Caserta (15 giugno) - Un'ordinanza di
custodia cautelare in carcere per la strage di Castelvolturno è stata
emessa dal Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione
distrettuale antimafia, nei confronti di Giuseppe Setola, ritenuto il
capo dell'ala stragista del clan camorristico dei Casalesi, nonchè di
Alessandro Cirillo, Giovanni Letizia e Davide Granato, esponenti di
rilievo dell'organizzazione. I quattro furono arrestati tempo addietro
in circostanze diverse, perchè accusati, tra l'altro, di associazione
per delinquere di tipo camorristico, omicidi ed estorsioni.
I nuovi provvedimenti restrittivi sono stati notificati in carcere ai
quattro da agenti della Squadra Mobile di Caserta. L'accusa per tutti
di strage con l'aggravante di avere agito con finalità terroristica, si
riferisce sia al tentativo di omicidio di cinque nigeriani, avvenuto
nell'agosto dello scorso anno a Castel Volturno, sia alla strage del
successivo 18 settembre, nella sartoria gestita da immigrati del Ghana
dove il commando, ritenuto guidato da Setola, uccise sei ghanesi e ne
ferì gravemente un settimo.
Il gip di Napoli ha, dunque, confermato la contestazione
dell'aggravante della finalità terroristica delle stragi finalizzate a
destare il panico nella popolazione, a generare paura e a incutere
terrore nella collettività attraverso azioni criminose violente,
eclatanti e indiscriminate, con l'obiettivo di minare la fiducia della
cittadinanza nell'ordinamento costituito e indebolirne così le
strutture. A questo proposito non era casuale neanche la scelta delle
armi, da guerra, micidiali e comunque dotate di elevato potenziale
offensivo.
L'ordinanza eseguita questa mattina dagli agenti della Squadra mobile
di Caserta non è stata applicata a due dei protagonisti delle stragi:
Oreste Spagnuolo e Antonio Alluce. Il primo, infatti, è divenuto
collaboratore di giustizia mentre per il secondo questo tipo di
imputazione gli fu già contestata al momento della sua cattura avvenuta
a Villaricca il 7 novembre 2008 dopo un periodo di latitanza. Gli
arrestati, oltre a rispondere delle due stragi, aggravate dagli omicidi
e dalle gravissime lesioni provocate alle vittime sopravvissute, sono
anche accusati di detenzione e porto delle numerose armi, comuni, da
guerra e micidiali.
Castelvolturno, accusa di terrorismo a Setola e ai presunti autori della strage
16 / 6 / 2009
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