DOMENICA 03.06 Assemblea popolare per la sovranità alimentare ||| FESTIVAL INDIPENDENZA E LIBERTÀ 2012

17 / 5 / 2012

CIBO E TERRA:
Assemblea popolare per la sovranità alimentare

domenica 3 giugno ore 17.00 durante il Festival Indipendenza e Libertà 2012

con: Campi Aperti di Bologna, Biosteria di Parma, Sistemi di Garanzia Partecipata del Mugello, Gruppo Coltivare Condividendo Fonzaso

Stanchi di dirlo: facciamolo!

La sovranità alimentare è il diritto dei popoli a un cibo salubre, culturalmente appropriato, prodotto attraverso metodi sostenibili ed ecologici, in forza del loro diritto a definire i propri sistemi agricoli e alimentari. Pone le aspirazioni e i bisogni di coloro che producono, distribuiscono e consumano alimenti al cuore del sistema e delle politiche alimentari.
La sovranità alimentare difende gli interessi e contempla le future generazioni. Offre una strategia di resistenza e smantellamento dell’attuale regime commerciale alimentare sostenuto dalle corporation e un orientamento verso sistemi alimentari, agricoli, pastorali e di pesca definiti dai produttori e utilizzatori locali.
La sovranità alimentare riconosce priorità a economie e mercati locali e nazionali; promuove un commercio trasparente che garantisca redditi equi a tutte le persone così come il diritto dei consumatori al controllo della propria nutrizione. Assicura che i diritti d’uso e gestione di terre, territori, acque, semi, mandrie e biodiversità siano nelle mani di coloro che producono il cibo. La sovranità alimentare implica nuove relazioni sociali libere da oppressione e ineguaglianze fra uomini e donne, popoli, gruppi etnici, classi economiche e generazioni.
(Definizione del Forum di Nyeleni 2007)

Partiamo da questa definizione per ragionare su chi ha la sovranità di quello che in Trentino viene prodotto e distribuito. Lo confermano i dati dell'Istat ma in realtà basta guardarsi attorno per capire quanto il nostro territorio sia dipendente dalle monocolture. L'emblema di questo è la val di Non, che con neppure 40000 abitanti produce mele per 10 milioni di persone, impoverendo il terreno e inquinando aria acqua e la salute delle persone. Ma si può guardare anche alla vite e ai piccoli frutti, che dominano il resto del Trentino.
Queste monocolture stanno sfruttando in maniera intensiva la nostra terra, creando continua selezione delle malattie e dipendenza da pesticidi, facendo scomparire le  varietà di piante autoctone, riducendo la cooperazione e il “fare assieme” alla scelta dei manager e dei poteri politici Provinciali.
Questo baratro è scavato dall'ideologia insidiata ai vertici della Fondazione E. Mach (ex Istituto Agrario di S.Michele all'Adige). Questo ente, che gestisce ricerca, istruzione, servizio alle imprese agricole e a quelle che producono fitofarmaci, sostiene che il Trentino vada diviso in tre comparti produttivi e che la coltivazione intensiva di mele, vino e piccoli frutti sarà lo scenario dentro cui vivere le nostre vite.

In Italia come in tutto il resto del mondo molte persone hanno deciso di smarcarsi dai ricatti della   grande distribuzione organizzata ma scollegata dalla terra, dalle promesse dei manager e da tutte quelle ingiustizie sociali che costituiscono la vera causa della malnutrizione nel mondo.
Domenica 3 giugno abbiamo la possibilità di guardarci e parlarci. Non per creare un nuovo soggetto  ma per conoscerci e capire tra noi come aiutarci a vicenda ed essere liberi dai ricatti dei grandi consorzi, delle Fondazioni, dei consigli Provinciali. Andare al di là dei marchi, delle certificazioni, dei simboli che decidono “se il nostro prodotto è ben recepito dai mercati” o “se il trend di crescita è positivo o negativo, in base alla congiuntura internazionale”. Alla dittatura del mercato liberista opponiamo la diffusione del mercato contadino, svincolato dai marchi, autocertificato, in cui una nuova agricoltura di sussistenza si aiuta e sostiene a vicenda.

In questo ci aiuteranno l'incontro e le parole di chi sta già percorrendo da tempo sentieri di mutuo aiuto per la sovranità alimentare:

Campi Aperti di Bologna

Biosteria di Parma

Sistemi di Garanzia Partecipata del Mugello

Gruppo Coltivare Condividendo Fonzaso.

Siete tutti e tutte invitat*.

http://www.centrosocialebruno.it/