Padova - Primo Marzo - We are free - Non servono a intimidire le cariche della Polizia per proteggere la Lega

1 / 3 / 2010

Comunicato del Comitato Primo Marzo Padova

NOTTE - MASSA CRITICA IN ZONA INDUSTRIALE

Ascolta l'audio

Non si ferma la voglia di mobilitarsi. Un lungo corteo di auto si concentra il zona industriale insieme ai lavoratori delle Cooperative che hanno fatto sciopero.

Si inizia a intasare il traffico di camion su cui si basa tutta la circolazione delle merci, viene bloccato il lavoro notturno. E' una ronda vera e propria che passa, si ferma ed invita gli altri lavoratori ad uscire. 

Si parte dalla alla GLS, dove lavora la Cooperativa Orizzonte, che viene bloccata, si passa alla CEVA in cui i lavoratori vengono sfruttati e sottopagati, si arrivaalla Bartolini.Una massa critica che inceppa l'ingranaggio notturno dello sfruttamento.

SERA _ LE CARICHE NON FERMANO LE PROTESTE

Ascolta l'audio dopo le cariche 

Il partecipato corteo dopo aver sfilato sotto il Comune decide di dirigersi per intervenire alla Fornace Carotta, una sala pubblica, in cui si svolge un incontro promosso dalla Lega Nord con la partecipazione di alcuni sindaci della Provincia di Padova come il Sindaco di Cittadella Bitonci.

Ma si vede che il confronto pubblico fa paura e la polizia e i carabinieri bloccano il corteo caricando i manifestanti. Ma oggi non si ha paura e il corteo resta unito e raggiunge di nuovo la Prefettura in cui gli interventi sottolineano che è stato importante affermare con la forte partecipazione che se c'è qualcuno che deve vergognarsi è chi si fa proteggere per paura del confronto.

Dalla Prefettura si riparte per raggiungere la zona Industriale e dare vita ad un corteo con i lavoratori delle cooperative per bloccare il traffico commerciale della zona.

POMERIGGIO - SE NON BLOCCATE GLI SFRATTI NOI BLOCCHIAMO LA CITTA'

Ascolta gli audio degli interventi alla partenza corteo

Primo intervento

Secondo intervento

Terzo intervento

Quarto intervento

Si capisce subito che è una giornata importante dall'arrivo davanti alla Prefettura di molti migranti e non solo.

Mentre il concentramento si ingrossa una delegazione della Rete Antisfratto sale in Prefettura per richiedere la moratoria degli sfratti come punto fondamentale delle mobilitazioni della giornata.

I responsabili della Prefettura non si assumono nessuna responsabilità e quando la delegazione scende ed informa tutti, è naturale bloccare il centro della città, il transito del famoso tram. Per una buona mezzora il traffico è bloccato e dal microfono si suggeguono gli interventi per riaffermare la volontà di lottare per i diritti e di conquistarsi il blocco degli sfratti.

Parte poi un combattivo corteo di oltre 1500 persone. In testa centinaia di cittadini migranti, intervengono, raccontano, denunciano le difficoltà della vita migrante nel tempo della crisi. Voci diverse. lingue diverse che urlano DIRITTI, DIGNITA', NO AL RAZZISMO.

MATTINA  - UNA PROTESTA COMUNE

Fin dalle 9.00 la piazza davanti alla Prefettura inizia ad animarsi: striscioni rigorosamente gialli accompagnano cartelli e fotografie della Mostra a cura dell'Angelo Viaggiatore.

Si allestiscono i gazebi, lo spazio comune con tavoli e sedie.

Arrivano studenti universitari, professori e cittadini migranti.

Inizio della giornata

Ascolta l'audio di Luca Bertolino Razzismo Stop

Prima Lezione di clandestinità

Gli studenti universitari partono in corteo per andare a dire sotto l'inaugurazione dell'Anno Accademico che l'Università che vogliono è quella che vive nella società e non chiusa, blindata e meritocratica.

Ascolta gli audio

Gli studenti partono per andare al Bò

Sotto la sede dell'Inaugurazione

Seconda Lezione di clandestinità

Al loro ritorno intervengono diversi cittadini migranti che raccontano la lotta per la casa, la loro scelta di organizzarsi nella Rete Antisfratti e la loro volontà di ottenere per tutti, migranti ed italiani, la moratoria degli sfratti perchè nessuno deve restare senza un tetto.

Ascolta l'audio

Terza Lezione di Clandestinità.

Come si finisce senza lavoro e discriminati?

Dal palco si racconta l'inaccettabile atteggiamento delle agenzie interinali che si rifiutano di accettare la richiesta di assunzione di chi ha avuto l'ardire di lottare nel suo posto di lavoro: una vera e propria black list.

Si decide di partire in corteo ed andare a chiudere l'Agenzia interinale Randstad  che ha chiaramente affermato davanti ad un migrante che "se ne deve tornare a casa sua perchè dopo aver protestato nel suo ex posto di lavoro, non c'era possibilità di nuova assunzione per lui."

Quarta lezione di clandestinità

Diversi cittadini migranti dal microfono raccontano la loro situazione: alcuni sono commercianti alle prese con il clima di continua tensione che viene alimentato ad arte contro i negozi degli stranieri, altri lavorano nelle cooperative del settore logistico e che oggi scioperano per i loro diritti.

Intervengono anche professori sia degli istituti superiori che delle scuole medie ed elementari: oggi sono in piazza per dire che è l'intero mondo della formazione uno degli aspetti più importanti per combattere il razzismo anche istituzionale.

Quinta lezione di clandestinità

.... è arrivata l'ora di pranzo ed un ottimo cous cous permette di pranzare tutti insieme.

Playlist

Padova - Contestata l'inaugurazione dell'anno accademico

Padova - Chiusa agenzia di lavoro interinale

Padova - In piazza Antenore per il Primo Marzo

Padova - Il primo marzo visto dalle donne migranti

Padova - 1marzo2010 cariche e provocazioni della polizia

Padova - 1marzo2010 foto Angelo Viaggiatore