Bologna - No Cie, no Cara per un'accoglienza degna

Corteo meticcio attraversa il centro città, per un'Europa di diritti e senza confini

18 / 5 / 2014

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Mai più CIE, né a Bologna né altrove. Un messaggio chiaro e deciso, arrivato oggi dalle strade di Bologna attraversate da una manifestazione in cui oltre un migliaio di persone hanno preso parola contro la vergogna dei centri di detenzione amministrativa e le politiche sull'immigrazione ad essi collegate.

Partito da Piazza XX Settembre, il corteo ha visto partecipare migranti e rifugiati, attivisti di centri sociali, case e spazi occupati, coordinamenti, associazioni, collettivi, ma anche cittadine e cittadini animati da una indignazione profonda per le continue stragi in mare e dall'inadeguatezza delle ipocrite risposte istituzionali.

Con gli interventi dal camion, striscioni e cartelli è stata sottolineata infatti la continuità tra le politiche che hanno istituito i CIE nel 1998 e le continue morti nel mar Mediterraneo e in tutte le zone di confine più lontane dai nostri occhi, conseguenza diretta di un governo della mobilità delle persone che si esercita attraverso il controllo e la selezione non solo all'arrivo in Europa, ma in tutto il percorso nella società. Frontiere materiali e immateriali accompagnano l'intera esistenza di chi arriva in Italia ed Europa, perché dopo aver sfidato Frontex e i rischi di viaggi sempre più pericolosi, si ripropongono mille barriere ed ostacoli che puntano a differenziare e selezionare l'accesso ai diritti e alla ricchezza.

Moltissimi i migranti che intervenendo al microfono hanno infatti spiegato come i CIE rappresentino il ricatto della legge Bossi-Fini e condizionino l'intero percorso migratorio, imponendo ai migranti condizioni di lavoro e di retribuzione para-schiavistiche.

Una funziona simbolica e culturale di criminalizzazione dei migranti che va ben oltre la funzione di macchina di identificazione ed espulsione di queste carceri etniche, ma che si estende sul posto di lavoro e nella vita quotidiana ammonendo chiunque si ribelli e si sottragga alla condizione di sfruttamento che gli è imposta. Ma Bologna è una città con una storia di radicale opposizione al CIEe alle leggi ad esso correlate: dentro e fuori il CIE si sono susseguite ed organizzate battaglie, anche prima della sua apertura, grazie alle quali la critica ai dispositivi di confinamento introdotti dalle leggi Turco-Napolitano e Bossi-Fini, sono diventate terreno di convergenza di realtà diverse, che sembrano andare oggi verso la direzione di una possibile chiusura definitiva della struttura. “Dovranno passare sul corpo dell'amministrazione comunale” ha dichiarato l'assessore alle Politiche Sociali del Comune di Bologna, ribadendo il rifiuto Comune all'ipotesi di riapertura avanzata dal Prefetto, e anche l'Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna ha votato a maggioranza una risoluzione contro la riapertura di Via Mattei.

Un risultato importante, merito dei percorsi di lotta che in questi quindici anni non hanno ignorato le continue storie di violazioni e violenze provenienti da Via Mattei e di tutti quei migranti che nonostante la minaccia della reclusione hanno condotto battaglie per la regolarizzazione permanente, per il diritto di asilo e contro lo sfruttamento sul lavoro, come ad esempio i facchini del settore della logistica, anche loro presenti in corteo oggi insieme ai sindacati autorganizzati con cui conducono una lotta quotidiana contro la precarietà e lo sfruttamento da parte delle lobby delle cooperative.

Fortissima la condanna espressa verso sistema di accoglienza emergenziale, risposta ancora una volta improvvisata e inadeguata alla fuga da conflitti e guerre per sottrarsi ad un presente di distruzione e miseria. “Occorrono canali di arrivo regolari, una nuova politica dell'accoglienza, e un sistema di asilo europeo che garantisca la libertà di circolazione e di scelta”, è stato gridato davanti alla sede della Prefettura, dove sono state affisse le immagini dei migranti annegati insieme allo striscione “Le vostre frontiere uccidono. Libertà di circolazione e accoglienza degna”. Una rivendicazione, quella della libertà di scelta e della libertà di restare contenute nella Carta di Lampedusa, che in particolare i i rifugiati delle occupazioni di case a Rimini e Reggio Emilia hanno portato anche attraverso le testimonianze individuali di “reduci” dell'Emergenza Nord Africa, “speculazione umanitaria” che ha condotto all'invisibilità migliaia di persone fuggite dalla guerra in Libia. E in vista delle elezioni, molti interventi hanno rivendicato il carattere europeo di questa battaglia, che si inserisce nella campagna di mobilitazione #may of solidarity indetta dal coordinamento Blockupy Europe. Il governo delle migrazioni risponde infatti alle esigenze delle politiche di austerity, funzionali a precarizzare sempre più fasce della popolazione, restringendo l'accesso ai diritti, alle libertà, alla ricchezza. Un destino di povertà ed invisibilità che non riguarda solo i migranti, ma un numero crescente di persone, perché la gestione economica, sociale e politica della crisi punta a condannare alla povertà e al silenzio sempre più cittadini, siano essi comunitari o migranti.

Arrivato in Piazza Maggiore, il corteo si è concluso con la performance interattiva della compagnia di italiani e rifugiati Cantieri Meticci, che ha posto ancora una volta l'urgenza di ripensare da capo un sistema dell'accoglienza improntato alla transitorietà e alla temporaneità. “A Bologna vogliamo vivere e restare”, dicono i titolari di protezione internazionale della compagnia teatrale, e la loro storia è già una risposta al progetto di trasformare il CIE di Via Mattei in un ennesimo campo profughi.

Cronaca multimediale

19:21 Bologna - si conclude la manifestazione in piazza maggiore. Un migliaio di persone hanno attraversato le strade di Bologna per far sì che il cie non riapra mai più e per l'accoglienza degna.

19:08 Bologna - arrivati in piazza maggiore, ci si prepara per la performance teatrale di Cantieri Meticci

19:04 Bologna - il corteo arriva in piazza maggiore davanti al comune, continuano gli interventi dal camion.

18:58 Bologna - intervento in solidarietà alla comunità zapatista di Realidad aggredita nei giorni scorsi dai paramilitari "siamo figli degli zapatisti. AQUI ESTAMOS!"

18:53 Bologna - dal camion si ribadisce che non si è disposti ai baratti. "nessun hub di smistamento che sarebbe l'ennesimo parcheggio per relegare migranti"

18:51 Bologna - la manifestazione sta per arrivare in piazza maggiore, davanti al Comune. L'amministrazione si è espressa contro il cie, ma ipotizza apertura di un hub di smistamento

18:48 Bologna - corteo ritorna su via ugo bassi dopo l'azione di sanzionamento in prefettura

18:47 Bologna - striscione in prefettura,attaccato alle finestre: "Le vostre frontiere uccidono! Accoglienza degna. Tpo e Labas occupato."

18:45 Bologna - intervento degli studenti medi autorganizzati : "lottiamo per la libertà di tutt@, a prescindere dai colori della pelle''

18:42 Bologna - dal camion interventi forti e chiari: "davanti alla prefettura perché sappiamo di chi sono le responsabilità delle morti in mare e dei respingimenti"

18:40 Bologna - davanti alla celere con i caschi il corteo lancia cori contro le frontieri e contro poliziotti che hanno ucciso federico aldrovandi

18:38 Bologna - attacchinaggio selvaggio davanti al palazzo della prefettura, foto dei naufragi in mare e striscioni contro i cie

18:36 Bologna - corteo arriva davanti alla prefettura, blindato dalla celere che indossa ora i caschi

18:33 Bologna - interventi rilanciano in avanti la lotta contro il Cie ma anche l'appuntamento dell'11 luglio di Torino

18:33 Bologna - intervento dal camion ricorda che il prefetto bolognese si è insediato in città mesi fa come esperto di cie.

18:30 Bologna - corteo arriva su via ugo bassi dopo essersi ingrossato lungo via indipendenza. La manifestazione vuole andare davanti alla prefettura

18:16 Bologna - dal camion esibizione rap del collettivo On The Move all'incrocio con piazza maggiore. Migliaia di persone in ascolto del freestyle

18:10 Bologna - dal camion : "noi parliamo di diritti e mai parleremo di legalità a prescindere"

18:08 Bologna - su via indipendenza banchetto del M5S, dal camion si denuncia la vergognosità del sondaggio sulla clandestinità fatto dai 5 stelle

17:57 Bologna - gli interventi esigono apertura di un canale umanitario subito

17:53 Bologna - intervento da Reggio Emilia: "dal corteo di oggi si parte per mostrare l'Europa che vogliamo: senza frontiere, lottiamo per riprenderci diritti"

17:45 Bologna - cs Tpo : "sulle nostre magliette c'é scritto diritto alla città e le portiamo oggi perché vogliamo che Bologna sia davvero di tutt@"

17:43 Bologna - da Casa Madiba di Rimini oggi in piazza per portare l'esperienza di occupazione e della scuola d'italiano per migranti.

17:40 Bologna - "contro il reato di immigrazione clandestina che rinchiude nei cie chi ha la sola colpa di scappare da paesi in guerra"

17:34 Bologna - intervento dal camion "battaglia contro detenzione amministrativa come lotta europea, dopo la carta di Lampedusa continuiamo il nostro cammino per la dignità e la libertà di tutt@"

17:32 Bologna - "Làbas occupato e Tpo in piazza per riconquistarsi diritto alla città e vita degna che non passano per i cie e lo sfruttamento dei migranti"

17:24 Bologna - Lungo via indipendenza, nel centro dello shopping domenicale, il corteo determinato canta: "oggi sciopero!"

17:19 Bologna - "la crisi toglie il lavoro e senza lavoro si perde il permesso di soggiorno" Gli interventi dei migranti ribadiscono ingiustizia di questi dispositivi

17:13 Bologna - insieme al sound del camion, il samba block partecipa al corteo e porta la propria musica contro il cie di Bologna

17:07 Bologna - da Reggio Emilia oggi in piazza contro i cie, per l'accoglienza degna. Ieri a Reggio, rifugiati hanno occupato stabile per praticare diritto alla casa

17:05 Bologna - si contestualizza la giornata dentro la settimana europea, ricordando le molte manifestazioni in italia: ieri a Roma per i beni comuni e a Bologna davanti all'apple store

17:00 Bologna - Striscione di apertura con la scritta "No Cie No Cara né a Bologna né altrove."

16:57 Bologna - demo is starting right now against detention camps and it's linked with european days of action.

16:50 Bologna - si prepara a partire il corteo per via indipendenza; primi interventi spiegano l'importanza della manifestazione per smetterla con la segregazione

16:47 Bologna - striscioni e cartelli in piazza ribadiscono contrarietà alle frontiere, alla detenzione amministrativa per un'accoglienza degna

16:15 Bologna - inizia a riempirsi piazza XX settembre per la manifestazione No CIE No Cara, inserita dentro la settimana di azioni europee.

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