Una bella mattinata quella appena trascorsa a P. Montecitorio, a Roma. Studenti universitari, studenti medi, migranti di seconda generazione, richiedenti asilo, scrittrici postcoloniali, musicisti, professori, tutti insieme protagonisti della lezione di clandestinità.
Ascolta l'introduzione di Tiziano studente di Sapienza per l'Autoriforma:
Il primo intervento è stato di Igiaba Scego, scrittrice italo-somala:
Al seguito di Igiaba sono intervenuti due giovani italiani, Josef e Aline, figli di immigrati ma nati (o quasi) e cresciuti in Italia, cittadini senza cittadinanza:
Douda, Costa D'Avorio, lavoratore a Rosarno fino ai giorni della rivolta e dell'espulsione, da qualche settimana, assieme ad tanti altri, a Roma:
Al seguito dell'intervento di Douda ha preso il microfono Militant A:
Simonetta Salacone preside della scuola Iqbal Masih e protagonista del movimento anti-Gelmini ha approfondito l'ostilità nei confronti della legge scellerata che impone alle classi il tetto del 30% di bambini stranieri:
Di nuovo il microfono a Militant A che ha cantato il Rap di Enea:
Infine Eva di Yo Migro racconta la vicenda degli afghani richiedenti asilo e passa la parola ad uno di loro, Raul:
Al termine degli interventi è stato lanciato l'appuntamento per il corteo del pomeriggio, ore 17 Porta Maggiore.