La conclusione di Cop 15 viene presentata come un fallimento, in realtà è l'immagine delle attuali contraddizioni globali e del peso dei nuovi attori continentali.
Dietro Cop 15 gli scenari e il ruolo di Cina in primis, India, Brasile e Sudafrica come attori centrali nel tempo della crisi e la posizione americana.
Cop 15 si rappresenta come fallimento di una rappresentazione irenica ed utopica di una governance multipolare e aperta.
Un approfondimento sull'accordo approvato, al cui interno non c'è nessun limite, nessun impegno.
Le giornate di Copenhagen spazzano via l'illusione che sulla scelta della "green economy" non ci siano contraddizioni.