Reggio E. - Casapound giù la maschera!

Presidio contro l'apertura della nuova sede di Casapound a Reggio Emilia, nel quartiere di via Adua

15 / 9 / 2011

Questo pomeriggio oltre un centinaio di cittadine e cittadini antifascisti si sono dati appuntamento in via Adua all'incrocio con via Veneri, via nella quale i fascisti "del terzo millennio" di Casapound hanno affittato una sede al civico 9.

Dopo la dura opposizione, durata più di tre anni, degli antifascisti nei confronti della vecchia sede di via Montefiorino, e dopo essere politicamente scomparsi in città, i fascisti ci riprovano, tentando di inserirsi in un quartiere dal tessuto sociale e storico molto importante per la città.

La zona, infatti, è quella popolare legata alle ex Industrie Reggiane, pilastro della storia delle lotte operaie in città. Oggi il quartiere è un quartiere multietnico nel quale la vecchia "classe operaia" reggiana si è meticciata con i nuovi cittadini migranti.

L'obiettivo dichiarato del presidio di oggi, è stato quello di informare il quartiere sui suoi nuovi scomodi vicini di casa. Sono stati distribuiti volantini informativi sull'attività (quella reale, non quella di facciata) di Casapound e un dossier specifico su questi nuovi/vecchi fascisti.

La reazione del quartiere è stata sorprendente: centinaia di persone, (vecchi reggiani, migranti, operai, studenti) si sono fermate ad osservare e a chiedere informazioni. Moltissime attività commerciali hanno appoggiato l'iniziativa, chiedendoci copie del materiale informativo da esporre nei negozi.

E' stata oggi una grande giornata di lotta e controinformazione, durante la quale Reggio Emilia ha espresso con parole chiare e definitive che Casapound non ha cittadinanza, e che l'opposizione all'apertura della nuova sede sarà ancora più determinata e radicale di quanto non sia già stato.

Ecco il testo del volantino distribuito in quartiere:

CASA POUND. . . GIU LA MASCHERA!

L’associazione Casapound Italia ha affittato una sede in via Veneri n°9, qui a Reggio Emilia nel quartiere di via Adua, che presumibilmente verrà inaugurata nel mese di settembre 2011.

Ma cos’è CasaPound Italia?

* Casapound è un’associazione dichiaratamente FASCISTA. I suoi militanti non si vergognano di affondare le proprie radici nell’esperienza del Ventennio di Mussolini e, anche se amano definirsi “fascisti del terzo millennio”, la loro proposta politica (ma soprattutto quello che fanno quotidianamente nelle strade delle città italiane) non si discosta di molto dalle pratiche di quel periodo.

* A sentirli parlare sembrerebbe di trovarsi di fronte a dei “bravi ragazzi che difendono il proprio Paese” (così si autodefiniscono), mentre i fatti di cronaca ci parlano di esaltati con il vizio della violenza contro chi non la pensa come loro. Basti pensare che nel 2011 le aggressioni formalmente imputate a Casapound in tutto il territorio nazionale si sono moltiplicate.

* Numerosi episodi di aggressioni di questi “bravi ragazzi”, in special modo nei confronti di militanti di sinistra, si sono verificati nella nostra regione (Rimini e Modena soltanto per citare gli ultimi due). Forse avrete visto tutti le immagini di piazza Navona a Roma nel 2008, quando un folto gruppo di militanti di Casapound ha attaccato un corteo di studenti delle superiori a suon di bastonate e colpi di cinghia.

* Dicono di non essere razzisti, ma propongono il rimpatrio forzato di tutti gli immigrati, con la scusa che qui in Italia sono sfruttati da padroni senza scrupoli e che, venendo pagati meno degli italiani, rubano loro il lavoro. La verità è che queste sono soltanto motivazioni di facciata per nascondere (male) la vera faccia razzista di questi beceri individui.

* Dicono di essere contro i “poteri forti”, ma sappiamo bene che sono viziati e coccolati dalle amministrazioni di destra e centrodestra in tutta Italia. La sede centrale romana è stata acquistata dal Comune di Roma per 12 milioni di euro, mentre il sindaco Alemanno taglia sui servizi vengono quindi utilizzati i soldi di tutti per sostenere i fascisti del terzo millenio. Qui a Reggio invece, uno dei militanti e responsabile della frangia studentesca di Casapound è nientemeno che il figlio di Marco Eboli, consigliere comunale da oltre vent’anni del Pdl, il partito di Berlusconi.

Questo per informare su chi popola il quartiere di via Adua e le strade di Reggio, affinchè non ci si lasci ingannare dalla loro maschera di bontà e disponibilità. Dobbiamo invece lottare per una società antifascista, libera dalla morsa della crisi e dello sfruttamento di persone e ambiente, per una società meticcia e multietnica, fatta di rispetto e solidarietà reale.

* CITTADINE E CITTADINI ANTIFASCISTI -

Intervento di Umberto - Studenti in Movimento

Intervento di Francesco - Laboratorio Aq16