La solidarietà dei sindaci della Val Susa nelle zone colpite dal sisma

Un pullman gratuito, organizzato da TerreInMoto grazie al sostegno del movimento NoTav, alla marcia di sabato 6 maggio

5 / 5 / 2017

Una delegazione di sindaci dell'Unione Montana Bassa Val di Susa ha portato la solidarietà degli amministratori No Tav alle popolazioni colpite dal sisma, recandosi nelle zone terremotate del maceratese e incontrandone i rappresentanti istituzionali, anche del capoluogo Macerata. Questi ultimi hanno raccolto l'invito al corteo di sabato 6 maggio in Val di Susa, da Bussoleno a San Didero, perché, come si legge nell’appello, "le risorse finanziarie del nostro paese siano investite per opere per la messa in sicurezza del territorio e per la ricostruzione delle zone distrutte dai terremoti e dalle alluvioni e non per grandi opere inutili e dannose". Un pullman gratuito organizzato dalla rete Terre In Moto grazie al sostegno del Movimento NoTav, partirà sabato dalle Marche per prendere parte alla manifestazione: “dai territori del cratere alla Val di Susa perchè ogni euro speso per le grandi opere inutili e dannose è un euro rubato alla ricostruzione!”

- Il comunicato dei sindaci dell'Unione Montana Bassa Val di Susa

Loredana Bellone, Paolo Chirio sindaci di S. Didero e Caprie e Claudio Piacenza Vicesindaco di Almese, in rappresentanza dell'Unione Montana Bassa Valle Susa, nei giorni scorsi hanno fatto visita nei comuni colpiti dal sisma nella zona nota come area del cratere.

Attraverso il lavoro di raccordo e organizzazione sul territorio della rete Terre in Moto Marche, sono stati incontrati 8 sindaci e diversi amministratori locali della provincia di Macerata. La percezione avuta dalle testimonianze raccolte, è quella di una situazione eterogenea in cui manca una programmazione complessiva a medio lungo termine che porta, in alcuni casi, ad uno sfaldamento del tessuto sociale. In numerosi comuni la percentuale degli edifici inagibili è sopra al 50% e la popolazione è suo malgrado lontana dalla propria comunità. In molti paesi la maggior parte della popolazione è stata delocalizzata presso strutture alberghiere sulla costa, e con l'arrivo del periodo estivo le stesse persone verranno nuovamente spostate, con un elevato disagio psicologico, logistico e sociale.
Oltre alle problematiche legate alla cittadinanza questa situazione rischia inoltre di far perdere a territori ricchi di un enorme patrimonio storico, artistico e naturalistico le proprie ricchezze e le proprie peculiarità culturali.

E' stata un'occasione per capire quali potrebbero essere azioni concrete di sostegno e solidarietà che i comuni della Valle potrebbero promuovere per sostenere le popolazioni colpite dal sisma, oltre che per prendere conoscenza e coscienza politica della situazione che le popolazioni stanno vivendo e soprattutto delle difficoltà che gli amministratori locali si trovano a dover affrontare. Amministratori che spesso si trovano costretti a dover gestire le criticità senza aver poi la possibilità di un intervento concreto.

Si è discusso sull'importanza di fare rete a livello di istituzioni locali, superando i campanilismi e sfruttando le sinergie di una collaborazione tra amministrazioni. Questa esperienza in Valle di Susa, ha permesso l'attivazione e l'integrazione di servizi essenziali a livello comunale, oltre alla possibilità di mantenere un fronte di opposizione istituzionale compatto al progetto dell'alta velocità. Tale aspetto potrebbe essere determinante anche nei paesi terremotati per favorire e dare più forza alla voce degli amministratori locali che conoscono le specifiche esigenze dei propri territori nei confronti degli enti che su quei territori operano tutte le scelte.

Aspetto rilevante che i nostri amministratori hanno messo sul tavolo della discussione, quello relativo alla razionalizzazione delle risorse pubbliche nazionali: ingenti quantità di danaro stanziato per la realizzazione di opere sicuramente non prioritarie rispetto alle reali esigenze del paese, come testimoniano le realtà dei paesi terremotati.

In quest'ottica la presentazione dell'appello che l'Associazione dei Comuni Virtuosi ha lanciato a livello nazionale affinché i sindaci dei paesi del cratere possano valutarne la condivisione.

I nostri amministratori hanno inoltre raccolto l'adesione di alcuni colleghi marchigiani che il 6 maggio verranno a testimoniare la loro esperienza partecipando alla marcia NO TAV ed estendono l'invito a tutti i sindaci dei paesi terremotati ed in generale a tutti gli Amministratori locali in qualità di istituzioni più vicine alle persone che amministrano.