Fermo - L'appello delle Polisportive Antirazziste

8 / 7 / 2016

"Ciò che mi spaventa non è la violenza degli uomini malvagi 

ma il silenzio degli uomini onesti"

M.L. King

 

 

MANIFESTAZIONE A FERMO 

CONTRO OGNI RAZZISMO E FASCISMO!

 

Sabato 9 luglio – ore 17:30 – Viale della Vittoria, Fermo

 

La morte di Emmanuel è la morte di un’intera comunità.

La morte di Emmanuel è la fine di una vita ancora tutta da costruire.

La morte di Emmanuel è il soffocare la fiamma fioca della candela speranza. 

La morte di Emmanuel sono le lacrime e le urla di dolore della moglie Chinyery.

 

Sabato a Fermo non sarà una giornata come le altre come non è stata una giornata come le altre altre martedì 5 luglio.

Nonostante l’impegno meticoloso di molti di insabbiare quello che è avvenuto in quel maledetto pomeriggio di tre giorni fa noi sappiamo benissimo quello che è successo. 

Lo sappiamo perché non è la prima volta che accade, lo sappiamo perché conosciamo da vicino il substrato (pseudo)culturale che porta in grembo la violenza del più ariano sul meno ariano. 

Martedì Emmanuel è stato ucciso per mano fascista anche se vogliono farci credere altro. 

Attraverseremo le strade si Fermo per porre fine al putrefacente alone di omertà che si è abbattuto sulla città immediatamente dopo l’assassinio. 

Tutti devono sapere la verità e tutti, in città, dovranno specchiarsi per rintracciare le proprie responsabilità: una parola non detta, il girarsi dall’altro lato, l’ammiccare dopo una battuta razzista, il proteggersi (da non si sa cosa) eregendo muri relazionali con una persona per il suo diverso colore della pelle. 

Sono mancate tante cose per arrivare a questo ma la cosa che più è mancata è stata l’umanità di riconoscersi tutti una comunità che abita il pianeta terra.

Il razzismo diffuso, alimentato da politici piccoli e macabri, è conseguenza anche delle politiche di austerità che hanno portato qualcuno, contro ogni logica razionale, a prendersela con chi sta peggio di lui. 

Il richiedente asilo come capro espiatorio per la propria triste e frustrante esistenza, l’immigrato come pretesto per non alzare la voce contro i veri potenti e contro i veri sfruttatori.

In una parola vigliaccheria, dote ben conosciuta dagli albori di quella ideologia malata che si chiama fascismo.

 

Contro tutto questo domani saremo a Fermo con i nostri corpi le nostre voci e i nostri volti.

 

Per un mondo di accoglienza e scambio, di inclusione e giustizia sociale abbiamo lottato, lottiamo e lotteremo anche nel nome di Emmanuel, affinché la sua morte non cada nel dimenticatoio, tanto caro a chi non vuole prendersi le proprie responsabilità umane, politiche e storiche.

Polisportiva Antirazzista Assata Shakur - Ancona

Polisportiva Ackapawa - Jesi (An)

Atletico Rebelde - Fano