Acqua, terra e beni comuni Ribellarsi è giusto

Verso la manifestazione del 20 marzo

17 / 3 / 2010

Sabato 20 marzo parteciperemo alla manifestazione nazionale per la ripubblicizzazione dell’acqua. Lo faremo con l’obiettivo di bloccare la privatizzazione della gestione del servizio idrico messa in campo con l'approvazione del decreto Ronchi da parte del Governo Berlusconi e per cacciare dai nostri territori le Multinazionali.

Veolia, Hera, Eniacqua, Acea, Acqua Latina, sono l’esempio di come la gestione privata o la finta gestione pubblica attraverso SPA rappresentino la mercificazione di una risorsa fondamentale come l’acqua, per renderla inaccessibile, costosa e insalubre.

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IL 20 marzo è inoltre un appuntamento importante per ribadire la centralità della difesa di tutti i beni comuni in quest’epoca di crisi.

Le grandi Multinazionali, infatti, ancor di più tentano di arricchirsi attraverso lo sfruttamento delle risorse naturali - acqua, aria e territorio - oppure attraverso la realizzazione di grandi opere utili per fare profitti ma dannose per le comunità e i territori.

La speculazione immobiliare e la cementificazione, il Business degli inceneritori, la Tav, la costruzione della nuova base Usa al Dal Molin, sono alcuni esempi di come grandi interessi privati puntino a fare rendita a discapito delle nostre città, dei nostri territori, delle nostre vite.

Nel farlo hanno trovato l’appoggio dei governi nazionali di centrodestra e di centrosinistra, che con commissariamenti, deroghe, decreti sui grandi eventi, abuso nell’impiego della protezione civile hanno predisposto un vero “stato di eccezione” che ha spianato la strada a questo scempio.

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Ma hanno trovato anche l’opposizione determinata delle comunità locali, che hanno realizzato lotte determinate, sperimentato nuovi legami solidali e nuove forme di partecipazione politica.

Dentro le diverse battaglie per i beni comuni è contenuta un’ altra idea di società, di economia.

Una idea che valorizza il “comune”, inteso come ciò che sfugge sia alla speculazione privata che alla burocrazia della proprietà statale, perché contempla i beni a disposizione della cooperazione collettiva, che non hanno prezzo, che producono ricchezza per tutti.

Una idea che crede nella democrazia, ma non come liturgia del momento elettorale, ma come autogoverno delle comunità, discussione e confronto continui alla luce dell’interesse generale.

Una idea locale e globale, come abbiamo dimostrato partecipando alle mobilitazioni di Copenaghen, che parla del superamento della precarietà climatica.

Una idea che giustifica la nostra ribellione.

Per questo saremo in piazza con un grosso striscione con scritto “ Acqua terra e beni comuni. Ribellarsi è giusto”.

Action-diritti in movimento, Roma

Presidio permanente di Chiaiano e Marano contro la privatizzazione dell’acqua, Napoli

Comitato contro la privatizzazione dell’acqua 3° municipalità, Napoli

Comitato civico cambiamo Mugnano, Napoli

Presidio No dal Molin, Vicenza

Comitato 20 marzo, Padova

Comitato Bellunese Acqua Bene Comune

Comitato Acqua Bene Comune, Treviso

Comitato Acqua Bene Comune, Trento

Esc, atelier autogestito, Roma

Associazione Ya Basta

Associazione Yaku

Per adesioni:

[email protected]