Bologna - Verso e oltre la manifestazione No Ombrina

14 / 5 / 2015

E' da anni ormai che l'Italia è vittima di abusi, in ogni campo; l'ambiente è il settore più vessato, più abbandonato a se stesso, più funzionale agli interessi privati delle multinazionali, più devastato dalle politiche governative, più assoggettato alle speculazioni finanziarie. E' proprio grazie a tutto questo che il patrimonio naturale lungo la costa dell'Adriatico è diventato un mezzo per arrivare ad un fine: estrarre oro nero a danno di tutti per avere un profitto a giovamento di pochi. Il problema delle trivellazioni si è pericolosamente acuito negli ultimi anni, e con il decreto Sblocca Italia non faranno altro che trasformare l’Abruzzo in distretto minerario per gli idrocarburi, con decine di progetti di trivellazione, stoccaggi gas, mega gasdotti e relativi impianti di rifiuti che dovranno gestire gli scarti di queste opere pericolose. E le coste abruzzesi saranno solo l'inizio di questo processo inquinante, nocivo, antidemocratico.

Sabato 23 maggio saremo a Lanciano per la manifestazione che si opporrà alle trivellazioni ma più in generale alla devastazione ambientale e alle inutili grandi opere: per questo abbiamo deciso di organizzare un'assemblea pubblica accompagnata da un aperitivo Martedì 19 Maggio al c.s. TPO in via casarini 17/5, per confrontarci e per discutere insieme agli attivisti abruzzesi di Zona 22, tra i promotori di questa mobilitazione.

Partiremo dalle motivazioni del "No Ombrina", dalla manifestazione del 23 maggio a Lanciano e dall'assemblea contro lo Sblocca Italia del 24 maggio a Pescara, fino ad arrivare alle politiche deficitarie ed ingiuste del governo Renzi, per ragionare insieme sulla necessità di un cambiamento di prospettiva, che metta al centro cooperazione, difesa del territorio, sviluppo sostenibile, partecipazione reale alle scelte che non possono più essere imposte dall'alto.

Tpo

Leggi la lettera di Zona 22 ai comitati e alle lotte in difesa dei territori

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