Chi ha paura di un muro dipinto?

25 / 10 / 2013

Siamo un gruppo di street artist e alcune realtà che da tempo si occupano di cultura street e vogliamo prendere la parola su una situazione che è diventata ormai intollerabile: da mesi assistiamo a una sempre crescente criminalizzazione e repressione delle forme artistiche metropolitane. Questa settimana si è parlato molto del caso di Alicè, che è stata denunciata alla Procura della Repubblica a seguito di un'intervista rilasciata a un giornale locale in cui parlava di alcune sue opere in strada realizzate nel nostro tessuto urbano.

Questo è stato solo l'ultimo caso di un'escalation iniziata da alcuni mesi. Numerose sono state le azioni che hanno colpevolizzato gli street artist dando luogo a delle vere e proprie figure di repressione (come altro potremmo definire il nucleo di sicurezza urbana e anti-degrado) che ricordano periodi bui della nostra storia: perquisizioni nelle abitazioni, continue operazioni di controllo e monitoraggio in cui i perfomer e i loro lavori vengono schedati e catalogati come illegali anche se in possesso di autorizzazioni o permessi territoriali.

Vogliamo dire basta. Non è ammissibile che in una città come la nostra, che proprio in questi giorni celebra la figura di Francesca Alinovi, chi pratica la street art, che per definizione nasce corsara e fuori dalle regole, venga criminalizzato fino a rischiare 2 anni di reclusione, la sospensione della condizionale e il pagamento di una multa che può ammontare ai 3mila euro.

Siamo stuf@ di sentirci aggrediti nella nostra libertà di espressione come se fossimo criminalità organizzata, come se dipingere un muro fosse un reato grave.

Pensiamo che questa caccia alle streghe sia durata anche troppo e sia arrivato il momento di chiedere con forza la depenalizzazione e il ritiro di tutte le denunce.

Non siamo un'associazione per a delinquere ma tant@ artisti, alcuni di fama internazionale e giovani apprendisti, che mettono a disposizione della città le loro competenze e la loro professionalità e che non vogliono più accettare questo restringimento della libertà di espressione e questo livello di repressione.

Siamo anche convinti che solo con un'adeguata cultura della street art e con degli investimenti in valorizzazione e non in repressione si possa pensare a una vera riqualificazione della nostra città.

Per questo diamo appuntamento a tutte e tutti in P.zza Ravegnana sabato 26 ottobre alle ore 15.00 per dire che a noi i muri dipinti non fanno paura.

Artist@ e realtà che si occupano di street art (Cheap Festival, Labàs, Bologna Street Art, Hannibal Letters, Tpo).