISIZIONE DEGLI ALLOGGI SFITTI DI PROPRIETÀ PRIVATA E UNA POLITICA FISCALE RIGOROSA NEI CONFRONTI DEI GRANDI PROPRIETARI IMMOBILIARI

-    BLOCCO DI NUOVE COSTRUZIONI E STOP ALLA CEMENTIFICAZIONE INUTILE DEL TERRITORIO

LOTTIAMO PER IL DIRITTO ALLA CASA

Rete diritti in casa

S.R.U. Società di Riappropriazione Urbana