Napoli - Maroni e le arance insanguinate

Blitz degli antirazzisti durante la visita del ministro degli Interni a Napoli

20 / 1 / 2010

Stamattina alle 10, alcune decine di studenti e attivisti della rete antirazzista napoletana hanno bloccato per oltre mezzora il Corso Umberto all'altezza di piazza Borsa (incrocio zona universitaria) per intralciare l'arrivo e la conferenza del Ministro dell'Interno Maroni prevista nel palazzo della borsa a 50 metri dal blocco. Il Sit-In è stato realizzato con uno striscione su cui era scritto "No Al Pacchetto Sicurezza! Odio i razzisti - Via Maroni", con cartelli in solidarietà coi braccianti immigrati di Rosarno e da decine di chili di arance riversate sulla strada e simbolicamente "insanguinate" con vernice rossa. Al tempo stesso dai balconi del palazzo del Rettorato che affacciano sul corso Umberto altri studenti hanno calato un altro striscione su cui era scritto "Maroni razzista! A Rosarno vergogna di Stato".
Naturalmente l'iniziativa era motivata, oltre che in generale dalla contestazione alle politiche discriminatorie del governo, dai gravissimi episodi di Rosarno, in cui a seguito del supersfruttamento dei migranti, delle aggressioni e fucilate subite da tanti di loro che si sono ribellati a queste condizioni, la scelta del governo è stata semplicemente di deportare migliaia di immigrati, sancendo di fatto il successo del pogrom senza nemmeno provare a fermarlo.
L'ipocrisia regna sovrana quando, a fronte del discredito internazionale, il ministro dell'Interno accenna alla possibilità di riconoscere la protezione umanitaria agli immigrati "feriti" a Rosarno, mentre però oltre un centinaio di quelli deportati sono ancora rinchiusi nei centri di Bari e Crotone e rischiano espulsioni di massa perchè hanno avuto la sorte (forse..) di non essere stati sparati o sprangati...!
E ora Maroni arriva in Campania definendo alcune situazioni "Rosarno al cubo!"...

La rete rivendica vere soluzioni
e non deportazioni o operazioni propagandistiche e intimidatorie come i rastrellamenti, gli sgomberi senza alternative e i fermi che ci sono stati anche nei giorni scorsi tra la Provincia di Napoli e Caserta e San Nicola Varco cavalcando il "vento di Rosarno":

- Permesso di soggiorno per motivi umanitari per tutti gli immigrati che erano a Rosarno

- Provvedimento di emersione e regolarizzazione per  i lavoratori immigrati esclusi dalla sanatoria, a partire da settori chiave dello sfruttamento come agricoltura e edilizia
- Riconoscerre i diritti fondamentali di cittadinanza per i migranti che vivono in Italia

Basta deportazioni - basta apartheid !

L'iniziativa serve anche ad esprimere solidarietà contro lo sgombero del laboratorio Zeta di Palermo,
cuore della rete antirazzista Siciliana e casa di molti rifugiati sudanesi. Un episodio assai grave che testimoia ancora una volta il clima repressivo e le intenzioni di questo governo.

Nel primo pomeriggio le agenzie di stampa battono la notizie di 8 attivisti dei centri sociali denunciati per il blitz della mattina. L'accusa, a quanto si apprende dalle fonti giornalistiche, e' di vilipendio alle alte cariche dello Stato, un'accusa che la dice lunga sulla foglia di fico del governo su quello che è accaduto in Calabria.

Antirazzisti napoletani