Oggi la cittá di Trento ha visto le sue vie e le sue piazze attraversate da più di mille persone, in corteo per ribadire nuovamente la contrarietá ad un' opera gigantesca, inutile e dannosa quale il TAV.
Come in Valsusa anche in Trentino-Alto Adige stanno per partire i cantieri della linea ad alta velocitá con le stesse contraddizioni che giá abbiamo avuto modo di vedere ed affrontare in Val di Susa, uguali i rischi ambientali legati al traforo della montagna, uguali i metalli pesanti che si disperderebbero nell'aria e uguali i danni irreversibili provocati all'ecosistema. Anche in Trentino - Alto Adige il cantiere sarebbe attivo per oltre trent'anni, comportando uno spreco di soldi inacettabile, a maggior ragione in tempo di crisi, e producendo migliaia di tonnellate di materiale estratto che dev'essere smaltito.
Il corteo di oggi é stato colorato, attraversato da comitati, lavoratori, studenti, donne, uomini e bambini.
Nonostante la pioggia, non ci siamo fermati. Il corteo ha finito il suo percorso in piazza Duomo dove si é stabilito un presidio attraversato da una moltitudine di persone, dove si sono susseguiti numerosi interventi da parte di molti componenti del coordinamento No TAV e dove sono, inoltre, intervenuti dei rappresentanti del popolo mapuche cileno e guatemalteco, in Italia per protestare contro l'ENEL. Una grande multinazionale dell'energia principale protagonista della distruzione di ecosistemi incontaminati, come nel caso del progetto Hydroaisèn nella Patagonia cilena, dove calpesta i diritti, le economie locali e l’accesso all’acqua delle comunità contadine e dei popoli indigeni, come avviene anche nella regione Ixil in Guatemala, in Colombia e in Cile spesso in violazione della Convenzione 169 dell’ILO.
Non possiamo e non vogliamo restare in silenzio a guardare mentre il nostro territorio viene ridotto ad un cantiere a cielo aperto, quando i soldi pubblici vanno a perdersi in progetti come questo invece di andare a finanziare istruzione, ricerca e cultura.
Per questo il 5 maggio non é un punto d'arrivo ma un punto di partenza della lotta NO TAV in Trentino. Continueremo con nuove assemblee e nuovi incontri, oggi é stato anche lanciato un importante appuntamento per fine agosto, un campeggio su uno dei terreni interessati dal cantiere in Trentino.
Le montagne ci hanno protetti per migliaia di anni. Ora dobbiamo ricambiare il favore. Siamo tutti e tutte NO TAV!
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