Sabato 23 marzo 2013, ore 15 Piazza XX Settembre Bologna

Bologna - I migranti di Villa Aldini e Prati di Caprara alla manifestazione generale dei migranti del 23 marzo

19 / 3 / 2013

Diritti, dignità e futuro per i migranti dell’Emergenza Nord Africa

Il 28 febbraio scorso è terminata la cosiddetta Emergenza Nord Africa che ha portato oltre 200 migranti nella città di Bologna. Il bilancio tracciabile alla fine di questi due anni di “accoglienza” non può che essere fallimentare: la retorica emergenziale ha permesso alle organizzazioni coinvolte lauti guadagni a fronte della quasi totale inadeguatezza dei servizi offerti. Soprattutto ai migranti parcheggiati nei Prati di Caprara – ma anche nelle strutture di Villa Aldini e via del Miliario l’impostazione assistenzialista ha avuto tragiche conseguenze - non è stato garantito alcun percorso di inserimento sociale e di formazione linguistica, né un luogo dove poter vivere in maniera dignitosa.

Solo un lungo percorso di lotta ha portato al rilascio del permesso di soggiorno, dei titoli di viaggio e di una buonuscita di 500 e 1000 euro: piccole concessioni che, da una parte, risultano totalmente insufficienti nel permettere a queste persone di ricominciare qui in Italia una nuova esistenza e che, dall'altra, non possono assolutamente sgravare le istituzioni dalle proprie responsabilità nella gestione fallimentare dell'accoglienza. Poteva e doveva essere fatto di più, perché la dignità di queste persone non può essere sacrificata in nome dei profitti di pochi.

Oggi, al terminedel periodo emergenziale, il futuro dei profughi dalla Libia appare ancor più incerto e drammatico: i centri che fino ad un mese fa li ospitavano in condizioni già molto indigenti stanno chiudendo o versano in uno stato di totale degrado (ai Prati di Caprara mancano addirittura luce e acqua calda), anche i pochi servizi di cui prima usufruivano sono terminati, nessun piano di intervento è stato finora programmato dal Comune dopo il 31 marzo, data di chiusura definitiva dei centri e conclusione del Piano Freddo, dove alcuni di loro sono stati inadeguatamente ospitati.

Nella sostanza queste persone sono state abbandonate al proprio destino, condannate a dover vagare in cerca di un lavoro e di un tetto senza aver sviluppato strumenti di autonomia, esposte ora al rischio di finire nelle mani dello sfruttamento e con una prospettiva di miseria ed esclusione sociale. Di fronte a questa situazione non possiamo chiudere gli occhi e far finta di niente; il destino di queste persone riguarda tutti/e ed interroga la città di Bologna: la dignità umana è inviolabile o è un bene sacrificabile di fronte al guadagno? Siamo convinti che non sia ancora troppo tardi per aiutarli a cominciare una nuova vita.

È per questo che invitiamo tutti/e a partecipare sabato 23 marzo alle ore 15 alla manifestazione generale dei migranti e delle migranti che partirà da Piazza XX settembre a Bologna, sarà l'occasione per denunciare l'ormai palese inadeguatezza delle politiche migratorie in Italia, così come questa triste vicenda ci mostra per l'ennesima volta. È per questo che invitiamo tutte e tutti ad unirsi ai migranti travolti dalla cosiddetta Emergenza Nord Africa, per denunciare nuovamente in pubblico il fallimento della gestione dell'accoglienza e, allo stesso tempo, richiamare le istituzioni ai loro doveri verso i diritti di queste persone. In questi giorni, infatti, i migranti stanno portando avanti una trattativa con il Comune, volta ad ottenere finalmente alloggi dignitosi e percorsi formativi che possano permettere loro di diventare indipendenti dallo sporadico assistenzialismo delle istituzioni. Partecipare al corteo vorrà dire, dunque, continuare a dar vita alla catena di solidarietà che in città si è creata attorno ai Prati di Caprara e Villa Aldini e, contemporaneamente, sostenere con forza i diritti e la dignità che i cosiddetti rifugiati ex-ENA stanno reclamando.

I migranti dei Prati di Caprara e di Villa Aldini e le realtà che li sostengono


Leggi l’appello della manifestazione generale dei migranti del 23 marzo