No OGM - La pazienza ha un limite. Il tempo sta per scadere

27 / 9 / 2010

NO OGM!

IL CAMPO DI FANNA A PORDENONE VA ELIMINATO!


Il 9 agosto a Vivaro abbiamo affermato materialmente che non ci può essere spazio per gli Organismi Geneticamente Modificati nei nostri territori.

Sradicare quel mais è stato un contributo alla lotta di tanti uomini e donne che in tutto il mondo si oppongono al controllo delle multinazionali come Monsanto, Basf, Syngenta, sull'agricoltura, sulla terra, su tutto il vivente attraverso la logica della proprietà e dei brevetti.

E' stato un modo per affermare che nessun “apprendista stregone”, né Fidenato né altri può giocare con il nostro futuro.

La discussione che si è aperta ha dimostrato quanto vasta sia la condivisione e la convinzione che non si può convivere con gli OGM.

Il Procuratore Delpino e il sostituto Piera de Stefani del Tribunale di Pordenone hanno chiuso l'indagine sui campi di Vivaro e Fanna, seminati da Fidenato, confermando che era stata utilizzata per la semina il MON810, una varietà transgenica, la cui semina non autorizzata. Di conseguenza, hanno richiesto al Gip Piera Binotto di Pordenone di esprimersi in merito alla richiesta di multare Giorgio Fidenato e di procedere alla distruzione del campo rimasto, ovviamente quello di Fanna, visto che, grazie all'azione del 9 agosto, il pericolo del campo di Vivaro è stato eliminato.

Per quanto riguarda il campo di Fanna dunque la decisione spetta ora il Gip di Pordenone Piera Binotto, che sta meditando da più di un mese.

Eppure è' una decisione semplice: quel campo a Fanna va distrutto, perché non ci può essere gestione OGM a cielo aperto: quella semina è illegale, e questo è un argomento a cui il GIP dovrebbe essere sensibile.

Il Ministero dell'Agricoltura, ottemperando all'ingiunzione del Consiglio di Stato del Gennaio 2010, respinse la richiesta di Fidenato argomentando inoltre che “la Regione è caratterizzata da una notevole ventosità in grado di favorire la dispersione pollinica; la coltura di mais risulta frammentata in un grande numero di aziende, ed in tali condizioni il rispetto di distanze che garantiscano l'esclusione di impollinazioni incrociate appare di grandissima difficoltà; la Regione ospita aree di grandissimo interesse, tutelate da un punto di vista naturalistico (ZTS, SIC; Biotopi, ecc); in ambito regionale sono state adottate nel tempo misure di tutela e sviluppo verso sistemi di agricoltura biologia ed integrata che non prevedono l'utilizzo di OGM [..]”.

Non si può più attendere è un gesto di civiltà intorno al quale non si può tergiversare.

Ci rivolgiamo a tutti, uomini e donne, singoli cittadini, associazioni, agricoltori, giovani e vecchi per essere con noi ed ottenere quel che ci spetta: che gli OGM spariscano dalla nostra terra!

Invitiamo tutti ad essere davanti al Tribunale di Pordenone, Mercoledi 29 settembre alle ore 11.00 per dire che il tempo dell'attesa è finito, che non ci possono essere ambiguità ne tentennamenti, e per portare al GIP questa semplice frase:

Anch'io voglio che il campo di Fanna sia distrutto subito

in nome dell'inamissibilità della presenza degli OGM nei nostri territori.

La terra e la vita non sono in vendita”

http://www.facebook.com/group.php?gid=157420074286158&v=info

Associazione Ya Basta Italia

info www.yabasta.it