Bologna - #ioccupo prende casa: occupata palazzina in viale Aldini 116

24 / 10 / 2014

Nuova occupazione abitativa all’interno della campagna #‎ioccupo.
 Stamattina liberata un intera palazzina in in viale Aldini 116 di proprietà del colosso immobiliare UNIFICA HOLDING s.p.a., già coinvolto in vicende giudiziarie per abuso edilizio, concussione, truffa e falso intorno a servizi di gestione e manutenzione del patrimonio immobiliare pubblico ACER nonché presente in numerosi appalti per il Comune di Bologna (25 milioni di euro) e per i lavori per la realizzazione di FICO (10% dell’appalto da 40 milioni).

Con l’occupazione odierna quindi una decina (per ora) tra studenti, precari-e, disoccupat* e pensionati si riappropriano del diritto all’abitare sottraendosi alla morsa di affetti sempre più insostenibili e costruendo dal basso nuovo welfare.

La campagna #ioccupo prosegue: dopo aver bloccato la svendita dell’immobile ACER di via Mascarella 98, oggi rivendichiamo ancora una volta la legittimità e la necessità dell’occupazione come pratica in grado di dare immediatamente e concretamente soluzione alla problematica sociale del disagio abitativo e di conquistare (in questo caso in forma indiretta) reddito per tutt*. E allo stesso tempo occupare si dimostra pratica fondamentale anche per agire quel diritto alla città che si oppone alla privatizzazione e alla svendita del patrimonio pubblico e alla speculazione su territorio e beni comuni.

Di seguito il testo del comunicato distribuito oggi:

 

#IOCCUPO: contro speculazione ed abbandono, per il diritto all’abitare.

In uno scenario sociale drammatico, in cui le politiche di austerity stanno costringendo milioni di persone a vivere in una condizione di assoluta precarietà, il diritto all’abitare è sempre meno garantito. Nel solo Comune di Bologna migliaia di persone che rischiano di perdere la casa in seguito ad ordinanza di sfratto. Allo stesso tempo affitti ed costo della vita proibitivi limitano il diritto a scegliere dove vivere ed il diritto allo studio.

Di fronte all’emergenza abitativa le istituzioni, locali e nazionali, invece di aumentare gli investimenti in Edilizia residenziale pubblica (Erp) e valorizzare il patrimonio pubblico inutilizzato preferiscono tagliare e svendere.

Lo stesso Piano Casa di Lupi e Renzi, invece di rispondere a questa emergenza, si preoccupa di arricchire gli speculatori del mattone e nega con il famigerato art. 5 diritti fondamentali (residenza, luce, acqua, gas, etc.)  a chi si trova costrette ad occupare per non finire in strada.

Oggi abbiamo quindi deciso di occupare uno stabile di proprietà di un colosso bolognese dell’edilizia, sottraendolo alla speculazione e rispondendo alla necessità di divers* studenti, precari-e, pensionat* di avere un abitazione degna nella quale vivere.

L’immobile di viale Aldini 116 è infatti di proprietà della società immobiliare UNIFICA HOLDING S.p.a., ex C.I.P.E.A. (Consorzio Imprese Produzioni Edili ed affini), cooperativa edile nata negli anni ottanta facente parte del gruppo UNIFICA.
UNIFICA svolge a favore di diversi enti pubblici lavori per svariati milioni di euro, tra cui i servizi di gestione e manutenzione del patrimonio immobiliare per conto di ACER Manutenzioni S.p.A., società della quale è anche secondo azionista con il 22% circa delle azioni (il primo azionista è ACER con il 51%); inoltre Gianluca Muratori (Presidente di UNIFICA) è anche vicepresidente di ACER Manutenzioni S.p.A..
Quest’ultimo, che ricopre incarichi importanti anche in una banca delle coop., è stato recentemente rinviato a giudizio per abuso edilizio in una vicenda che ruota attorno all’edilizia convenzionata di San Lazzaro di Savena e che vede diversi indagati per abuso edilizio, concussione, truffa e falso. Infine UNIFICA ha le mani in pasta anche in molti importanti appalti per il Comune di Bologna (25 milioni di euro) e nei lavori per la realizzazione di FICo (10% dell’appalto da 40 milioni).

Sottrarre edifici all’abbandono ed alla speculazione e recuperarli rendendoli abitabili è evidentemente pratica di ridistribuzione di una ricchezza sociale sempre più concentrata nelle mani di pochi.

Se non sei disposto a pagare un affitto da rapina
se pensi che l’avere un tetto sotto cui vivere, studiare ed amare sia un diritto di tutti
se pensi che occupare possa essere una risposta concreta alla problematica abitativa
ti invitiamo a passarci a trovare alla casa occupata di viale Aldini 116 oppure allo sportello per il diritto all’abitare ADL Cobas ogni mercoledì dalle 17:00 alle 19:00 presso Làbas occupato (via Orfeo 46).

Il programma provvisorio delle prossime iniziative:

Venerdì 24 ottobre
– ore 12: conferenza stampa
– per tutta la giornata pulizie, manutenzione e allestimento dello spazio abitativo

Sabato 25 ottobre
– ore 17: assemblea degli inquilini e occupanti per il diritto all’abitare
– ore 18.30: aperitivo sociale di vicinato

Intervento di Alessandro