Jesi (An) - #18o Sciopero e corteo studentesco

18 / 10 / 2013

Oggi alcune centinaia di studenti di tutte le scuole di Jesi hanno partecipato alla manifestazione organizzata dal Collettivo Corto Circuito.

Il corteo lunghissimo, ha paralizzato il traffico della città per tutta la mattina, dietro agli striscioni con scritto "Quando l'ingiustizia diventa legge, manifestare è un dovere!" “Questa è l'onda che non si arresta, siamo l'urlo della protesta"

Sit-in e assemblee in strada sono stati momenti di denuncia dei processi di progressivo abbandono della scuola pubblica, della scarsità dei fondi destinati all’istruzione, di una politica sempre più distante che toglie ogni prospettiva futura alle giovani generazioni.

Il corteo si è concluso con una assemblea in Piazza della Repubblica dove si sono succeduti numerosi interventi di studenti delle diverse scuole dandosi prossimi appuntamenti per continuare la mobilitazione.

Il volantino del Collettivo Corto Circuito - Jesi

"Quando l'ingiustizia diventa legge, manifestare è un dovere!": questo è lo slogan che ognuno di noi deve avere ben impresso nella mente. Magari non ci fossero motivi di manifestare. Impossibile non trovarli, impossibile non sentirli, impossibile non vederli. E' arrivato un altro anno scolastico, e, con lui, un altro anno di lotte.

Il CollettivoCortoCircuito vuole mostrare a tutti che anche a Jesi la mobilitazione continua per difendere i nostri diritti di studenti. Dopo un anno di mobilitazione siamo ancora allo stesso punto di prima: ovvero la scuola statale si ritrova con pochissimi fondi (appena 400 milioni di euro annuali) e l’essere ad un passo dalla privatizzazione. Inoltre continua l'investimento sulle armi ed equipaggiamenti bellici (come gli F35) anziché donare fondi per l’sitruzione, anziché che assicurarci una scuola sicura e un futuro migliore. 

In una situazione di così forte tensione economica, istituzionale e sociale la risposta data dalla politica è stata assolutamente insufficiente: quello che pretendiamo noi giovani e noi studenti è tornare ad essere protagonisti del rilancio di questo paese.

Per questo rivendichiamo con forza:
- la garanzia del diritto allo studio Per garantire a tutti e tutte, in
ogni regione d’Italia, la possibilità di accedere a tutti i livelli d'istruzione, indifferentemente dalla condizione sociale e familiare di partenza;

- un maggior investimento nell'edilizia scolastica insieme all'abolizione delle prove invalsi, test che minacciano gravemente il ruolo della scuola;

- innalzamento obbligo scolastico a 18 anni Innalzare l’obbligo scolastico per mandare un segnale forte a chi pensa che la formazione e l’istruzione siano un optional;

- didattica innovativa e riforma del sistema di valutazione I nostri programmi scolastici sono gli stessi da 60 anni. C’è necessità di modernizzare e aggiornare i programmi e di cambiare finalmente il sistema di valutazione.

Manifestare per le strade della città è l'unico modo che ha la collettività di farsi sentire con tutte le sue le sue particolarità con un unico pensiero ''una scuola migliore in un mondo migliore''. Prima di noi molti altri cortei si sono riuniti a manifestare con un solo grido che ci accomuna tutti: si scrive scuola si legge futuro!!!

Non c'è più tempoo…abbiamo bisogno di un cambiamento, dobbiamo sentire il bisogno di far conoscere la nostra idea di scuola e di futuro…. e lo faremo in piazza quest’oggi per tornare protagonisti, soltanto ricominciando dal mondo dell'istruzione potremo far ripartire il Paese e il Futuro. Le nostre scuole necessitano di riforme strutturali e di investimenti sostanziosi. 

Oggi durante questa manifestazione dobbiamo gridarlo con forza!!! 

Collettivo Corto Circuito - Jesi

#18o Jesi - La manifestazione studentesca

Jesi #18o Minivideo dal corteo / 1

Jesi #18o Minivideo dal corteo / 2