Assemblea nell'istituito di via Sicilia: no all'autogestione
ROMA - La decisione è stata presa a larga maggioranza: ieri il liceo ginnasio Tasso è stato occupato. Vettovaglie di vario tipo, buste piene di bottiglie di birra e altre bevande entravano ieri pomeriggio di soppiatto dal portone socchiuso della scuola di via Sicilia. Generi di conforto per affrontare la lunga notte dell’occupazione. «Una scelta presa con votazione molto larga in assemblea - racconta Nicolò, rappresentante degli studenti - il 60% di noi ha votato per l’occupazione, l’alternativa era l’autogestione, abbiamo optato per la prima abbastanza compatti».Una scelta che riscalda l’autunno un po’ freddino delle occupazioni studentesche. Un autunno sicuramente diverso da quello caldissimo dello scorso anno. «Abbiamo deciso - continua lo studente - perché ci siamo resi conto che stavamo vanificando tutti gli sforzi dell’anno passato. Il grande movimento che è stato l’Onda aveva ed ha bisogno di essere nuovamente stimolato ». In pratica gli studenti del Tasso vogliono ricordare a tutti, ed in particolare al mondo politico e della scuola, che l’Onda esiste ancora, il suo cuore - assopito - batte tra i banchi dei licei e degli istituti secondari della Capitale. «Noi ci siamo sempre e vogliamo farlo sapere - conclude - , e vogliamo trasmettere con la protesta il disagio che proviamo per il degrado morale in cui è caduto il mondo politico».
L’assemblea della scuola di via Sicilia è terminata in serata con un comunicato, «in cui manifestiamo solidarietà ai lavoratori dell’Eutelia, a tutti i precari e ai lavoratori in difficoltà, alle famiglie delle vittime di stato e ai licei Keplero e Virgilio occupati e sgomberati. E protestiamo per la riforma della scuola». E inoltre i ragazzi del Tasso hanno voluto sottolineare il carattere assolutamente militante dell’occupazione, «siamo disponibili a ospitare assemblee cittadine degli studenti, in vista dell’appuntamento del 17 novembre, quando ci sarà la manifestazione nazionale studentesca, che sarà preceduta il 14 da quella della Cgil, a cui aderiremo con una nostra folta rappresentanza ».