Fonte: La Repubblica.it

Maroni, l'Onda cerca di sfondare il cordone di sicurezza

29 / 9 / 2009

Il movimento dell'Onda ha cercato di sfondare il cordone di sicurezza creato in centro per il ministro Maroni, a Bologna per partecipare a un convegno sullo sport. All'altezza di via Cartoleria, in direzione di via De' Chiari (dove si svolge il convegno), i giovani hanno cercato di sfondare ma la polizia ha risposto con una carica. Sono volate manganellate, ci sono stati lanci di vernice e pile. Negli scontri due poliziotti sono rimasti contusi: sono due agenti del settimo reparto mobile della Questura di Bologna. Hanno riportato alcune ustioni al collo e al viso per i fumogeni lanciati, uno ha hanche una lieve contusione a un polso. Alla manifestazione partecipavano anche alcuni ultras che protestavano contro la "tessera del tifoso". Uno di loro è stato fermato dalle forze dell'ordine. Gli altri tifosi hanno chiesto insistentemente che venisse rilasciato, e dopo una decina di minuti è stato lasciato libero: ha un occhio viola perché probabilmente nel parapiglia ha preso un colpo, forse una manganellata. Il corteo di protesta si è spostato poi in via Guerrazzi e in piazza Aldrovandi, direzione finale piazza Verdi, dove si fermerà. In un primo tempo i manifestanti avevano pensato di bloccare il traffico sulle vie adiacenti. Gli attivisti dell'Onda hanno portato con sé anche canotti, materassini e salvagenti per protestare contro i respingimenti dei clandestini adottati dal governo Berlusconi. Erano partiti in poco piu' di 300 alle 11.20 da piazza Verdi, dove il movimento aveva dato appuntamento alle 10 per il concentramento. Gli attivisti (oltre all'Onda in piazza ci sono il Centro sociale Tpo e il collettivo Crash) si erano mossi in corteo risalendo via Zamboni dietro lo striscione dell'Onda che recitava "Respingiamo Maroni".  Poco prima della partenza, il movimento aveva gridato contro "un ministro leghista, assassino, infame", che "non puo' avere diritto di parola in una città civile come Bologna. Per questo siamo qui, con canotti e gommoni, per dire che noi Maroni non lo vogliamo, lo mettiamo dentro un canotto e lo respingiamo".

Già fermati e identificati due giovani che stavano cercando di entrare nell'aula absidale di Santa Lucia, dove si tiene il convegno. Portavano un cartello con scritto: "Crisi, mafia, corruzzione (sic) il solo reato e' l'immigrazione".

Alessandro Cori

Links Utili: