La Sapienza "scalda i motori"

Oltre mille studenti in assemblea, tra Lettere e Scienze, poi corteo fuori dalla città universitaria

5 / 10 / 2010

Inizia bene il nuovo anno nell'ateneo più grande d'Europa: al rinvio della didattica sancito da Consigli di facoltà agguerritissimi, in risposta e in sostegno all'indisponibilità dei ricercatori strutturati, si accompagna la protesta degli studenti. La scorsa settimana due grandi assemblee (con oltre 400 studenti) nella facoltà di Fisica e in quella di Ingegneria; quest'oggi altre due assemblee oceaniche e combattive, a Lettere e a Scienze.

E' forte tra gli studenti la consapevolezza della gravità della situazione: l'università pubblica rischia di essere definitivamente dismessa; sono proprio i giovani e gli studenti a pagare le conseguenze più dure della crisi economica. L'assenza di futuro, la precarietà esistenziale, sono i motori dell'indignazione studentesca, indignazione che non vuole arrendersi alla testimonianza (o alla solidarietà con i ricercatori strutturati) e che, piuttosto, ritiene necessario far ripartire le lotte, contro il DDL, ma più in generale contro le politiche di austerity che, come un morbo, stanno ammalando l'Europa.

Molti degli studenti che hanno gremito le assemblee di questi giorni hanno partecipato con grande passione al movimento dell'Onda. Ricordano fino in fondo i motivi della protesta di allora, capiscono che la situazione non è cambiata e che, di converso, l'approvazione del DDL potrebbe rendere le tenebre ancora più profonde (ingresso dei privati nel Cda; innalzamento delle rette e istituzione del prestito d'onore in sostituzione al diritto allo studio; assenza di un progetto organico di reclutamento; rottamazione dei ricercatori strutturati). Per questo si discute di forme di lotta e di efficacia, si cerca di capire come uscire dall'università e saldarsi con altri soggetti sociali che, al pari degli studenti, sono drammaticamente colpiti dalla crisi.

L'agenda parte venerdì 8 ottobre, con la partecipazione alla grande giornata di mobilitazione promossa dagli studenti medi e dagli insegnanti precari. Poi il 14 ottobre, con il sit-in promosso dalla Rete 29 aprile, per contrastare l'approvazione del DDL da parte della Camera. Quindi il 16 ottobre, manifestazione indetta dalla Fiom che si appresta a diventare scadenza generale contro la precarietà, contro l'umiliazione del lavoro. Domani, inoltre, assemblea nella facoltà di Filosofia e in quella di Psicologia, la prossima settimana a Scienze politiche. Insomma, la Sapienza scalda i motori e le lotte dei ricercatori sono meno sole.

Leggi il comunicato dell'ass. di Lettere

Sapienza 6.10 - Iniziano le mobilitazioni anche a Filosofia

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