Adesione dall'Abruzzo all'appello StopBiocidio Campania

#Stopbiocidio #16Maggio e #17Maggio due giornate di lotta in difesa dell'ambiente e dei beni comuni.

13 / 5 / 2014

A distanza di sei mesi dalla fantastica e moltitudinaria manifestazione del 16 Novembre a Napoli, aderiamo all'appello di #StopBiocidio Campania,http://www.napoliproject.org/?p=863. Individuando nel 16 Maggio una data comune di azioni diffuse sui territori, abbiamo deciso come Stop Biocidio Abruzzo di lanciare un presidio davanti alla sede della ASL di Pescara. 
Inoltre parteciperemo al corteo del 17 Maggio a Roma sottoscrivendo l'appello del Forum italiano dei movimenti per l'acqua: http://www.acquabenecomune.org/raccoltafirme/index.php... al quale hanno già aderito tante altre realtà in Italia. Porteremo a Roma le nostre battaglie, da quella contro OmbrinaMare2 a quella per la bonifica di Bussi e della Val Pescara dai rifiuti tossici sversati dall’ex Montedison, contro tutte le opere devastanti per la nostra salute ed il nostro territorio, dall'elettrodotto Villanova Gissi al Gasdotto Snam di Sulmona, dall'Eolico di Civitaluparella alla cementificazione della costa. La nostra voce si unirà a quelle che in tutta Italia urlano ai poteri, alle lobby e alla politica collusa, la rabbia delle comunità che vivono i territori e la convinzione che un altro modello di sviluppo è possibile!

Venerdì 16 maggio ore 11, Pescara, via Paolini 47
PRESIDIO DAVANTI ALLA DIREZIONE ASL DI PESCARA
STOP BIOCIDIO! VOGLIAMO LA TUTELA DELLA NOSTRA SALUTE!

evento Facebook: https://www.facebook.com/events/1494968177385206/?notif_t=plan_user_joined

Perché un presidio davanti alla ASL di Pescara?
L'Istituto Superiore di Sanità con lo studio SENTIERI ha dimostrato il gravissimo impatto dell'inquinamento sulla salute dei cittadini nei Siti di Interesse Nazionale per le Bonifiche.
Sono passati 10 anni dalla scoperta della contaminazione dell'area di Bussi. Sette dal sequestro della discarica Tremonti e del sito abbandonato di Piano d'Orta a Bolognano. Sei dalla perimetrazione del Sito di Interesse Nazionale per le Bonifiche di Bussi.
Fino al 2007 abbiamo bevuto in 700.000 acqua contaminata dai rubinetti, certificata come potabile da un medico, Roberto Rongione, della ASL di Pescara (per il quale vi è la richiesta di rinvio a giudizio, con Udienza preliminare il prossimo 15 luglio assieme ai vertici di ATO, Giorgio D'Ambrosio, e ACA, Bruno Catena).
L'Istituto Superiore di Sanità denuncia la potenziale compromissione della catena alimentare e ci sono fortissime preoccupazioni per le aree coltivate irrigate con l'acqua del fiume Pescara. Due ricerche dell'Università di Teramo hanno rilevato alte concentrazioni di mercurio nei capelli dei pescatori di Pescara e negli scampi, chiedendo apposite iniziative alle autorità competenti.
In questi anni la ASL di Pescara cosa ha fatto su questo argomento? 
NULLA, da quanto appare leggendo i documenti disponibili sul sito WEB dell'azienda.
Non uno specifico monitoraggio a fini sanitari delle derrate alimentari prodotte nei campi della val Pescara irrigati con l'acqua del fiume e del pescato (dal fiume e dal mare); non un monitoraggio dei livelli di inquinanti nei cittadini o dei fattori di stress (ad esempio, l'uso dei biomarcatori di stress ambientale); non campagne di prevenzione nelle classi più esposte (come le donne incinte per il mercurio oppure i lavoratori dei siti inquinati o i cittadini che abitano nei pressi). Addirittura la ASL di Pescara non pubblica neanche sul suo sito WEB le attuali analisi delle acque potabili distribuite, nonostante il clamore nazionale ed internazionale del caso Bussi.
Tutto ciò nonostante milionari Progetti obiettivo finanziati dalla Regione Abruzzo volti a potenziare le attività di prevenzione nel comparto ambientale-sanitario, i cui risultati non sono disponibili sui siti istituzionali.
Vogliamo denunciare questa incredibile situazione che riguarda non solo Bussi e la Valpescara ma anche il sito Regionale di Bonifica del Saline, con centinaia di migliaia di persone che sono state esposte a contaminanti micidiali.

Per questi motivi il 16 maggio CHIEDIAMO all’ASL di Pescara la realizzazione di un'approfondita indagine epidemiologica coinvolgendo l'Istituto Superiore di Sanità, operando nella massima trasparenza e dando la possibilità a comitati e associazioni di partecipare ai tavoli di lavoro, e l’istituzione del Registro regionale dei tumori e delle malattie riconducibili all’esposizione ad inquinanti.

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#16m #Stop Biocidio