Reggio Emilia - Appello per una mobilitazione cittadina antifascista

Appello di mobilitazione contro il convegno pubblico organizzato da Casa Pound Italia a Reggio Emilia

8 / 12 / 2011

CI RISIAMO!

CasaPound Reggio Emilia organizzerà, sabato il 10 Dicembre, un’iniziativa/dibattito dal titolo “Italia 2012: Quando la politica si arrende all’economia”.

Con questa iniziativa, i fascisti del terzo millennio ritentano dopo due anni di aprirsi uno spazio pubblico in città, utilizzando come Cavallo di Troia la retorica della politica antisistema, e questa volta con un abbozzo di contestazione alle politiche del neonato governo Monti. Il metodo è lo stesso utilizzato in passato da CasaPoundRoma, e il dibattito che vorrebbero tenere in città va sapientemente in questa direzione. Questo metodo consiste nel cavalcare le proteste del momento, utilizzando sapientemente “media” e slogan accattivanti per conquistare la legittimità di uno spazio pubblico e mettere le basi per la radicazione del movimento neofascista nelle città(un esempio su tutti sono le proteste contro la riforma Gelmini di scuole e università del 2008, quando, dopo avere cavalcato l’onda studentesca e provocato gli scontri a piazza Navona sono stati ricevuti a sorrisi e abbracci proprio dallo stesso ministro e al contempo ottenuto visibilità e conseguente radicamento nelle scuole romane). In più dopo la conquista dello spazio pubblico di pseudo-movimento stringono patti e convergono nei partiti(PDL in particolare) rimediando così protezione politica e sovvenzioni dall’apparato pubblico, come la consegna da parte del sindaco di Roma Alemanno dello stabile in via Napoleone III, del valore di 12 milioni di euro.

La maschera che CasaPound indossa si palesa anche nella scelta dell’ubicazione della nuova sede(ancora non ufficialmente aperta) in città, in un quartiere a prevalenza migrante come quello di via Adua. Inoltre l’appartenenza a Blocco Studentesco (nientemeno come responsabile) di Giorgio Eboli, figlio di un consigliere comunale del PDL, non può che rivelare il collegamento  diretto tra questi nuovi fascisti e la destra istituzionale cittadina.

Viene a galla quindi, anche stavolta, il ridicolo metodo del trasformismo della propaganda neofascista, già contestato il 15 Settembre di quest’anno nel presidio antifascista all’entrata di via Veneri, dove CasaPound ha stabilito la nuova sede. In quell’occasione la Reggio antifascista ed il quartiere hanno dimostrato che la propaganda, la finta integrazione e indignazione non servono a nulla, poiché le cittadine e cittadini non si fanno ingannare, e che un’associazione che si definisce essa stessa e senza giri di parole, fascista, non può trovare spazio in città.

Dopo la presa di posizione di De Magistris a Napoli e dopo il divieto imposto dal sindaco di Bologna Merola di tenere una conferenza in uno stabile comunale, Reggio Emilia non può permettere che si tenga, all’interno della propria città, un’iniziativa simile.

A fronte delle numerose contestazioni all’operato di CasaPound Reggio Emilia, l’associazione si è ben guardata dal rendere noto sin da subito il luogo in cui si svolgerà la conferenza, quindi:

Invitiamo tutta la città a partecipare al boicottaggio di questa iniziativa, ovunque si tenga, luogo pubblico o privato che sia.

Invitiamo tutti e tutte a diffondere l’opposizione a questa iniziativa per prepararsi a scendere insieme in piazza sabato 10 dicembre per sottolineare che fascismo e neofascismo a Reggio Emilia e ovunque nel nostro paese non possono avere spazio e legittimità.

Per dare un segnale chiaro che CasaPound a Reggio Emilia non ha cittadinanza.

 

 Laboratorio aq16, Pollicino Gnus, Montagna Antifascista, Rifondazione Comunista, Alternativa Libertaria, Collettivo Autorganizzato R60, Studenti in Movimento, Cobas Scuola Reggio Emilia,Fronte dei GiovaniComunisti, Spartaco/Rete Anticapitalista, “Partecipazione”-settimanale di informazione libera e indipendente”,Comitato Provinciale Acqua Bene Comune Reggio Emilia, Amabile Carretti, Dario Delucia, Davide Mattioli-mediattivista, Marco Moschetti-educatore, Simon Armini-atelierista, Rosa Buonanno-insegnante, Barbara Ferretti-giardiniere, Federica Zambelli-ass. Città Migrante, Marco Cosentina, Lorenzo Braglia-responsabile vendite e consigliere comunale Quattro Castella Democratica, Marcello Rinaldi, Enrico Fontanesi, Alice Rozzi, Antonio Desilvestro, Francesco Moscato, Ivano Vacondio, Mirko Vestito-operaio, Paolo Di Bernardo, Enrico Amadei, Antonella Guandalini-impiegata, Bottazzi Luca, Federico Palazzi, Filippo Palazzi-architetto, Fulvia Gueli-insegnante, Debora Rinaldini-studente, Faouaz Taroum-operaio, Leone Pirovano-Sensimillia sound, Solinas Lorenzo-sensimillia sound, Palmieri Nico-operaio, Riccardo Berni-studente, Carlo Montanari-precario, Andrea Bagni- Lakattiveria..

Per aderire all’appello(organizzazioni,associazioni,singoli) mandare una mail con scritto “io aderisco” a:

[email protected]

Per le organizzazioni scrivere anche il nome dell’organizzazione, per i singoli si richiede Nome, Cognome e facoltativamente la professione.