Bologna – Embé, la cultura la facciamo noi

La pecore del Bè (Bologna estate) torna in Comune, ma si chiama Embè. Iniziativa sulle politiche culturali di giovani artisti, studenti e spazi sociali.

25 / 5 / 2010

In mattinata una settantina di artisti, musicisti, fotografi, danzatori, fumettisti, scrittori, tecnici dello spettacolo, studenti e operatori culturali hanno preso parola intervenendo sul dibattito sviluppatosi nelle ultime settimane in città rispetto ai tagli dei finanziamenti alla cultura e alla sospensione per mancati fondi alla programmazione culturale estiva. Lo hanno fatto, portando simbolicamente a Palazzo D'Accursio una pecora di cartapesta, simbolo della rassegna estiva Bè (Bologna Estate) ideata dall'ex Assessore alla cultura Angelo Guglielmi e lanciando una proposta alla città su una nuovo progetto per la cultura bolognese: una rassegna Embè, do it yourself, che sia realizzata da tutte le realtà che quotidianamente producono cultura e ricchezza nella città, ma a cui non è mai stato riconosciuto il valore portato.

Dopo un momento di spaesamento dei dipendenti comunali e un tentativo di chiudere le porte, i manifestanti sono stati ricevuti dal Sub-commissario Raffaele Ricciardi in sala conferenze stampa e hanno dato vita a un dibattito e rilanciato la loro proposta: “Vediamo da una parte i finanziamenti andare spesso alla costruzione di grandi eventi, che poco hanno impattato i percorsi e le forme di produzione reali della città. Dall'altra abbiamo visto stanziare milioni di euro a pioggia nello svuotamento delle piazze in nome del ripristino della sicurezza e della legalità”. E hanno ribadito:  “è arrivato il momento che le realtà, che fanno la differenza nel silenzio mediatico della loro esperienza quotidiana, trovino un modo per federarsi, uscire allo scoperto e finalmente mettere in campo saperi, competenze, professionalità. Riprendendosi le luci della ribalta”.

E su questo invito, che parla anche di futuro per le nostre vite e per le nostre città, che parla di diritti e welfare per le nuove figure del lavoro, hanno lanciato un'estate tutta da costruire insieme, con gli appuntamenti che già sono in essere dentro l'esperienza quotidiana di spazi sociali e luoghi di produzione, affiancata a due momenti di programmazione culturale in Piazza San Francesco e nei Giardini di Filippo Re.

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