Nella giornata di insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, venerdì 20 gennaio, sono state organizzate manifestazioni di protesta in tutto il mondo. La principale si terrà a Washington, ma anche a Milano i movimenti sociali e le realtà antirazziste hanno deciso di mobilitarsi. Appuntamento alle ore 18,30 davanti al Consolato Usa, in Largo Donegani.
Venerdì 20 Gennaio Donald Trump sarà “incoronato” presidente
degli Stati Uniti d’America.
Presidente dei neonazisti bianchi, del KKK, che con il loro odio e il loro
razzismo alimentano le paure di una popolazione sempre più povera ed attaccata
su ogni fronte.
Presidente di quei poliziotti che protetti da una divisa
uccidono ogni giorno persone come loro, colpevoli solo di avere la pelle più
scura.
Presidente degli eserciti e dei produttori di armi, sempre pronti a guadagnare
i miliardi sulle vite delle persone, fomentando guerre e terrorismi: due facce
della stessa medaglia!
Presidente del patriarcato bianco, che relega le donne a obbedire ed essere
succubi di un sistema che le vede come persone di serie B.
Presidente delle banche e della finanza, tanto da mettere
come Segretario del tesoro uno dei dirigenti di Goldman Sachs, responsabili
della gigantesca crisi del 2008.
Presidente di quei “dinosauri”, come li dipinge Michael Moore, desiderosi di
chiudersi dentro un muro, incapaci e non disposti ad accorgersi che il
meticciato, la solidarietà e la convergenza delle culture sono gli unici modi
per migliorare le nostre condizioni di vita e il mondo intorno a noi.
Presidente caratterizzato da un atteggiamento ondivago e attendista nella lotta contro ISIS e dall’intenzione di non rispettare i precedenti accordi a livello internazionale sulla limitazione dell’inquinamento e sul rispetto dell’ambiente.
Egli, come altri, rappresenta il poderoso vento reazionario
che sta soffiando sull’Occidente piegato da quasi 10 anni di crisi economica.
Le sue ricette si impongono anche di fronte ai fallimenti di 8 anni di
amministrazione democratica di Obama che è stato incapace di porre un limite
allo strapotere delle banche e della grande finanza, che non è riuscito a
diminuire le disuguaglianze che anzi hanno continuato ad aumentare ed è stato
perdente anche sul fronte della lotta al male ancestrale che tormenta gli Stati
Uniti dalla loro nascita: il razzismo.
Alcuni leggono la vittoria di Trump come una vittoria “anti-sistema”, ma se si guarda appena sotto la superficie egli è perfetta espressione di quel neo-liberismo che ha causato l’attuale devastante crisi.
Esiste però un altro mondo, il mondo di chi, nei propri
territori, prova quotidianamente a costruire una realtà migliore.
Il mondo di chi resiste all’austerity e alla crisi imposta dall’alto
organizzandosi invece con pratiche di solidarietà dal basso.
Il mondo che si organizza insieme aldilà di ogni frontiera, culturale o
materiale.
Il mondo degli studenti che lottano per una cultura libera e accessibile a
tutti.
Il mondo dei lavoratori e dei precari sfruttati che non si arrendono agli abusi
e alle continue vessazioni.
Il mondo delle comunità e delle realtà che danno la vita per costruire insieme
un domani senza guerre e devastazioni.
Il mondo di chi ama aldilà di ogni pregiudizio o dictat imposto dalla società.
Siamo quindi il 99% che non si arrende e rifiuta le logiche
della paura e della guerra tra poveri. Rifiutiamo le frontiere e chi le
alimenta.
Siamo tutti quanti cittadini del mondo e come tali non smetteremo mai di stare
dalla parti di chi è oppresso, contro ogni ingiustizia e ogni fascismo.
Per questo ci vediamo alle 18:30 @ CONSOLATO USA L.GO DONEGANI