Cronache dalla Spagna

15 / 11 / 2012

Molto ampia la partecipazione alla giornata di sciopero, iniziata fin dalla mattina con molte iniziative sociali e terminata in serata con le manifestazioni nelle principali città. Un centinaio gli arresti fatti nella giornata durante cariche ed interventi molto violenti della polizia, come si vede in numerosi video.

* Link per la cronaca 14N tomalahuelga

* Dalla Revista Diagonal

L'articolo Aqui no vamos a obligar a nadie a cerrar in cui si raccontano alcuni episodi di iniziative atipiche della giornata di ieri.

Un supermercato a Barcellona "espropriato" da un picchetto femminista, una pranzo collettivo di madri, padri e banbini interrotto dalle cariche della polizia a la glorieta de Cibeles, casse-bancomat inutilizzate nel centro di Madrid dallo spirito di Lola Flores, la convocazione della marcia-picchetto tra l'acampada di  Bankia e l'ospedale Princesa che si è trasformata in una manifestazione improvvisata di mille persone, un picchetto di più di 1000 ciclisti a Zaragoza. Sono degli esempi delle azioni svolte nello sciopero del  14N che rappresentano l'intento di portare la giornata ad essere qualcosa di sociale anche fuori dai centri di lavoro.

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Di seguito l'editoriale della Revista Diagonal: La Huelga del 14N torna a risvegliare l'Europa del debito

Negozi chiusi, negozi aperti o con la serranda a mezz'asta, vuoti o quasi vuoti, gente a gruppi che aspetta la prossima manifestazione in cui inserirsi. Pic-nic organizzati in ogni spazio verde. Gruppi di ciclisti, di madri, padri e nonni con bambini piccoli.  Mercamadrid paralizzato, i poligoni industriali semivuoti e il trasporto pubblico al minimo. Telemadrid "in nero" e gli ospedali pubblici  ricoperti di manifesti contro la privatizzazione. Piccheti informativi classici mischiati con azioni di disobbedienza civile, cortei spontanei in strada. E la polizia, molta polizia.

Sono le immagini di Madrid questa mattina presa dallo sciopero del 14N, che insieme alle centinaia di altre città e località  (Barcelona, Valencia, Milán, Lisboa, etc.) hanno mostrato questa altra Europa che si ribella contro il pagamento del debito e le misure di austerità. L'Unione Europea nel potere, attraverso il vicepresidente economico della Comisione Europea (CE), Olli Rehn, si è visto obbligato a anticipare una presa di posizione per assicurare che non si chiederanno misure addizionali all'aggiustamento presentato in estate dal governo di Mariano Rajoy. Inoltre  Rehn ha ritardato fino a febbraio la revisione degli obiettivi di riduzione del deficit imposto allo Stato spagnoloda Bruxelles. 

L'immagine di normalità dentro lo shock permanente dela crisi che ha presentato la governace europea non ha minato l'appoggio allo sciopero. Varie centinaia di migliaia di persone nelle manifestazioni a  Madrid, Barcellona, Siviglia e Valenza, tra le città maggiormente abitate - 800.000 in tutto lo Stato, assicura il Ministero dell'Interno - sono state protagoniste dei cortei della notte, che si sono concluse con cariche della polizia e scontri in varie parti della penisola. I sindacati di concertazione hanno quantificato in un milione la presenza dei partecipanti a Madrid, ed la presenza altre città come Valladolid, Santander o Logroño ha superato le cifre degli scioperi precedenti.

In Italia, la mattina ha visto grandi manifestazioni a Trieste, Milano, Roma che in alcuni casi sono terminte con scontri tra la polizia e i manifestanti. In Portogallo, in cui l'amplissima partecipazione allo sciopero nei trasporti e nell'industria ha acaraterizzato la giornata, migliaia di persone hanno circondato il Parlamento di fronte al Palazzo San Bento a Lisbona.

Secondo le stime del sindacato UGT, dei 14 milioni di persone convocate dallo sciopero generale del  14N nello stato spagnolo, cinque sono andati a lavorare. Tra di loro ci sono due milioni circa di persone che hanno fatto i servizi minimi pattuiti nei vari settori strategici ( amministrazione, trasporti, sanità etc ..) tra sindacati e governo.

Come succede dallo sciopero del 29 settembre del 2010, il governo ha optato per non dare cifre di stima dell'adesione allo sciopero e attraverso il Ministero dell'Interno si è limitato a dare il dato del consumo elettrico servito dalla Red Eléctrica Española (REE) [e una nora stampa in cui dava il numero delle detenzioni. Considerato come uno dei pochi termometri affidabili in tempo reale della misura dell'impatto dello sciopero, alle 11.00 della mattina la  REE lo stimava intorno al 84,2% di quello previsto in condizioni normali, anche se il collettivo Economistas Frente a la Crisis lo ha analizzato e spiegato durante tutto il giorno, Questo nonostante l'informazione dei mezzi di comunicazione di massa ha dato l'immagine di una fermata di massa nei settori industriali, nelle scuole e nei trasporti.

Il dispositivo di polizia nella giornata del 14N, con 4.500 agenti solo a Madrid, si è visto all'opera per tutta la giornata  nelle varie iniziative che hanno avuto luogo in tutto lo stato. Dai classici picchetti - gli scontri avrebbero prodotto 142 detenzioni secondo quanto dichiarato dall'Interno alle 10 di sera - fino alla chiusura degli ospedali (30 a Madrid secondo il Coordinamento Antiprivatizzazione della salute), di succursali di nache, di università, o i blocchi del traffico fatti da picchetti in bicicletta come a Madrid, Siviglia o Valeza, o le espropriazioni di alimenti di base da parte dell'assemblea femminista a Barcellona. Lo sciopero ha iniziato di nuovo a muovere la mappa delle relazioni di potere tra 1% e il 99% e ha lasciato l'immagine di attacchi della polizia contro la stampa, contro minorenni e le cariche indiscriminate in manifestazioni non violente.