Alessandria - Via Carlo Alberto 14 resiste agli sfratti!

30 / 9 / 2010

Questa mattina era la terza tappa della settimana di mobilitazione per il diritto all'abitare, lanciata dalla Rete Sociale per la Casa. Dopo il blocco degli sgomberi delle case occupate di via Viora e la grande fiaccolata di Lunedi scorso, era la volta degli sfratti della palazzina di via Carlo Alberto 14.

Quindici sfratti esecutivi per morosità incolpevole all'interno della "famigerata" palazzina di proprietà dell'Agenzia Immobiliare Simona Srl.

Quindici appartamenti fatiscenti dove, nell'inverno dell'anno scorso, due famiglie avevano rischiato la vita a causa delle esalazioni da monossido di carbonio.

Palazzinari senza scrupoli che oltre ad affittare case fatiscenti richiedono anche gli sfratti se si ritarda il pagamento dell'affitto per qualche mese.

In realtà non c'è stato nessun ritardo, non essendo possibile pagare 250 euro per vivere in case dove si rischia la vita. Collettivamente le famiglie avevano sospeso i pagamenti, in attesa dell'effettuazione dei lavori di ristrutturazione imposti alla proprietà anche da un'ordinanza del Sindaco di Alessandria che la Rete per la casa si era conquistata dopo le mobilitazioni del 1 Marzo.

Era stato detto chiaramente durante la fiaccolata che attivisti e famiglie sarebbero state pronte alla resistenza nel caso dell'utilizzo della forza pubblica.

Il picchetto antisfratto è iniziato prima dell'alba alle 6 del mattino, onde evitare spiacevoli sorprese ed è stato poi rinforzato dalla presenza degli attivisti del coordinamento Asti Est e del progetto Prendocasa di Torino. Alle 7 e 30 sono arrivate sul posto le forze dell'ordine con una decina di agenti della digos, una camionetta di polizia e una camionetta di carabinieri. Dopo dieci minuti sono arrivate altre tre camionette di carabinieri in assetto antisommossa per poi dileguarsi in fretta, un chiaro e preciso avvertimento. A quel punto attivisti e famiglie si sono preparati alla resistenza, sono comparsi decine di caschi da motociclista e tutti si sono cordonati davanti all'ingresso della palazzina.

Solo all'arrivo dell'Ufficiale Giudiziario e degli avvocati della proprietà la tensione si è stemperata. La loro richiesta è stata quella di poter entrare senza forza pubblica per riprendere il possesso di due alloggi vuoti da cui due famiglie avevano traslocato.

La richiesta è stata accettata e per le 15 famiglie migranti di via Carlo Alberto 14 è stata concessa una lunga proroga fino al 27 di Gennaio.

Un tempo sufficiente perchè il Sindaco della città, nonchè Assessore alla Casa smetta di fare lo struzzo e lavori ad una soluzione alternativa per tutte le famiglie.

L'unica certezza è che se così non sarà, donne, uomini, anziani e bambini si conquisteranno con la lotta delle abitazioni decorose.

Volge così al termine la settimana di mobilitazione della Rete Sociale per la Casa. Un successo straordinario con all'attivo 20 sfratti esecutivi impediti, una fiaccolata di oltre 400 persone, un consenso e un radicamento sociale in continua crescita. Una spina nel fianco sempre più dolorosa per le Istituzioni che, a questo punto, dovranno decidere se trattare o proseguire nella strategia del silenzio che sembra proprio non aver dato i frutti sperati.

Mai come oggi la Rete Sociale per la Casa ha dimostrato tutta la sua forza, la sua determinazione e la sua voglia di continuare questo lungo cammino di rivendizazione di diritti e dignità per tutti.

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Ci si prepara alla resistenza

I festeggiamenti dopo la proroga