Manifestazione nazionale antirazzista

In duecentomila invadono le strade di Roma

Contro il razzismo, i respingimenti e il reato di clandestinità, diritti di cittadinanza e libertà per tutti

17 / 10 / 2009

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Una giornata straordinaria quella che abbiamo vissuto, costruito e attraversato oggi: centinaia di migliaia di migranti, studenti, precari, cittadini che hanno scelto di attraversare la giornata antirazzista con un corteo che ha invaso le strade di Roma.

Una giornata che disegna nuove possibilità a partire dalla sperimentazione di un percorso comune da inventare assieme, a partire dalle ottime premesse di oggi. Dalla Sapienza è partito uno spezzone, ricchissimo e molto vasto, che ha scelto di rilanciare da un luogo simbolo dell’Onda un percorso che intrecci le lotte dei migranti e quelle degli studenti, dei precari.

La manifestazione di oggi non è stata una semplice testimonianza contro il razzismo, ma una giornata di conflitto che dà inizio alla sperimentazione di una forma reale di ricomposizione sociale per contratsare il razzismo, lo sfruttamento, la precarizzazione che come studenti, come migranti, come precari, come lavoratori viviamo, nelle differenze, in maniera comune.

Oggi scendere in piazza contro lo smantellamento dell’università e per un nuovo welfare, per la sanatoria e per la chiusura dei CIE, è una battaglia che riguarda la questione della ridefinizione della cittadinanza: i diritti di cittadinanza non sono questioni semplicemente formali, ma riguardano la qualità della vita e la dignità delle persone che vivono questo paese, che rifiutano il modello di governo della crisi che Maroni e Berlusconi tentano di applicare.

Se dal Veneto è giunta l’intuizione del “Veneto libero dal razzismo e dalla paura”, intuizione che diventa conflitto e composizione larga, non identitaria e non chiusa, attraverso cui costruire l’opposizione al razzismo e alle politiche securitarie, la scommessa è oggi dichiarare tutti i nostri territori e l’intera Europa libera dal razzismo, a partire dalla battaglia contro la gestione delle migrazioni, il ricatto che sui migranti si abbatte.
La mobilitazione non finisce con il corteo di oggi, perché oggi i migranti hanno lanciato una mobilitazione ad oltranza per l’allargamento della sanatoria a tutti.

E’ quello il tema, ribadire e rivendicare non solo la libertà di movimento, ma anche la libertà di decidere dove rimanere, quanto rimanere, dove costruire la propria vita in base ai propri desideri.

La lotta dei migranti contro il pacchetto sicurezza è una lotta di tutti, perché le restrizioni delle libertà, il ricatto e la gerarchizzazione sociale imposta dal capitale colpisce tutti, riguarda in prima persona tutti quanti. Da questo si può e si deve ripartire, per far si che la grande giornata di oggi sia solo l’inizio di un percorso di libertà che riguardi tutti quanti, che sfida i governi per ribadire che noi la crisi non solo non la paghiamo ma la vogliamo creare ai governi, respingendo il razzismo e la precarietà.

Combattere il razzismo è oggi una battaglia culturale nel paese delle aggressioni e dei respingimenti, ma è soprattutto lotta di classe contro il ricatto capitalistico. E’ ribellione alla crisi e ridefinizione della cittadinanza, a partire dal protagonismo di tutti.


E’ solo l’inizio, tutto il resto è da inventare assieme!

Il set de L'Angelo viaggiatore della manifestazione nazionale a Roma il 17.10.09