Ancona - "Document Fight!" in 400 protestano contro la Commissione per l'asilo politico

Seconda manifestazione di richiedenti asilo e solidali

21 / 5 / 2016

Ancona - Oltre 400 richiedenti asilo sono scesi in piazza nel capoluogo marchigiano per protestare contro l'operato della Commissione Territoriale. Già il 7 aprile scorso il centro di Ancona era stato attraversato spontaneamente da una prima manifestazione di protesta.

Oggi in corteo dietro lo striscione "Document Fight" al fianco dei migranti anche attivisti dello Spazio Comune Heval, dei Centri Sociali delle Marche, dell'Ambasciata dei Diritti e delle polisportive antirazziste Assata Shakur, Ackapawa e Atletico Rebelde. 

73%. Questa la percentuale di provvedimenti negativi adottati dalla Commissione di Ancona, fra le più alte d'Italia, con Cagliari e Firenze. Standard sui riconoscimenti delle diverse forme di protezione ampiamente sotto la media nazionale. Al diniego della Commissione segue poi il conseguente rigetto da parte del Tribunale di Ancona.

La manifestazione dei richiedenti asilo ha attraversato il centro della città per concludersi in presidio davanti alla sede della Prefettura. 

Qua i manifestanti hanno strappato un incontro con le autorità prefettizie, dove hanno potuto illustrare i dati che evidenziano l'anomalia negativa dell'operato della Commissione di Ancona. 

La delegazione, salita nelle stanze della Prefettura aperte per l'occasione, è riuscita ad ottenere un appuntamento con la Presidente della Commissione che si terrà nei prossimi giorni.

- Il volantino distribuito dai solidali antirazzisti

La manifestazione dei richiedenti asilo del 7 aprile scorso ad Ancona ha rivelato una scomoda verità, fino a quel momento relegata nel ristretto ambito di quanti si occupano dell’accoglienza e dell’assistenza di migranti e rifugiati.

Una scomoda verità che racconta dell’estrema gravità dell’operato della Commissione Territoriale per il Riconoscimento del Diritto di Asilo.

La Commissione Territoriale di Ancona è stata istituita nel novembre 2014. La Commissione di Ancona è l’autorità che ha il potere di decidere sulle domande di protezione internazionale presentate dai richiedenti asilo ospitati nei progetti di accoglienza nelle regioni Marche e Abruzzo.

Fin dalla sua istituzione la Commissione Territoriale di Ancona ha fatto registrare una percentuale di dinieghi fra le più alte in Italia.

I dati relativi all’anno 2015, diffusi dal Ministero dell’Interno, parlano di un 73% di esiti negativi, dato fra i più alti insieme a quello relativo alle Commissioni di Cagliari, Firenze e Caserta.

La Commissione di Ancona detiene anche il primato della più alta variazione percentuale del numero di dinieghi fra il 2014 e il 2015, di oltre il 30 %.

Analizzando anche l’esiguo numero degli esiti positivi, i dati si confermano tra i più bassi d’Italia: il 4,6 % di riconosciuti con status di rifugiato, il 4,9 % con protezione sussidiaria, il 17,45 % con protezione umanitaria. 

Dati ben al di sotto della media nazionale che descrivono chiaramente la posizione di totale chiusura assunta dalla Commissione, nuovo avamposto del razzismo istituzionale nel nostro territorio.

All’operato della Commissione Territoriale si va a sommare l’orientamento del Tribunale di Ancona, per certi versi ancor più detestabile, che attua una forma di vero e proprio “respingimento di massa” dei ricorsi avversi ai provvedimenti della Commissione presentati dai richiedenti asilo.

Una tale situazione di indiscriminata violazione di diritti umani fondamentali, come quello al rifugio e alla protezione internazionale, non è più tollerabile.

Per questa ragione siamo oggi in piazza, fianco a fianco con i richiedenti asilo che manifestano per il riconoscimento dei loro diritti.

Per rompere il muro dell’esclusione eretto dal Tribunale e dalla Commissione Territoriale di Ancona.

Per spezzare il filo spinato invisibile di un confine illegittimo che nega giustizia e libertà.

Per difendere le Marche solidali e accoglienti dai nuovi razzisti dal colletto bianco.

Per un'accoglienza degna

Per la libertà di movimento

Fermiamo le guerre non le persone

- Il comunicato dello Spazio Heval

Ancona, in piazza per i diritti

Spesso il potere sceglie l'arma dei tecnicismi per colpire i più deboli.
Spesso il potere decide che o così o niente.
Il potere è arrogante perché si arroga il diritto di decidere della vita delle persone, di dove e come queste debbano vivere.
Ma il potere contempla solo se stesso e questa è la sua più grande fragilità.
Per esso è impossibile andare oltre le sue decisioni.
E se l'impossibile diventasse possibile?
E se le persone si affacciassero al balcone dei potenti con la forza della loro verità, con la potenza della realtà delle vite, del sudore e delle lacrime che scorrono sui loro corpi? 
E se le carte si ponessero, anche solo per una volta, al servizio delle persone e non il contrario, come sempre accade?
E se fosse possibile l'impossibile? 

Oggi centinaia di richiedenti asilo hanno percorso le strade di Ancona, dal Piano al Centro, passando per gli Archi sotto gli occhi di una cittadinanza stupita e curiosa. 
Spegnendo la televisione ed aprendo le finestre si passa dalla retorica fascista dell'invasione e della guerra tra poveri , alla realtà viva di un popolo colorato e festoso che si ribella e rivendica il diritto di essere ammesso in Europa non solo come richiedente asilo ma come essere umano capace di decidere sulla propria vita.

Una lezione di democrazia, insomma, che ha l'obbiettivo di portare fuori dalle stanze in cui si riunisce la commissione territoriale , non solo le storie dei richiedenti asilo ma anche la gestione di queste affinché venga affrontato sul piano pubblico il tema della pregiudiziale discriminatoria con cui vengono respinte più del 70% delle richieste. 
Arrivati davanti alla Prefettura di Ancona il corteo ha ottenuto un confronto tra una delegazione e i vertici della Prefettura che valida le richieste di asilo politico ottenendo un secondo incontro nei prossimi giorni direttamente con la Presidente della commissione. 

Lunedì 23 Maggio alle ore 19 presso lo Spazio Comune Heval in Via Macerata 22, ad Ancona(zona Piano), si terrà la riunione del movimento Document Fight per discutere e organizzare le prossime iniziative. 

Spazio Comune Heval

L'incontro in Prefettura

Document Fight / Le foto 2

La partenza del corteo

I manifestanti arrivano in Prefettura

"Negativo? Basta!" il grido dei manifestanti