Bologna - I Draghi Ribelli si prendono la città: dall'accampata maggiore alle strade

11.11.11 occupy the world, make democracy

12 / 11 / 2011

I Draghi Ribelli sono stati avvistati a Bologna: giovedì mattina un nuovo spazio è stato aperto alla città in via Clavature 12, l'ex mercato di mezzo (chiuso e abbandonato da anni) nel Quadrilatero, cuore vivo della città.

E l'11.11.11 i Draghi Ribelli si sono ripresi le strade della città, lasciate le tende dell'accampata e cominciando le danze in piazza Cavour, dove si affaccia la sede di Bankitalia e dove il 12 ottobre scorso abbiamo assistito alle violente e d ingiustidficate cariche della polizia che hanno rotto i denti a Martina ma che non ci hanno tolto il nostro sorriso e la determinazione di continuare il nostro percorso.

Dagli Stati Uniti alla Grecia, dall'Inghilterra al Cile, dalla Spagna alle rivolte arabe, un movimento globale ha espresso la sua potenza, scendendo per le strade del mondo, parlando linguaggi comuni.

Una data di mobilitazione che ha visto scendere per le strade di tutta Italia, e non solo, la potenza collettiva di chi in questi mesi vuole mettersi in gioco per cambiare l'esistente.

A Bologna un corteo colorato e rumoroso ha attraversato le strade della città, con maschere da drago ribelle, striscioni, cartelli, fumogeni, draghiribelli block, coreografie draghesche.

Studenti, precari, lavoratori della Fiom, educatori contro i tagli, migranti, comitato "No People Mover": tutti insieme hanno bloccato il traffico del centro bolognese con le proprie passioni, mettendo in comune le proprie esperienze, autorganizzandosi, superando le differenze e convinti di trovare nell'unità delle lotte una concreta possibilità di uscita dalla crisi e una reale opzione di cambiamento.

Per le strade di Bologna si aggirano i draghi ribelli: sono meticci e vengono da lontano, in piazza numerosi migranti con cartelli che reclamano diritti e libertà, per il diritto di restare, contro le deportazioni e la cittadinanza di tutti.

Un enorme drago è spuntato in mezzo al corteo, che ballava a ritmo di musica.

Ora più che mai bisogna avere il coraggio di prendere fino in fondo le proprie scelte e difenderle con determinazione.

Mettere in comune le idee, le impressioni, insieme a tanti, diversi. Dare espressione alle reali esigenze di spazi di confronto e condivisione, per sperimentare insieme alternative alla crisi che investe le nostre vite.

Tutto questo è andato in scena per le strade di Bologna: da piazza cavour, passando per via Farini (la via dei negozi del lusso cittadino),  fino all'Apple Store, arrivando in piazza Maggiore dove la sede dell'Atc è stata chiusa con uno striscione appeso all'ingresso contro il People Mover, l'ennesima opera inutile.

Il comitato No people mover con palloni giganti riempiti d'elio che sorvolavano sul corteo, ha espresso in questa giornata la determinata volontà di difendere il territorio: invece di sprecare i soldi pubblici in questo scempio, perchè non stanziare questi fondi per istituire nuove forme di welfare e redistribuire la ricchezza?

E per la prima volta, dopo molti anni, il corteo dei Draghi Ribelli è entrato nel Quadrilatero, la zona piu centrale di Bologna intorno piazza Maggiore: tutte e tutti si sono riversati nell'Accampata Maggiore di via Clavature 12 dove una grande e partecipata assemblea ha deciso di costruire nell'ex mercato di mezzo un laboratorio cittadino comune, dal quale far partire un nuovo modello di città e un'alternativa alla crisi che investe le nostre vite.

Un appuntamento, quello dell'11.11.11, per ribadire la resistenza alle politiche di austerità, l'opposizione al programma di liberalizzazione dei servizi pubblici, taglio alla spesa sociale, privatizzazione dei beni comuni, a tutte quelle direttive che la Bce e l'Fmi stanno imponendo all'Italia e che nessuno mette in discussione, come se fosse un messaggio divino davanti al quale non bisogna chiedersi perchè ma obbedire e sacrificarsi in silenzio.

Misure che verranno messe in atto attraverso la legge di stabilità e dall'ormai imminente governo tecnico presieduto da Monti. 

Rifiutiamo qualsiasi governo di larghe intese, perchè sarà sempre il 99% a pagare la crisi.

Ed è per questo che la nostra lotta non si fermerà: ora tocca a noi, solo da questa ricchezza colletiva si può arrivare a un cambiamento globale.

Per questo occupiamo le strade, occupiamo nuovi spazi, ci accampiamo insieme e costruiamo un'altra uscita dalla crisi.

E' arrivato il momento che i governi obbediscano alla volontà di milioni si uomini e donne e non a un 1% che deteniene la ricchezza ma che non l'ha creata.

I draghi ribelli sono apparsi anche a Bologna e adesso dovrete fare i conti con i loro artigli, il loro fuoco, i loro movimenti fluidi!

11.11.11 a Bologna

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Bologna - Draghi Ribelli da Piazza Cavour a via Clavature 12