Lotto Marzo - Una giornata globale di sciopero e di lotta

8 / 3 / 2017

In più di 40 paesi e in tantissime città italiane si scende in piazza scioperando concretamente o simbolicamente. A Padova e Venezia una marea umana invade la città, a Milano oltre 10mila al corteo serale dopo le migliaia di studentesse e studenti mobilitati la mattina. Vicenza sanzionata la sede dell'INPS. Roma in decine di migliaia, Napoli ribadisce di essere territorio che rifiuta sessismo e razzismo. Trieste invasa dalle matrioske di Non Una di Meno, a Trento sanzionata la sede di associazione Pro-Life, a Schio la sede de Il Giornale di Vicenza. In corteo anche a Jesi e a Bologna in migliaia in piazza e occupazione della Consultoria Transfemminista Queer. 

Cortei, assemblee, astensione dal lavoro, fuori e dentro casa. Quest'anno si vede un 8 marzo poco celebrativo e molto di protesta: le donne si sono riprese la scena e hanno indetto uno “sciopero globale” - lanciato in Argentina, ma che si è espanso oltre 40 Paesi - che vuole coinvolgere lavoratrici dipendenti, precarie, autonome, disoccupate, studentesse, casalinghe. Così oggi, sono migliaia le donne che parteciperanno alla mobilitazione indossando il nero o il fucsia d’ordinanza, “e che scenderanno in strada con cortei e assemblee – spiegano le organizzatrici – per mostrare con forza che la violenza maschile è un a questione strutturale della società e attraversa ogni luogo. Resteremo al sole delle piazze a goderci la primavera a dispetto di chi ci uccide per “troppo amore”, di chi, quando siamo vittime di stupro, processa prima le donne e i loro comportamenti, di chi “esporta democrazia” in nostro nome e poi alza muri tra noi e la nostra libertà. Di chi scrive leggi sui nostri corpi, di chi ci lascia morire di obiezione di coscienza, e di chi ci ricatta con le dimissioni in bianco o ci offre stipendi comunque più bassi degli uomini a parità di mansioni”.

Oggi una marea umana invaderà le strade di tantissime città per protestare contro ogni forma di violenza, sarà l'occasione per le donne di riappropriarsi di una giornata di lotta in cui sperimentare e praticare forme di blocco della produzione e riproduzione sociale, utilizzando lo sciopero come arma di protesta femminile contro ogni forma di violenza, sfruttamento e discriminazione quotidiana, in ogni ambito, sia della vita pubblica che privata. 

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Lo sciopero delle donne di oggi arriva a coronamento di un anno che ha visto i movimenti femministi al centro di diversi dibattiti, e alla guida, di mobilitazioni straordinarie: il Black Monday in Polonia, il Mércoles Negro in Argentina, la Women’s March del 21 gennaio a Washington - ripresa poi in diverse parti del mondo - in contrapposizione a Trump.

24 ore, una giornata, dalla'America Latina alla Polonia, "senza donne" nel 2017, per chiedere giustizia, equità e diritti  per ribadire la centralità della donna come soggetto attivo nel sistema socio-economico che però spesso non la ricompensa con equità.

La giornata è iniziata prestissimo per i collettivi studenteschi di Schio e Treviso in corteo in occasione dell'8 Marzo per dire NO alla violenza di genere e ad ogni forma di discriminazione nelle scuole. Anche i più giovani hanno voluto connotare questa giornata con le matrioske per ribadire che la lotta alla violenza di genere deve partire anche dai luoghi della formazione. In corso delle assemblee pubbliche in attesa dell'ulteriore appuntamento serale nelle due città.

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Anche a Vicenza la mobilitazione ha preso il via dalla mattina presto con 250 persone in piazza - tra studenti, studentesse ed insegnanti - che hanno rilanciato con la giornata di oggi la possibilità di riportare dibattiti e iniziative sulle questioni di genere e sulla violenza sulle donne all'interno dei luoghi di formazione, perché è proprio da lì che deve nascere una maggiore consapevolezza e la spinta per una trasformazione positiva della società. Lungo il percorso la marea umana vicentina si è fermata davanti alla sede dell'INPS per chiedere che la maternità non sia solo un diritto per poche ma che venga estesa a tutte le donne, rivendicando allo stesso tempo pari diritti per entrambi i genitori, per avere pari opportunità nella gestione della genitorialità. Si è parlato anche di lavoro e di come sia necessario che i voucher vengano aboliti immediatamente in quanto essi sono una delle più grandi manovre anti welfare portate avanti dal governo, che intrappola donne e uomini in un lavoro senza alcun tipo di tutela e diritti.

Milano rallegra il corteo con diversi striscioni che recitano "le strade libere le fanno le donne che le attraversano", e ancora "scuola e cultura contro ignoranza e sessismo" a firma dei collettivi studenteschi che aprono la lunga sfilata che ha attraversato le strade principali della città. Manifestazione colorata e partecipata che vede insieme uomini e donne, giovani e non all'insegna della lotta per la rivendicazione dei diritti delle donne. Una coreografia targata nero e fucsia che rimanda immediatamente a come nella comunicazione dei giorni nostri anche la rappresentazione stereotipata dei corpi delle donne è violenza di genere. Per questo gli studenti hanno deciso di "sanzionare" le vetrine di Zara di via Torino, appendendo dei volantini che dicono "basta alla violenza sulle donne". (foto da web)

Il corteo mattutino si è concluso con l'ultima tappa al palazzo della Regione, simbolo di una sanità pubblica che nega il diritto all'aborto e all'autodeterminazione in ospedali con imbarazzanti percentuali di obiettori. "Oggi scioperiamo, dalle aspettative di genere, dal lavoro di cura, dalle disparità salariali, dalla famiglia tradizionale" rilanciano in diverse dal microfono. Il corteo cittadino serale partirà alle 18 dal grattacielo Pirelli per terminare a Porta Venezia, con concentramenti già nel pomeriggio per partire da altre zone della città e raggiungere il concentramento.

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Venezia si mobilita invece rispetto ad uno dei diritti fondamentali di qualsiasi persona, ossia il diritto ad avere una casa, così intorno alle 10.00 del mattino più di cento tra donne bambini e uomini dell'Assemblea Sociale per la Casa (Asc) hanno occupato la sede dell'ATER per richiedere un incontro con il commissario dell'ente. #NonUnaCasaDiMeno è lo slogan di oggi, chiedendo allo stesso tempo di cambiare i criteri di assegnazione e di sperimentare nuove forme di cittadinanza e residenza attraverso progetti di autogestione e autorecupero.

L'incontro con il Commissario dell'Ater è stato produttivo. Il progetto di autorecupero e autogestione collettiva portato avanti da anni da Asc Venezia è stato consegnato e c'è stata disponibilità all'apertura di un dialogo e di confronto volti a trovare soluzioni al problema abitativo in città. 

A Padova una larghissima partecipazione - quasi inaspettata - al corteo mattutino lanciato dagli studenti, ma dove sono confluite diverse centinaia di persone, una manifestazione che ha visto diverse generazioni insieme contro la violenza maschile sulle donne. Nel 2017 "lotto marzo" vuole parlare di una società aperta e inclusiva in cui i diritti appartengono a tutti, senza distinzione di genere, etnia o provenienza. 

A Trieste la mobilitazione parte dall'Università con un'assemblea pubblica sul tema del sessismo all’interno del mondo della formazione, sulla storia dei movimenti femministi e sulla violenza di genere. A seguire pranzo sociale, laboratori e musica e alle 17:30 concentramento per scendere al corteo delle 18 che partirà dal Tribunale.

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Mattinata movimentata a Napoli, a fronte di una giornata composta da diversi momenti che non si è ancora conclusa: i picchetti davanti alla Fca di Pomigliano d'Arco hanno aperto l'8 marzo partenopeo; in seguito diversi blocchi si sono mossi per la città contro la femminilizzazione del lavoro e la precarietà esistenziale. Successivamente, alla notizia della visita a sorpresa del leader della Lega Nord Matteo Salvini, in diversi sono accorsi sotto la sede del quotidiano Il Mattino, bloccandone l'ingresso con un sit-in di protesta. Da una parte i manifestanti che sono stati manganellati per aver provato a chiudere l'accesso al leader del Carroccio, cariche scomposte e a freddo su giovani e giovanissimi, in maniera del tutto ingiustificata; dall'altra un deciso gruppo di donne che è stato fermato in prossimità del punto di ritrovo da un cordone di polizia. Da entrambe le "postazioni" è emerso a gran voce che Salvini non è ben accetto a Napoli, rilanciando il corteo per sabato 11 marzo. (foto di Insurgencia). In serata un corteo unico aperto dal grande spezzone "Non Una di Meno - Napoli di donne, identità divergenti e maschilità non egemoniche".

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In molte città si è conclusa la mattinata di lotta, che ha visto principalmente la presenza e la partecipazione del mondo della formazione; la giornata di sciopero continua con altre iniziative che si articoleranno nel corso del pomeriggio e della serata 

Si torna in piazza alle 14.00 a Venezia, dove quello che doveva un semplice presidio si è trasformato in un corteo a causa della numerosissima partecipazione, circa un migliaio di persone sono accorse all'appuntamento lanciato dal Laboratorio Occupato Morion e dal centro Antiviolenza Iside. Una marea nera e fucsia ha inondato Venezia e dal Ponte degli Scalzi si dirige verso Ca' Foscari, all'università dove sono programmate delle letture all'aperto a cura di alcune docenti dell'Ateneo.

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Letture che descrivono la violenza maschile sulle donne. Tantissime persone hanno invaso il cortile interno e si sono susseguiti interventi che riprendevano i punti della mobilitazione internazionale, un'assemblea spontanea e un dialogo continuo che ha voluto rilanciare un importante appuntamento e ha voluto - allo stesso tempo - da subito rilanciare una proposta: così riprendendo il punto sulla libertà di movimento e di restare si è ricordato l'appuntamento del 19 marzo della Marcia dell'Umanità Side by Side a Venezia; mentre dall'altra si ci è lasciati con la promessa di continuare, assieme ai tanti che hanno attraversato questa giornata, la costruzione del percorso Non Una Di Meno.

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Un presidio itinerante invece per le strade di Perugia toccando diversi punti significativi della città: un'assemblea iniziale al consultorio, per poi proseguire con diversi blocchi in città. In corso un'assemblea pubblica molto partecipata prima del tra poco ci sposteremo per un flash mob che verrà fatto in centro storico. La città oggi è animata e attraversata da tante matrioske nero - fucsia vestite, contro la violenza di genere, che colpisce le donne e tutte le soggettività non conformi alla norma eterosessista, che è strutturale e funzionale alla società basata su modelli patriarcali e non può essere disgiunta da un cambiamento radicale di questi modelli e dalla messa in discussione dei ruoli e dei rapporti sociali; che è trasversale, a tutte le classi, le etnie e gli ambienti. Violenza è essere costretta a firmare le dimissioni in bianco, vedersi negata la pillola del giorno dopo o non poter abortire con la RU486 , è quella con cui siamo costrette a confrontarci sui posti di lavoro, negli ospedali, nelle scuole ed università, nei tribunali, nei Cie. (Foto da L'Autoradio)

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Trento apre questa giornata di sciopero e di lotta nel primo pomeriggio; contemporaneamente si snodano due iniziative in Piazza Pasi il Collettivo Transfemminista Queer ha allestito una mostra fotografica contro la violenza di genere e del genere e e, successivamente, si partirà per una passeggiata arrabbiata lungo le vie della città; al Liceo Coreutico Bomporti, invece, un'assemblea studentesca su questioni di genere verso e oltre l'8 marzo, organizzato e curato dal Coordinamento Studenti Medi di Trento

"Oggi come studenti di tutte le scuole ci siamo riuniti in assemblea al Liceo Musicale Bonporti in occasione dello sciopero globale contro la violenza di genere. Abbiamo voluto aprire un percorso di sensibilizzazione partendo dalle fasce più giovani della società. La scuola è quel luogo dove al sessismo e all'ignoranza si deve opporre la cultura e il rifiuto di qualsiasi forma di violenza nei confronti delle donne e delle fasce più deboli."

Treviso Continua la giornata di #FeminiSTRIKE con le iniziative serali

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La giornata di mobilitazione a Jesi è iniziata con un’iniziativa comunicativa all’esterno dei consultori dell’ospedale cittadino. Alle 18.30 è previsto il corteo che attraverserà Corso Matteotti per arrivare in piazza, dove terminerà con un flash-mob che improvviserà una coreografia internazionale di OneBillionRising, con alle spalle il Teatro Pergolesi illuminato di viola, continuando a manifestare contro la cultura patriarcale e la violenza di genere.

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Vicenza - è partito il corteo cittadino dello sciopero globale dell'8 marzo. 500 persone stanno sfilando per le vie del centro: nel corso del corteo si faranno 8 tappe come gli 8 punti dello sciopero. Ogni tappa verrà motivata e rinominata con nomi di donne che hanno fatto la storia del femminismo in Italia e nel mondo

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Trieste - mille persone partite ora in un corteo per le vie della città per rivendicare pari diritti e pari dignità e contrastare ogni tipo di violenza di genere e discriminazione.

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Trento - dopo un pomeriggio in piazza parte la "passeggiata arrabbiata" per le vie del centro storico. Questo 8 marzo scioperiamo con i nostri corpi, contro ogni discriminazione e contro ogni violenza di genere. Toccheremo i punti cruciali che anche in questa città perpetuano e alimentano le discriminazioni e la violenza eteropatriarcale.  Oltre duecento persone, donne e uomini, studenti e studentesse, lavoratori e lavoratrici, precari e precarie oggi fanno sentire la loro voce.

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Napoli - in migliaia in corteo per le strade della città in questa giornata di #FeminiSTRIKE. Anche all'appuntamento serale la città partenopea ha risposto con convinzione per ribadire che Napoli è un territorio antisessista, antifascista e antirazzista. Verso #11m contro la presenza di Salvini - già contestato duramente nella mattinata di oggi.

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Roma - Una giornata di intense mobilitazioni a partire dalla mattina con i presidi di solidarietà alle lavoratrici Almaviva, con i cortei studenteschi e universitari, le assemblee e lezioni pubbliche e con il presidio delle donne occupanti dei Blocchi Precari Metropolitani presso l'Assessorato alle Politiche Sociali. Alle 17 in ventimila hanno raggiunto il concentramento al Colosseo per il corteo serale che conclude il #FeminiSTRIKE

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Milano - in 10000 al corteo serale Non Una Di Meno. Una marea invade il capoluogo lombardo dopo i cortei studenteschi mattutini e il presidio presso l'Ospedale Niguarda per protestare contro l'obiezione di coscienza. Durante il corteo performance improvvisa di corpi liberi Anasuromai - BodyRevolution #sulagonna. Segui MilanoInMovimento per la diretta dal corteo

Schio(VI) - In tantissime e tantissimi sono scesi in piazza questa sera a Schio per una giornata all'insegna dei diritti delle donne.

Contro la chiusura dei centri antiviolenza, per un linguaggio che sia inclusivo e non discriminatorio, per maggiori garanzie sul luogo di lavoro e contro la violenza di genere. 

Nel corso della manifestazione è stato fatto un sanzionamento simbolico con degli articoli di giornale alla sede del Giornale Di Vicenza, denunciando il linguaggio sessista e maschilista con cui vengono narrati i fatti di violenza maschile sulle donne.

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Venezia - Immagini dall'occupazione Ater

Padova - Immagini dal corteo

Vicenza - Immagini dal corteo

8.03.17 Venezia - Il corteo #NonUnaDiMeno si muove dagli Scalzi e attraversa la città

Jesi - Immagini dal #FeminiSTRIKE

Trento - libertà di movimento per le donne migranti

Trieste - in mille per il corteo Non Una di Meno

Treviso - intervento dalla parade Non Una Di Meno

Trento - sanzionata sede Pro-Life

Trieste - assemblea pubblica a termine del corteo