Colpo di scena nella tarda serata di ieri

Giugliano - La Regione Campania sospende il bando per l'inceneritore

Oggi è prevista la manifestazione regionale

8 / 10 / 2013

Oggi è il giorno della manifestazione regionale a Giugliano contro l’inceneritore e contro il biocidio. Una giornata che è stata anticipata ieri da un colpo di scena sviluppatosi nel Consiglio Regionale della Campania nella tarda serata.  Su proposta dell’opposizione dei centro sinistra il consiglio regionale della Campania ha approvato un ordine del giorno con cui si impegna la giunta alla sospensione del bando per la costruzione dell’inceneritore. Le buste si sarebbero dovute aprire lunedi’ 14 ottobre. Ora si attende che la giunta regionale della Campania si adegui all’ordine del giorno votato a maggioranza dal consiglio.
E’ stata confermata la manifestazione di oggi che partirà alle ore 15.30 dalla stazione Fs di Aversa in provincia di Caserta, per arrivare dopo circa 10 Km a Pizza Immacolata a Giugliano in provincia di Napoli unendo cosi’ le due province nella lotta.
Il Comitato No Inceneritore di Giugliano precisa che il movimento chiede il ritiro definitivo del bando per l’inceneritore, ma senza dubbio la sospensione ottenuta in queste ore è una importante parziale vittoria dei movimenti che arriva dopo le 10 mila persone scese in piazza lo scorso 27 settembre ed alla vigilia di quella che si annuncia come l’ennesima grande manifestazione in Campania.
Il consiglio regionale della Campania ha impegnato la giunta a chiedere al governo nazionale una soluzione alternativa per lo smaltimento delle 8 milioni di ecoballe del deposito di Taverna del Re a Giugliano, il “regalino” lasciato dalla Fibe del gruppo Impregilo nella scellerata gestione dei rifiuti tra il 2000 ed il 2008.
I comitati propongono una commissione di tecnici di parte che valuti le possibilità di smaltimento. La proposte della Regione Campania di costruire un inceneritore a Giugliano era nata dalla procedura di infrazione della Ue verso l’Italia proprio per il mancato smaltimento delle ecoballe di Taverna del Re, infrazione giunta dopo la segnalazione a Bruxelles proprio da parte dei comitati territoriali.
Le prime ecoballe a Taverna del Re sono giunte nel 2003 e le ultime hanno varcato i cancelli del deposito sito nell’antica masseria dei Re borbonici nel 2011.
Da deposito senza alcun tipo di messa in sicurezza con il percolato che finiva direttamente nel terreno, negli anni e grazie alle lotte dei comitati, il sito è stato messo in sicurezza con impermeabilizzazione, impianti per la captazione del percolato, canali di scolo e estrazione del biogas. In dieci anni la parte umida di quei rifiuti è sostanzialmente evaporata, per questo tra le ipotesi sul campo, sostenuta anche da una parte del movimento, c’è la richiesta di tombatura dell’intera area come se fosse una gigantesca discarica.