Venezia - incursione alla Biennale "Freedom for all the artists"

Iniziativa degli attivisti del S.a.L.E. al padiglione cinese per la liberazione di Ai Weiwei e di tutti gli artisti incarcerati

2 / 6 / 2011

Questa mattina gli attivisti del S.a.L.E, insieme a diversi artisti, hanno compiuto un'incursione all'interno dell'Arsenale di Venezia, sede d'esposizione della Biennale di Arti Visive, dove si trova lo spazio espositivo dedicato alla Cina.

Gli attivisti hanno di fatto bloccato per un'ora e mezza l'accesso al padiglione cinese con uno striscione, su cui era scritto "Free Ai Weiwei", e con dei cartelli che riportavano le foto dell'artista ingiustamente incarcerato dal governo cinese insieme alle foto delle opere del collettivo russo Voina, anch'esso duramente represso dal regime di Putin.

"Siamo qui" hanno sostenuto i manifestanti "per ribadire la necessità della liberazione di Ai Weiwei, ma anche di tutti gli altri artisti nel mondo che sono perseguitati da governi non democratici. Le prese di posizione formali sono importanti, ma noi vogliamo sottolineare la necessità di azioni dirette ovunque esistano, come in Biennale, espressioni ufficiali di governi che non garantiscono la libertà d'espressione e che reagiscono attraverso la censura e la violenza."

Numerosi si sono succeduti gli interventi a ricordare anche la storia del Collettivo Voina, collettivo di giovani artisti e attivisti russi che negli ultimi mesi hanno subito arresti e pestaggi da parte della polizia, e su cui vigono ancor oggi mandati di cattura politici.

Anche artisti riconosciuti come Bert Theis hanno ricordato esperienze di censura subite da parte di funzionari del governo cinese.

Molti dei visitatori dell'esposizione hanno sostenuto e preso parte attivamente all'iniziativa esponendo anch'essi i cartelli portati dai manifestanti

Venezia - entrata alla Biennale

Venezia - intervento di Bert Theis e Marco Baravalle (SaLE docks)