Dopo tre giorni di acampada, questa mattina in assemblea in draghi ribelli hanno deciso che avrebbero attraversato in maniera gioiosa e creativa la Fiera di San Martino a Santarcangelo e sospeso l'iniziativa in Piazza Cavour.
Era necessario aprire uno spazio pubblico e di condivisione nel centro città, per tante ragioni che renderemo pubbliche in un documento più articolato nei prossimi giorni.
Ma quello che era ancor più necessario, dopo le dimissioni di Berlusconi e l'avanzata del progetto di un governo tecnico, comunicare con le persone, farle riflettere sul fatto che caduto l'oligarca non sono risolti tutti i problemi, anzi.
Il facile entusiasmo di chi pensa che tutto sia risolto e che abbiamo raccolto anche ieri sera da parte di alcuni cittadini all'acampada mentre seguivamo in diretta gli aggiornamenti dal Quirinale, non devono fermarci. Ci aspetta qualcosa di peggiore se non saremo in grado di opporci sia al berlusconismo che ha permeato la nostra società, sia all'accettazione china e subordinata dell'instaurazione di governo tecnico che con il beneplacito degli speculatori e dei dittatori della finanza, darà corpo a quel saccheggio della sovranità, dei diritti, dei benicomuni, come progetto più generale di ridefinizione di un nuovo modello di società, in cui lo sfruttamento della finanza sulla vita sarà ancor più efferato.
Dopo la tre giorni di acampada e la parata creativa alla fiera di San Martino, i draghi ribelli si sono sciolti. I draghi ribelli sono animali multicefali e multiformi, in cui convivono collettivi, reti, singoli e movimenti.Studenti, precari, lavoratori, genitori, figli... Torniamo alla vita di sempre con la certezza di avere fatto una cosa giusta, di averci provato. Con la certezza che ci vedrete presto.. a fianco degli studenti di Rimini il 17 novembre e ai movimenti dell'acqua...
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