Grecia - Le proteste contro il Terzo memorandum

31 / 1 / 2013

I greci sembra che se ne infischiano della dura repressione del governo tripartito e della troika e continuano i loro scioperi, proteste e occupazioni. Il paese si è svegliato oggi senza ospedali, centri di assistenza sanitaria e ambulanze, mentre lo sciopero dei medici convenzionati continuerà anche domani, per tornare con un nuovo sciopero probabilmente il 11 febbraio. Il personale sanitario denuncia tra l’altro il ritardo dei pagamenti e la chiusura dei piccoli ospedali e centri di assistenza sanitaria.

Il centro di Atene è stato sottoposto ad una doppia parallisi, visto che nello sciopero dei bus si sono aggiunti i vari cortei dei sindacati che protestano fuori dalle sedi governative e il parlamento.

Gli bus e la metropolitana leggera di Atene sono fermi, isolando quasi l’aeroporto della città, mentre fermi rimarranno anche i bus e i treni del OSE, dei servizio pubblici di trasposti a livello nazionale. Costretti a lavorare saranno i lavoratori della metropolitana e dei tram, perché il governo di Samaras ha applicato la “giurisprudenza della guerra” per portarli al loro posto con le cartoline di precetto. La grande rivendicazione dei lavoratori nei trasporti pubblici è il contratto collettivo in via di cancellazione.

Il sindacato del settore pubblico ADEDY ha programmato uno sciopero dalle 12 fino alla fine della giornata, in solidarietà con il personale sanitario, mentre il sindacato di DEH, la Enel greca, ha proclamato per oggi uno sciopero di 24 ore in solidarietà con i lavoratori della metropolitana di Atene e dei lavoratori nei mezzi di trasporto pubblico.

Giovedì e venerdì rimarranno attaccate le navi nei molli di Pireo dallo sciopero unitario che hanno proclamato tutti i sindacati della gente del mare, mentre il più grande sindacato del settore PNO deciderà le sue prossime mosse il 1 febbraio.

Gli agricoltori hanno messo i loro trattori a Kastro Boiotias, a un passo dall’autostrada che può portargli ad Atene.

Intanto dal tribunale di Atene per direttissima sono passati la mattina presto gli 35 attivisti del PAME, la organizzazione sindacale di Kke, che martedì avevano occupato l’ufficio del ministro del Lavoro. Deputati di Kke e di Syriza sono andato già martedì ad assistere gli arrestati nella sede centrale della polizia di Atene, mentre oggi gli arrestati sono tornati in libertà visto che saranno processati il 12 febbraio per i “danni provocati”, “il turbamento della pace sociale”, “resistenza contro i pubblici ufficiali” ec La verità è che pochi giorni prima dall’inizio dell’applicazione del “terzo Memorandum” il governo di Samaras ha cominciato una forte campagna repressiva, colpendo con arresti e fermi i pochi luoghi occupati da anni, portando di fronte ai giudizi 92 persone dopo lo sgombero della storica occupazione della “Villa Amalias” nel pieno centro di Atene, mentre il parossismo del governo e dei suoi media è arrivato a tal punto di voler processare per terrorismo gli occupanti perche si sono trovato bottiglie vuote (!), che secondo il ministro della Protezione del Cittadino Dendias si trovavano per la fabbricazione di …molotov!

La campagna diffamatoria che hanno scatenato il governo e i suoi media contro chi protesta in Grecia ha preso nel suo mirino SYRIZA, colpevole di non assecondare la violazione delle libertà e della libera associazione in Grecia.

La bomba casareccia che ha fatto esplodere la nuova sigla anarchica “Collaborazione di Organizzazioni Anarchiche Libertà Selvaggia e Sostenitori delle Esplosioni Sociali” qualche giorno fa al centro commerciale The Mall Athens, quasi in esclusiva per i neoricchi dei quartieri del nord di Atene, ha fatto chiaro che il governo utilizza il “terrorismo di sinistra” per contrastare le resistenze dei sindacati e della gente prima dell’applicazione del nuovo taglio delle pensioni per 10% e la cancellazione dei contratti nazionali, come nel caso del lavoratori nei trasporti.

Denunciando il “terrorismo di sinistra” il governo continua di lasciare mano libera ai neonazi di Alba Dorata, che continuano ad ammazzare e aggredire gli immigrati asiatici e per di più musulmani, e ha espandere un clima di terrore nelle scuole medie accoltellando studenti.