Indisponenti, indisponibili ed indipendenti

#BlockBuonaScuola

12 / 7 / 2015

Dopo un iter di 10 mesi, il 9 Luglio scorso, il DDL “Buona Scuola” è stato approvato con 277 voti. 
L’ennesimo tassello dell’impianto riformistico renziano è andato a completare il mosaico della svolta neo-liberista che il premier ha portato avanti sin dalla sua illegittima salita al governo. 
La Buona Scuola, insieme al Jobs Act e allo Sblocca Italia, rappresenta il cardine dell’attacco ad una generazione da abituare alle logiche schiavistiche, liberticide e precarizzanti, come da indicazione della Troika. 
Dal prossimo anno scolastico milioni di studentesse e studenti saranno costretti a regalare 200 o 400 ore di vita al lavoro gratuito per quelle stesse aziende che entreranno nei nostri organi collegiali, rendendoli, de facto, consigli di amministrazione. Consigli d’amministrazione che rappresenteranno plasticamente l’idea di democrazia del premier Renzi: oltre all’ingresso dei privati negli organi collegiali, si rimodulerà la figura del Dirigente Scolastico: esso avrà un ruolo da manager, potere decisionale sulle carriere dei docenti e la facoltà di avvalersi di un team di professori da lui scelto. Tale svolta autoritaria nell’amministrazione delle autonomie è in piena continuità con il modello di sottrazione di democrazia dalle comunità che vivono i territori, nella fattispecie gli istituti scolastici. Così come con lo Sblocca Italia si commissarieranno sistematicamente le “aree d’interesse strategico” per la costruzione di opere pubbliche, scavalcando il controllo popolare dei territori, il “nuovo” preside avrà la possibilità di esercitare il proprio volere, senza doversi interfacciare con la comunità scolastica, reprimendo arbitrariamente il dissenso. In questo lungo anno di resistenza all’approvazione della Buona Scuola, abbiamo vissuto sulla nostra pelle un clima di repressione inaudito, a causa della continua azione intimidatoria dei nostri Dirigenti, coadiuvati dai media mainstream. Ricordiamo gli attacchi ai collettivi, ai singoli studenti, tramite processi alle intenzioni, ad uso strumentale delle dirigenze; ricordiamo gli articoli di giornale che a novembre ci attaccavano quotidianamente per il nostro agire politico. Dopo un autunno vissuto in “solitudine”, abbiamo registrato, fortunatamente, una presa di coscienza diffusa ma colpevolmente tardiva tra i docenti. Una presa di coscienza della “base” che ha costretto i sindacati confederali a vestire i panni dell’opposizione sussumendo i temi di una lotta che avevano osteggiato fino a pochi mesi prima. Lo sciopero del 5 Maggio, il boicottaggio delle INVALSI e i presidi durante le discussioni in Parlamento, rappresentano dei buoni punti di partenza, dal punto di vista della mobilitazione unitaria, per il prossimo autunno. Il nostro impegno sarà quello di costruire nuovi spazi di discussione tra diversi, per costituire un fronte di opposizione reale che sia capace di ribaltare la Buona Scuola. Spazi di discussione che dovranno essere all’altezza della sfida di destituire l’attuale modello di scuola ma che allo stesso tempo dovranno porsi l’obiettivo di costituirne un altro. 

Saremo indisponenti, indisponibili ed indipendenti: Indisponenti con chi ha distrutto la Scuola Pubblica. Indisponibili a questo mondo che ci vuole schiavi delle logiche di mercato, precari fin dagli anni della scuola e subalterni alla vostra governance. Ci dimostreremo Indipendenti, perché saremo capaci di costruire un mondo diverso, sperimentando nuovi modelli di vita all’interno degli spazi autogestiti che vi strapperemo volta per volta. 

 Ci vediamo nelle aule, nelle scuole, nelle università, nelle strade, nelle piazze. Per un autunno di fuoco.

Coordinamento KAOS Napoli
ScirA Caserta
CAS Benevento
CSM Nord-Est

CSM Marche

Rete Studenti Milano

CASC Milano

Coordinamento Roma Sud