Centinaia di persone da tutte le Marche hanno sfidato il vento forte e
la temperatura rigida del capoluogo dorico e si sono ritrovate ad
affollare Piazza della Repubblica di fronte al Teatro delle Muse.
Pullman da ogni provincia e tanti che si sono mossi con mezzi propri per
non mancare all'appuntamento lanciato dal popolo dell'acqua, decine le
sigle del mondo dell'associazionismo che hanno sostenuto l'iniziativa.
A precedere il corteo una mini-critical mass formata da ciclisti in bici
trasformate in ciclomanifesti pro-acqua pubblica, subito dietro i
gonfaloni e le delegazioni delle amministrazioni locali che hanno
aderito ufficialmente alla manifestazione confermando il loro impegno
nella battaglia per l'acqua bene comune. Presenti in fascia tricolore la
presidente della provincia di Ancona, i sindaci e gli assessori di
Ancona, Jesi, Macerata, Urbino, San Benedetto del Tronto, San Marcello,
Monsano, Morro d'Alba, Grottammare, Acquasanta Terme, Appignano del Tronto, Cossignano, Cupramarittima, Ripatransone, Monte Urano, Senigallia.
In testa al corteo, il camion e sound-system allestito per l'occasione
dai creativi dello spazio autogestito La Cupa e lo striscione di
apertura del Coordinamento Marchigiano dei Movimenti per l'Acqua,
promotore dell'evento. A seguire gli spezzoni dei Centri Sociali delle
Marche, della Fiom e degli operai Fincantieri, degli studenti in
mobilitazione permanente contro il DDL Gelmini.
Il serpentone di manifestanti si è ingrossato avvicinandosi al centro
città, durante il percorso l'animazione di artisti di strada e di un
gruppo di comici sambenedettesi, l'apparizione di Santa Cannella
circondata da attivisti mascherati da gocce d'acqua.
Dopo aver attraversato il centro la manifestazione si è conclusa in
Piazza Roma, dove dal palco è stata ancora una volta rivendicata
l’immediata approvazione di un provvedimento di moratoria verso
i processi di privatizzazione del servizio idrico, che sospenda le
scadenze previste dal decreto Ronchi e per la soppressione degli Ato
territoriali. Una battaglia di democrazia, perchè venga rispettata la
volontà popolare di esprimersi sulla gestione
di un bene così essenziale come l’acqua, attraverso il referendum
comunque entro il
2011.
In collegamento da Cancun, la corrispondenza di Vilma Mazza,
dell'associazione Ya Basta! in diretta dalla conferenza sul clima COP16:
dall'Europa all'America Latina la battaglia contro l'espropriazione dei
beni comuni si lega alla mobilitazione internazionale per la giustizia
climatica, ambientale, sociale. I videointerventi inviati da Elio e Neri
Marcorè hanno poi lasciato spazio al concerto prima del saluto
collettivo della piazza a Mario Monicelli.
La piazza dell'acqua chiede diritti e democrazia e parla la stessa lingua delle mobilitazioni studentesche e delle battaglie per la dignità del lavoro. Prossima fermata, il 14 dicembre a Roma tutti Uniti Contro la Crisi sotto Montecitorio.