Trento - Il G.A.S. del Bruno non si chiude!

Conferenza stampa in merito alla multa recapitata a un attivista del Gruppo d'Acquisto Popolare del Cso Bruno. Firma la petizione e sostiene i progetti del G.A.P.

28 / 5 / 2011

La scorsa settimana è stata recapitata una multa (variabile da 1500 a 9000 euro) a Milo Tamanini, uno dei referenti del GAP del centro sociale. Dopo le sollecitazioni della destra locale, la sanzione amministrativa emessa dal Comune di Trento è un grossolano errore: infatti il gruppo d'acquisto e la sua parte operativa (lo spaccio autogestito solidale) aperta ogni sabato mattina sono dei progetti senza finalità di profitto ma solo etiche, solidali ed ecologiche. 

Questa mattina gli attivisti del G.A.P.  durante una conferenza stampa hanno promosso un'appello a tutti i Gruppi d'acquisto solidali affinchè venga sostenuto il progetto e sia ritirata la multa. 

La petizione può essere firmata anche on-line: clicca qui

Di seguito il comunicato stampa:

La nostra esperienza di Gruppo di Acquisto Solidale parte nel dicembre del 2008 attraverso ordini collettivi di prodotti biologici, molti dei quali a km0. Abbiamo scelto di essere un G.A.S. perchè non sopportiamo l'idea di alimentare un sistema carico di ingiustizie sociali ed ambientali. E' venuto spontaneo chiamarci Gruppo di Acquisto Popolare perchè il mangiare bene e a prezzi popolari deve essere un diritto di tutti e tutte.

In questi anni abbiamo conosciuto tanti produttori delle nostre montagne e ci siamo domandati come mai un territorio come il nostro potesse contenere un numero così elevato di contraddizioni. La risposta l'abbiamo trovata nelle logiche speculative del mercato mondiale, nel dominio delle mafie e delle lobbies, presenti anche nell'economia trentina che invece di puntare sulla ricca biodiversità del territorio ricorre alle fallimentari e nocive monoculture della vite e del melo. Il nostro sogno e la nostra concretezza sono diventati quindi quelli di lavorare per una società dei beni comuni in cui i rifiuti non vengono bruciati, ma ridotti-riusati-riciclati, dove nessuno faccia business sull'acqua e tutti possano produrre energia dal sole, la fonte più abbondante e pulita che esiste.

Ma il cammino verso questi cambiamenti radicali e verso pratiche del comune necessitano di grandissima partecipazione: per questo dal 5 marzo il G.A.P. , attraverso un'implementazione del progetto chiamato Spaccio Autogestito Solidale, ha deciso di essere presente tutti i sabati mattina a fianco del mercato contadino di piazza Dante, cercando nuove relazioni e permettendo a tutte le persone che ne hanno voglia di conoscerlo ed unirsi per sostenere un nuovo modo di consumare e riconvertire ecologicamente la società.

Dal giorno dell'apertura lo spaccio del G.A.P. ha subito trovato l'approvazione di moltissime persone e sono già 120 gli associati che hanno sottoscritto la tessera. Come spesso accade, in questa società colma di rancorosi, la Lega Nord e Giorgio Leonardi del PDL ne hanno chiesto la chiusura perchè secondo loro lo Spaccio non è in regola fiscalmente. E' ridicolo che la Lega, solo a parole attenta al territorio e ai contadini, sia lo stesso partito che spesso parla di "stato di polizia fiscale" e aiuta gli evasori, come è ridicolo che parli di fisco il gioielliere Leonardi di Rovereto che con la sua attività denunciava redditi inferiori a un operaio cassaintegrato (nel 2008 7.333 euro!).

Il Comune di Trento, raccogliendo la provocatoria denuncia tutta politica della destra, recapita tramite la polizia municipale una sanzione amministrativa da 1.500 fino a 9.000 euro a uno dei referenti del gruppo. La sanzione considera lo Spaccio Autogestito Solidale un'attività commerciale, ma probabilmente - come confermato dagli avvocati Nicola Canestrini e Giovanni Guarini che difendono l'attivista - il Comune non è a conoscenza della legge del 24 dicembre 2007 n.244 che definisce attività non commerciali le associazioni ed i gruppi simili al nostro che non creano profitti, ma acquistano e distribuiscono collettivamente beni con finalità etiche, di solidarietà sociale e di sostenibilità ambientale.

E' proprio per confermare l'assoluta mancanza di profitto e per ribadire le finalità etiche, solidali ed ecologiche del progetto che invitiamo tutti a sostenerci sottofirmando questa petizione e partecipando in prima persona affinché crescano in tutto il Trentino gruppi d'acquisto solidali.

Centro Sociale Bruno 

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www.centrosocialebruno.blogspot.com