Restano
all’ancora sia il premio di efficienza sia la nave “Silver Spirit”. Si
è concluso con un profondo buco nell’acqua il braccio di ferro che per
tutta la giornata di ieri ha visto contrapposti lavoratori e dirigenza
della Fincantieri. Alle 21, al porto di Ancona, un gruppetto di tute
blu, fronteggiando il freddo con bottiglie di punch, era ancora seduto
sulle bitte della banchina davanti allo stabilimento, impedendo il
mollate gli ormeggi alla middle-cruise di lusso che le stesse
maestranze in mobilitazione permanente hanno costruito.
Una risposta
dura - il blocco della partenza dell’unità che deve essere consegnata
alla società armatrice “Silversea” - al consolidato rifiuto del gruppo
Fincantieri di congelare l’erogazione alle maestranze del premio di
produttività che, in base agli accordi del contratto integrativo del 16
luglio scorso, si aspettano di ricevere entro Natale. «Una erogazione
non automatica, poiché condizionata al raggiungimento di più elevati
standard di efficienza. Standard che i cantieri di Ancona,
Genova-Sestri Ponente e La Spezia-Muggiano, a differenza di altri come
Castellammare di Stabia, non hanno centrato, mantenendosi stazionari»
aveva dichiarato martedì - durante la prima giornata di sciopero e di
contatti fra sindacati, dirigenti aziendali e rappresentanti delle
istituzioni locali - il direttore centrale del personale di
Fincantieri, Sandro Scarrone.
Un ritornello, stonatissimo alle orecchie
di rsu e sindacati, che Scarrone ha ripetuto nell’incontro svoltosi
ieri sera a Roma a partire dalle 18.30. Il premio ammonta a 750 euro
lordi. L’accordo ne prevede la liquidazione dell’80%, cioè 600 euro,
con la busta paga di dicembre. Il resto a gennaio. Michele Giacchè,
componente Rsu per Fiom-Cgil: «Un nostro diritto sacrosanto, l’azienda
ci prende in giro. Qui in banchina siamo quasi 200. Lo sciopero
prosegue ad oltranza, e lasceremo partire la Silver solo quando avremo
una comunicazione scritta in cui l’azienda si impegna a liquidarci
quanto ci spetta prima delle feste. Per domani (oggi,ndr.) ci siamo
organizzati in tre turni per picchettare no stop le bitte e i cancelli.
Nessun compromesso. Siamo disposti a passare il Natale a modo nostro,
nello stabilimento».
A favore dei 630 lavoratori Fincantieri, 200 dei
quali in cassa integrazione, rema la Regione. Ieri pomeriggio il
presidente Spacca - preso atto di un odg approvato dal Consiglio
regionale in mattinata, dopo che i capigruppo avevano incontrato una
delegazione di rsu e sindacati - ha chiesto «un intervento concreto e
tempestivo del Governo nella vertenza e un’assunzione di responsabilità
da parte della proprietà di Fincantieri nel rispetto degli accordi
sottoscritti coi sindacati e dunque nel pagamento entro Natale dei
premi di efficienza, la cui sospensione non trova giustificazione
nell’andamento della produttività dello stabilimento dorico».
Daniele
Silvetti, consigliere regionale Pdl: «Incomprensibile, penalizzante ed
arbitrario l’atteggiamento dei vertici di Fincantieri. Mi auguro che
non sia un cattivo presagio il fatto che il piano industriale si fermi
a settembre 2010 con la consegna dell’ultima nave». A favore dello
sblocco della situazione anche Bugaro (Pdl), Pdci, Sinistrae Libertà.
di Giampaolo Milzi
Fonte: Il Messaggero 17.12.09
Niente bonus Fincantieri, nave bloccata in porto
Impedita la consegna del cruise da crociera. Picchetti alle bitte «Il premio di 750 euro è un nostro diritto e lo vogliamo A costo di passare il Natale in cantiere»
17 / 12 / 2009