Tratto da www.adlcobas.it

Cesena: Sciopero in Artoni. Arrivano i crumiri di Stemi logistica i lavoratori bloccano i cancelli

Cronaca di una lunga e dura giornata di lotta nella logistica con alcuni importanti risultati grazie alla determinazione dei lavoratori

17 / 4 / 2014

Cesena: dalle ore 19 di ieri (mercoledì 16 aprile) ha avuto inizio lo sciopero alla gatto selvaggio dei lavoratori Artoni di Pievesestina dopo che lo scorso mercoledì era stato comunicato all'azienda la proclamazione dello stato d'agitazione. Su 9 lavoratori in turno in 8 hanno aderito allo sciopero, bloccando di fatto la produzione

Il Consorzio Carisma e la Stemi Soc. Coop in risposta ad un diritto sacrosanto come quello di sciopero scaturito dal perdurare di gravi situazioni all'interno del magazzino (organizzazione dei turni, riduzione dell'orario di lavoro, intimidazioni ecc..) decidono di portare verso le ore 21 da Bologna con due auto (una delle quali guidata da Delpopolo Michele  vice presidente del Consorzio Carisma) 8 lavoratori/crumiri in sostituzione agli scioperanti

All'arrivo dei due veicoli i lavoratori in sciopero all'esterno del magazzino hanno "accolto" le due auto al grido di: vergogna! crumiri!

Per queste ragioni i lavoratori in sciopero in maniera molto determinata hanno così deciso di bloccare il cancello e i tir in uscita. 

Facciamo presente che quanto avvenuto è gravissimo, si tratta di una pratica del tutto illegittima e illegale! Non si possono spostare dei lavoratori che sono contrattualizzati in un’altra sede come ad es. quella di Bologna per farli lavorare in un magazzino di un’altra città. 

In poche parole è possibile sostituire lavoratori in sciopero con altri lavoratori della stessa azienda purché se ne rispetti i contratti. Quindi non si può essere affidati a mansioni inferiori. E non si può essere trasferiti da un'unità produttiva a un'altra a meno che non siano previsti dal contratto specifici accordi di trasferta.

Prendere un lavoratore da Bologna e portarlo senza avviso a Cesena è reato, non solo di condotta antisindacale, ma anche rispetto al crumiro che non è registrato (rispetto alla previdenza sociale, agli infortuni) da nessuna parte come operante in quel magazzino.

Il blocco che è stato tolto solo dopo che gli 8 crumiri di Bologna hanno lasciato sotto i fischi e le urla degli altri lavoratori il magazzino e dopo aver fissato un incontro con i vertici del Consorzio Carisma e di Stemi Logistica per giovedì 24 aprile.

REDDITO, DIRITTI, DIGNITA’!!! ADL Cobas E.R.

VOLANTINO DISTRIBUITO DAI LAVORATORI DURANTE LO SCIOPERO: 

Domenica 13 aprile i lavoratori del magazzino Artoni di Pievesestina si sono riuniti in assemblea insieme all'ADL Cobas e hanno votato all’unanimità lo sciopero di oggi 16 aprile.

Si è arrivati a questa decisione dopo aver segnalato più volte alla cooperativa presente una serie di difficoltà oggettive che hanno reso i ritmi di lavoro e l'organizzazione dei turni insostenibili; purtroppo ad oggi nessun minimo segnale di cambiamento è stato dato.

I punti critici sollevati da tempo sono i seguenti:

  • Applicazione piena dell’orario contemplato nel CCNL

  • Organizzazione dei turni con programmazione settimanale

  • Riconoscimento del diritto all’assemblea retribuita all’interno del magazzino Artoni

La nuova cooperativa, subentrata in seguito al cambio di appalto, ha imposto fin da subito un ritmo produttivo che prevede la riduzione drastica delle ore settimanali e contemporaneamente ha di fatto richiesto una reperibilità totale durante la giornata. Rispetto ad una programmazione settimanale (come sarebbe giusto per permettere anche ai lavoratori di avere dei propri tempi di vita), la cooperativa sta applicando una turnazione just-in-time che punta a massimizzare il profitto chiamando i lavoratori due ore prima dell'inizio del turno, mandandoli a casa dopo qualche ora di lavoro, impedendogli di timbrare pur se presenti in magazzino. In tal modo ai lavoratori è preclusa qualsiasi possibilità di libertà personale e viene imposta una reperibilità di 24 ore giornaliere sotto il ricatto indiretto di perdere anche quelle già poche ore di lavoro.

Inoltre la committenza Artoni, con un palese atteggiamento anti-sindacale, non ha mai concesso ad ADL Cobas un'assemblea retribuita in magazzino sebbene 2/3 dei lavoratori siano suoi iscritti, rifiutandosi anche di giustificare tale decisione. Questo tentativo di delegittimare l'operato del sindacato costringe anche i lavoratori a doversi riunione al di fuori dell'orario lavorativo e di fatto gli sottrae ulteriormente del tempo di vita.

Chiediamo quindi che venga al più presto ripristinata una situazione di democrazia sindacale in Artoni e che i lavoratori siano messi in condizione di svolgere il proprio lavoro con dignità e rispetto.

Lavoratori Artoni di Pievesestina - ADL Cobas Emilia Romagna

Servizio Corriere Romagna sullo sciopero e blocco in Artoni