In questa prima fase del procedimento penale sono accusati due persone facenti parte della vicenda Tra questi c’è Federico Pozza che è il figlio dell’imputato principale della vicenda nel suo complesso, Marco Pozza, e Boldisor Victor . L’accusa che hanno è duplice: sequestro di persona ed estorsione. Sequestro di persona in quanto l’ipotesi di accusa è che hanno preso questo lavoratore migrante, portato via in macchina privandolo della libertà per poi minacciare di dargli fuoco cospargendolo di liquido infiammabile e picchiandolo. L’estorsione è perché in questo modo l’hanno costretto a rinunciare ad un credito di circa 5000 euro che questo lavoratore migrante aveva nei confronti della società per somme non pagate per il lavoro svolto nei mesi precedenti.
In questa udienza oltre al lavoratore ha richiesto di essere accettata come parte civile l'associazione Città Migrante visto il suo particolare interesse nella difesa dei lavoratori migranti. All' associazione Città Migrante si sono rivolti decine e decine di lavoratori non pagati, fatti per i quali si aprirà a breve un altro processo a carico delle stesse ditte.
La difesa ha preannunciato che chiederanno un giudizio abbreviato condizionato, a quello che traspare dall'udienza preliminare, dalla richiesta di sentire due testimoni ed una perizia grafica. Il giudice ha rinviato al prossimo 15 aprile per decidere sull’ammissione di parte civile e del rito abbreviato come richiesto dalla difesa.
L'approfondimento della vicenda completa:
Chi è l'irregolare, lo sfruttato o lo sfruttatore?
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